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[Recensione] Piper. Il canto della solitudine - Jay Asher, Jessica Freeburg, Jeff Stokely

Salve a tutti! Come state? Oggi vi parlo di un graphic novel che ho letto tempo fa.

Titolo: Piper. Il canto della solitudine

Autore: Jay Asher, Jessica Freeburg

Illustratore: Jeff Stokely

Casa Editrice: Mondadori

Pagine: 144

Prezzo: €20

Link per l'acquisto: Amazon

Tanto tempo fa, in un piccolo villaggio sperduto in mezzo a una fitta e oscura foresta, viveva una ragazza sorda e sola, chiamata Maggie. Evitata da tutti gli abitanti del villaggio proprio a causa della sua disabilità, ha come unico conforto la sua vivida immaginazione. Maggie, infatti, ha lo straordinario talento di inventare storie meravigliose. E, segretamente, sogna di incontrare un giorno il suo principe azzurro per vivere nella realtà uno degli amori da favola su cui ama fantasticare. Quando Maggie incappa in un misterioso ragazzo, un suonatore di flauto appena giunto al villaggio, tutti i suoi desideri sembrano sul punto di realizzarsi. Completamente ammaliata, se ne innamora perdutamente e si immerge a capofitto nel suo magico mondo. Ma, a mano a mano che gli si fa più vicina, Maggie ne scopre anche il lato più oscuro. E capisce che il ragazzo dei suoi sogni potrebbe trasformarsi nel peggiore dei suoi incubi… Ispirandosi alla fiaba dei fratelli Grimm "Il pifferaio di Hamelin", con "Piper" Jay Asher torna ancora una volta ad affrontare i temi a lui più cari, l'emarginazione del diverso, il senso profondo della verità, della colpa e del perdono.

Maggie è una ragazza sorda che vive in un villaggio dove molte persone la trattano male proprio per questa sua disabilità. Le piace inventare storie e ha un'immaginazione molto fervida. Quando il suo villaggio viene infestato dai topi e un giovane arriva per risolvere il problema, Maggie se ne innamora; presto, però, scopre un lato più oscuro del pifferaio.

Quando ho visto questo volume in biblioteca, sono stata molto attratta dalla copertina e dal fatto che fosse un retelling di una delle storie dei fratelli Grimm (che, tra l'laltro, prima o poi dovrò leggere). Ho deciso quindi di prenderlo e non me ne sono pentita.

Per quanto riguarda la storia, l'ho trovata molto semplice ma intrigante. Era difficile mettere giù il libro per fare altro e, poi, si legge anche velocemente... Se non si sta fermi a guardare i disegni come ho fatto io! Seguiamo sia Maggie che il Pifferaio, le cui storie sono intrecciate ma il cui comportamento è molto diverso rispetto a coloro che hanno fatto loro del male.

Ovviamente non è una storia avvincente o veloce dal punto di vista della trama: anzi, l'ho trovata molto legata ai personaggi e al loro background, nonché alle loro interazioni. Ovviamente la storia non finisce bene, proprio come la storia dei fratelli Grimm, e mi è dispiaciuto molto per Maggie.

Per quanto riguarda i personaggi, ammetto che mi è piaciuto di più il Pifferaio. Non solo perché è più misterioso e serio rispetto a Maggie, ma anche per ciò che lo spinge a legarsi alla ragazza e la sua storia, che ovviamente non voglio spoilerare.

Maggie è fantasiosa e interessante a suo modo e mi è piaciuta un sacco, ma un po' meno.

Ciò che traina entrambi è ovviamente la solitudine, che vivono in modo diverso, l'uno con rabbia, l'altra cercando vie d'uscita. È un argomento importante, che viene trattato dagli autori e dall'artista in modo molto espressivo.

Comunque, quello che mi ha attratto davvero sono i disegni, che hanno un tratto molto particolare e adatto ai ragazzi e alla storia, almeno secondo me. Non posso farvi vedere delle tavole perché l'ho già restituito in biblioteca, ma già dalla copertina potete vedere i dettagli e il tipo di disegno.

Nel complesso, un'ottima lettura a cui però manca qualcosa (non so bene cosa) per avere un voto totalmente positivo.

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