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[CATALOGO EDITORIALE] -SPERLING & KUPFER e PIEMME EDIZIONI del 23 GENNAIO

 BOOK LOVERS!

SPECIALE CATALOGO 
Sperling & Kupfer e PIEMME EDIZIONI: uscite del 23 GENNAIO




E noi splendiamo, invece di Alessandro Zan

"Ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece." È da queste parole di Pier Paolo Pasolini che prende le mosse Alessandro Zan per mettere nero su bianco tutto ciò che è successo negli ultimi anni, a partire dal clamoroso affossamento della proposta di legge nota come Ddl Zan. Da quel giorno molto è cambiato, e non in meglio. L'affermarsi di un governo di destra guidato da Giorgia Meloni sembra aver messo una pietra sopra alla lotta per i diritti civili, precipitati all'ultimo posto dell'agenda politica





E noi splendiamo, invece

Alessandro Zan

«Ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece.»

È da queste parole di Pier Paolo Pasolini che prende le mosse Alessandro Zan per mettere nero su bianco tutto ciò che è successo negli ultimi anni, a partire dal clamoroso affossamento della proposta di legge nota come Ddl Zan. Da quel giorno molto è cambiato, e non in meglio. L'affermarsi di un governo di destra guidato da Giorgia Meloni sembra aver messo una pietra sopra alla lotta per i diritti civili, precipitati all'ultimo posto dell'agenda politica. Tuttavia, questo non è un libro d'odio, di recriminazione o disillusione ma, al contrario, un libro di speranza. Perché se è vero che nel nostro Paese, e in Europa, le tendenze reazionarie sembrano guadagnare terreno giorno dopo giorno, sono tante, sempre di più, le persone che si fanno sentire per reclamare il proprio spazio e il proprio diritto di esistere al pari di chiunque altro. È a loro che Zan vuole dare voce, e lo fa non solo passando in rassegna la situazione dei diritti civili in Italia al tempo di Meloni e parlando di coloro che ogni giorno portano avanti queste battaglie, con un ricordo speciale e inevitabile all'amica Michela Murgia, ma guardando oltre, all'Europa intera, a quella dei diritti che resiste, contrapposta a quella dei nazionalismi e dell'intolleranza. Il volume di Alessandro Zan dimostra che, nonostante le barriere di odio e discriminazione sembrino rinsaldarsi ogni giorno di più, se continueremo a lottare per un mondo in cui, finalmente, saremo davvero tutti uguali, rimarrà sempre aperto uno spiraglio di luce.

La maledizione di Arianna

Sara A. Benatti

Arianna, figlia del crudele Minosse, sovrano di Creta, è stata da sempre considerata solo un oggetto senza volontà, una merce da vendere al miglior offerente, non ha mai avuto la possibilità di scegliere il proprio destino. Per questo, quando il bellissimo Teseo, giunto a rinegoziare i termini della sottomissione di Atene, sembra innamorarsi di lei e le propone di fuggire insieme, la ragazza accetta... a patto di poter portare con sé la madre Pasifae e le sorelle minori, per salvarle dagli abusi paterni.

Ma Teseo non è l'eroe che vorrebbe far credere: in realtà vuole solo rapire la principessa per usarla come ostaggio, e quando cerca di forzarla a partire i due vengono scoperti e rinchiusi nel labirinto presidiato dal mostruoso minotauro.

In questa vasta struttura sotterranea, ricca di passaggi segreti e piani nascosti, che si snoda sotto l'isola e che nessuno sa quanto davvero sia estesa, Teseo rivelerà la sua natura più brutale, mentre gli ostaggi ateniesi verranno decimati a poco a poco. Arianna potrà contare solo su sé stessa e sull'aiuto di altre donne coraggiose come lei per ottenere la libertà, fuori dal labirinto, di essere la persona che vuole essere davvero.

SARA A. BENATTI ama scrivere ascoltando musica rock e metal e ha una passione inesauribile per la lettura. Ha frequentato il master per redattori in editoria libraria della Fondazione Mondadori. È traduttrice e consulente per vari studi editoriali e case editrici. Alla Scuola Palomar di Rovigo è la responsabile del servizio di valutazione dattiloscritti e insegna al master in tecniche della narrazione.

LINK: La maledizione di Arianna


La ragazza di Cracovia

Alex Rosenberg

Ottobre 1942. In una stazione dell'Europa orientale, Margarita Trušenko attende il treno per Varsavia, con in pugno i documenti falsi che le garantiscono una nuova identità e forse anche la libertà. Sì, perché Margarita si chiama in realtà Rita Feuerstahl e i tratti somatici apparentemente ariani nascondono le sue radici ebraiche. Testimone degli orrori del nazismo e vittima delle sofferenze del ghetto, Rita è in cerca di salvezza e di un figlio che teme di aver perduto per sempre. Nonostante il bagaglio di dolore, non ha ancora abbandonato del tutto la speranza, perché è a conoscenza di qualcosa che potrebbe cambiare le sorti del conflitto. Un segreto che, se scoperto, potrebbe mettere a repentaglio molte vite oltre alla sua.

