Ambientato negli anni '70 e proiettato nel futuro di una famiglia devastata da un enigma irrisolto, Tutto ciò che è mio lo porto con me ci trasporta in un thriller familiare con profondi risvolti psicologici. TimeCrime edito Gruppo Fanucci Editore
TUTTO CIÒ CHE È MIO LO
PORTO CON ME
Genere: Thriller
pagine: 320
data di uscita: 24 novembre 2023
Un mistero che dura decenni
Ambientato negli anni '70 e proiettato nel futuro di una famiglia devastata da un enigma irrisolto, Tutto ciò che è mio lo porto con me ci trasporta in un thriller familiare con profondi risvolti psicologici. William Landay, noto per la sua capacità di intrecciare legalità e dilemmi morali, crea qui un’opera che è tanto un’indagine sul crimine quanto un’esplorazione delle relazioni umane.
Trama
L’improvvisa scomparsa di Jane Larkin lascia una scia di domande irrisolte: il suo portafoglio è rimasto in casa, non ci sono segni di lotta e suo marito, un brillante avvocato penalista, sembra saper manipolare la situazione. I sospetti gravitano su di lui, ma l’assenza di prove rende il caso un enigma. Vent’anni dopo, l’indagine viene riaperta e i figli Larkin si trovano di fronte a una scelta crudele: sostenere il padre o cercare la verità a qualunque costo.
Tema centrale
Il romanzo affronta il tema della lealtà familiare, ponendo la domanda: fino a che punto siamo disposti a difendere chi amiamo, anche di fronte all’ambiguità? Landay esplora anche il peso dei segreti, la complessità della vendetta e la capacità dell’amore di deformare la nostra percezione della giustizia.
Personaggi
I personaggi sono il cuore pulsante della storia. Miranda, la bambina che scopre l’assenza della madre, evolve in una donna tormentata dai dubbi. I fratelli hanno traiettorie personali ben delineate, riflettendo la loro diversa risposta al trauma. Il padre, ambiguo e sfuggente, è un personaggio che affascina e inquieta al contempo, ma è proprio la madre, Jane, ad avere un impatto emotivo potente, anche se la sua assenza domina il racconto.
Scrittura e stile
William Landay adotta uno stile asciutto ma evocativo, capace di catturare le sfumature emotive dei protagonisti senza appesantire la narrazione. L’uso di flashback è sapientemente orchestrato, con un ritmo che mantiene alta la tensione senza sacrificare la profondità dei personaggi. Tuttavia, in alcuni punti, il flusso narrativo risulta rallentato da descrizioni ridondanti.
Progetto e tecniche narrative
Il romanzo mescola elementi di thriller legale, dramma familiare e mistero psicologico. L’indagine è al tempo stesso esterna e interna: le dinamiche tra i membri della famiglia Larkin riflettono i dilemmi etici e le crepe che si insinuano quando l’amore si scontra con il sospetto. L’alternanza temporale è una tecnica ben riuscita, anche se alcuni capitoli nel presente soffrono di una certa prevedibilità.
Ambientazione
Landay ricostruisce con cura l’atmosfera degli anni '70, rendendo palpabile la quieta disperazione della vita suburbana americana. Le ambientazioni contemporanee, però, mancano di dettagli che le rendano altrettanto vivide, offrendo un contrasto meno incisivo del previsto.
Punti di forza
- Profondità emotiva: Il romanzo esplora con tatto il dolore e i legami familiari.
- Ambiguità morale: La figura del padre è un perfetto esempio di un personaggio moralmente grigio.
- Tensione narrativa: Nonostante i momenti di stasi, l’intrigo rimane coinvolgente.
Punti deboli
- Finale prevedibile: Il climax non sorprende quanto ci si aspetterebbe.
- Personaggi secondari poco incisivi: Alcuni personaggi non ricevono il giusto spazio per evolversi.
- Editing migliorabile: Qualche ridondanza narrativa eccessiva avrebbe potuto essere snellita.
Tutto ciò che è mio lo porto con me è un romanzo avvincente che fonde mistero e dramma, ponendo domande scomode sulla lealtà e sull’amore. Non è perfetto, ma le sue imperfezioni non oscurano la forza della narrazione. Se cerchi una storia che metta in discussione le tue certezze morali, questo libro ti conquisterà.
Un ottimo esempio di thriller psicologico, imperfetto ma emozionante.
Votazione: 4/5
"Nota: la metrica delle recensioni si basa sul mio metodo di lavoro con case editrici e agenzie. Eventuali similitudini saranno segnalate."
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