Alex Rosenberg, filosofo americano, insegna alla Duke University, in North Carolina, dove è titolare della cattedra di filosofia istituita da R. Taylor Cole. È autore di numerosi libri, tra cui The Atheist's Guide to Reality. La ragazza di Cracovia segna il suo esordio nella narrativa e si basa sulle esperienze reali di persone vissute negli anni Trenta e durante la Seconda guerra mondiale.

LINK:La ragazza di Cracovia






Sperling&Kupfer - Mondadori Libri S.P.A. 
- P.IVA 08856650968






Uno stravagante avvocato si aggira per le strade di londra una ragazza misteriosa rapisce il suo cuore e poi scompare un'indagine strampalata e strappalacrime come non se ne erano lette prima.



QUALCUNO MI SPIEGHI DOV'È FINITA LA RAGAZZA DEL PUB

BOB MORTIMER


Uno stravagante avvocato si aggira per le strade di Londra una ragazza misteriosa rapisce il suo cuore e poi scompare. Un'indagine strampalata e strappalacrime come non se ne erano lette prima. Attaccarsi alla bottiglia è il miglior modo con cui Gary Thorn riesce a ottenere qualunque risultato, che sia passare una serata o risolvere casi impossibili. Ma andiamo con ordine: Gary, il nostro protagonista, non è proprio un tipo anonimo, ma è anche vero che raramente qualcuno si sofferma più di tanto a guardarlo. Una sera, va a bere una birra con il suo (unico) amico Brendan. Il quale, però, lo molla a metà pinta; a quel punto una brunetta si avvicina a Gary (strano!), comincia a flirtare (ancor più strano!), finché, appena lui si volta dall'altra parte… anche lei sparisce. Lasciando dietro di sé solo un libro, lo stupido bestseller dalla copertina orrenda che tutti, ma proprio tutti, sembrano avere nella borsa, in quel periodo. Quando il giorno dopo Gary viene a sapere che il suo amico è scomparso, capisce che sta succedendo qualcosa di un tantino strano. Che c'entri la misteriosa ragazza del pub? E l'amico, che fine ha fatto? Difficile da dire. Soprattutto perché Gary è un detective imbarazzante, con scoiattoli e vecchiette come aiutanti, e se può prendere un granchio lo prende. Sempre. Dal comico più amato in Inghilterra, un giallo che fa morire dal ridere, e in cui, nonostante tutto, a salvare capra e cavoli sono - pensate un po' - i libri.

CAMMINA, VIVI, AMATI

SERENA BANZATO


«Mi osservo di nuovo, mi sono separata da una parte di me che dovevo lasciar andare. Ora c'è una nuova leggerezza che prende spazio. Il mondo fuori è lo stesso, ma io sono diversa.» La vita è imprevedibile. Nel bene e nel male, non è mai dato sapere cosa succederà domani; quello che sembra un percorso già tracciato e sicuro può trasformarsi in una strada impervia, disseminata di ostacoli inattesi, di difficoltà che appaiono insormontabili. Ma non ci sono vie secondarie o scorciatoie: si può solo andare avanti, cadendo e rialzandosi, con la meta ben chiara in testa. Tutto questo Serena Banzato l'ha imparato sulla propria pelle e lo ha affidato a queste pagine, sperando che possano aiutare altri a superare i propri momenti bui. Il suo è un racconto autentico - e una riflessione profonda - sul viaggio di una giovane donna, mamma e atleta che realizza il sogno di partire per il cammino di Santiago, e su come questa esperienza le abbia cambiato la vita per sempre, nel modo più inaspettato. Sì, perché Serena è scampata alla morte per un sospiro: ciò che sembrava un infortunio da nulla, si è rivelato l'inizio di un incubo che mai avrebbe immaginato di vivere. Ma, nella tragedia, ha imparato che le seconde occasioni esistono e che le matite, anche se spezzate, possono colorare ancora. Tra aneddoti personali e pillole di saggezza appresa lungo il cammino, fisico e metaforico, l'autrice si libera passo dopo passo di quei pesi inutili - il senso di colpa, i rimorsi, l'ansia - che tutti ci carichiamo sulle spalle e che ci rallentano, impedendoci di apprezzare quanto abbiamo di più importante: la vita stessa, e le persone per cui vale la pena «allacciarsi le scarpe e ripartire da zero». Prefazione di Davide Banzato.

ACCADDE AD AUSCHWITZ

KEREN BLANKFELD


Helen Zippi Spitzer e David Wisnia si innamorarono subito, al primo sguardo. Lui diciassettenne appassionato d'opera, lei venticinquenne botanica mancata, con un'irrefrenabile passione per la vita. La scintilla sarebbe potuta scoccare dovunque. Eppure, quell'incontro avvenne in uno dei posti più terribili e crudeli della storia umana: il campo di Birkenau, ad Auschwitz. Zippi e David erano due prigionieri e sopravvissero anni in quel luogo di morte senza speranza, cinereo, freddo, abbrutito. Il loro amore, fugace e trattenuto ma intenso e viscerale, fu protetto e custodito anche dai loro amici e dagli altri prigionieri. Poi la liberazione, la fine della guerra e la promessa che si sarebbero riuniti presto. Cosa che non avvenne per anni, a causa di tradimenti inaspettati e circostanze fortuite che il destino disseminò come trappole, fino a un giorno di settant'anni dopo. Quando tutto sembrava perduto, ma non fino in fondo. Quella di Zippi e David è una storia vera che l'autrice ricostruisce attraverso interviste dettagliate, testimonianze orali, documenti e raccolte di memorie, sia edite sia inedite. Un'incredibile storia di romanticismo, sacrificio, perdita e resilienza, "Accadde ad Auschwitz" è la saga di due giovani che si ritrovano intrappolati in un incubo a occhi aperti creato dai nazisti, ma che nonostante tutto scoprono un amore potente che li sostiene durante l'ora più buia della storia.

L'IMPAVIDA

RITA CORUZZI


È il 1334 quando la giovane e bellissima Marzia degli Ubaldini, detta Cia, sposa Francesco degli Ordelaffi, signore di Forlì e di Cesena. E con quel matrimonio sancisce l'abbandono a tutto ciò che è stata la sua vita fino a quel momento. È sempre stata un'abile cavallerizza, amante più dei giochi d'armi che del ricamo e della pittura, ma più come fossero uno svago, un divertimento. Accanto al marito, invece, dovrà affrontare prove durissime, inganni e tradimenti, sconfitte, a cui però non si piegherà mai. Quando papa Innocenzo VI, da Avignone, decide che è giunto il momento di restaurare lo Stato Pontificio e di rimpossessarsi delle terre di Emilia e Marca, Cia e Francesco non abbassano la testa: quella è la loro terra e, se il Pontefice la vuole, dovrà prenderla col ferro e con il fuoco. Per contrastare le truppe inviate da Roma, i due sono costretti a separarsi e a difendere ognuno una città: lui resta a Forlì, il feudo di maggior prestigio, mentre lei, sola, insieme ai figli e a uno sparuto manipolo di soldati, si chiude nella Rocca di Cesena in attesa della battaglia. Sarà un assedio terribile, con una popolazione stremata che alla fine cederà alle lusinghe dei guelfi, ribellandosi alla sua signora in nome del Papa, ma Cia non lascerà mai il posto nelle prime linee, accanto ai suoi soldati neanche quando la sua vita sarà in pericolo. Dopo Matilde di Canossa ed Eleonora di Arborea, Rita Coruzzi riporta in vita una donna straordinaria e impavida, un personaggio storico femminile modernissimo da riscoprire.


VIVA LA RETORICA SEMPRE

FLAVIA TRUPIA


La retorica è l'arte della parola e, si sa, le parole sono importanti: vanno scelte con cura. Possono ferire e soggiogare, ma anche rendere il mondo più giusto e più umano. Basta saperle usare. La retorica ci aiuta quando meno ce lo aspettiamo, ci permette di comunicare, amare e farci amare, capirci l'un l'altro. Ci sostiene quando i fatti "parlano chiaro" soltanto a noi e abbiamo bisogno di convincere chi ci sta intorno. Fa uscire dal cassetto idee brillanti e mai realizzate, ci aiuta a individuare la manipolazione, e a tenerla a bada. Ed è una strada per il successo, perché se è vero che un bel discorso può nascondere cattive intenzioni, è altrettanto vero che un discorso ingenuo, sciatto o non controllato, può mandare al massacro il migliore dei progetti. Con piglio ironico e ricco di consigli pratici, questo libro offre uno sguardo limpido e attuale su un'arte magnifica a cui fanno ricorso non solo politici e insegnanti, ma anche comici e rapper. Se, come dice l'autrice, la retorica è ovunque, allora bisogna saperla maneggiare. Con cura e consapevolezza, sapendo che puoi fare e farti male. Ma che puoi anche avere la tua occasione per essere sublime.

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