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[Recensione] Cattleya Debora C. Tepes



Care Lovers,

oggi finalmente posso parlarvi di Cattleya l'attesissimo seguito di Javier di Debora C. Tepes, se non avete letto il primo volume, questa recensione potrebbe contenere spoiler.






TITOLO: Cattleya

AUTORE: Debora C. Tepes

EDITO: self pubblishing

GENERE: mafia romance

PAGINE: 273


EBOOK: 2.99

CARTACEO: prossimamente

DATA D'USCITA: 18 dicembre 2018














Cattleya, è così che mi chiamava lui, come le orchidee che accarezzavo con dedizione.

Ma i miei petali sono stati brutalmente strappati, lasciandomi spoglia e impaurita.
Lui si è nutrito di me fino all’ultimo respiro, lui mi ha ingannata senza pietà, lui ha implorato il mio perdono.
Sono trascorsi due anni e ora l’immagine riflessa allo specchio è quella di un’altra donna.
Coraggiosa come una leonessa.
Potente come il vento.
Intoccabile come Dio.
Non sono più una fragile orchidea, ora sono una grandiosa Reina. Mi riprenderò ciò che mi spetta, scenderò
a patti con il diavolo, mi sporcherò le mani di sangue.
E otterrò la mia vendetta.







Se non avete letto Javier la recensione potrebbe contenere spoiler.
Sono attimi di panico per Yamile, dopo un anno l’uomo che ama è tornato da lei e dalla loro bambina Camila ed erano pronti per iniziare ad essere una famiglia, ma anche dal carcere Ricardo Solano fratello maggiore di lei è pronto a vendicarsi e con la complicità di un agente della scorta della sorella corrotto gli spara. Ma fortunatamente il proiettile non ha fatto danni e con un po’ di fisioterapia Javier potrà tornare in forma come prima. Ma lui ha una taglia sulla testa, e dopo aver portato la sua Cattleya è la loro bambina al sicuro a casa dei suoi genitori, sparisce spezzandole il cuore di nuovo per inseguire il suo lavoro. Yamile prima che partisse gli ha giurato vendetta. Ma questa è un piatto che va servito freddo, ma per quanto i genitori di Javier la trattino bene e amino la bambina, una minaccia la costringe ad abbandonare la California e scappare. Si rifugia a Panama nell'isola che appartiene al padre e li decide di ritornare a Medeline e ricostruire il cartello dei Solano. Sa benissimo che lui non ci impiegherà molto per comporre il puzzle e risalire a lei, che lo aspetta pronta per ucciderlo.

Ho divorato questo romanzo. Non riuscivo a staccarmi dal kindle. La storia di Yamile e Javier mi aveva affascinata già nel primo libro, che dato il finale a richiesto la scrittura di Cattleya. Da dove iniziamo allora se in Javier avevamo a che fare con una Yamile sottomessa alla sua Familia, fiera di esser una Sorano e obbediente al padre, qui abbiamo a che fare con una Cattleya più matura e forte, non solo perché deve proteggere se stessa e la sua bambina, l’unica cosa più importante che ha nella sua vita, ma anche perché a fatto tesoro degli avvenimenti del passato per crescere e maturare moltissimo. Di certo non pensavo che questi due personaggi avessero così tante cose da raccontare ancora, ero convinta che una volta uscito dall’ospedale, loro due se ne sarebbero andati via lontano da tutto e tutti e avrebbero ricominciato una nuova vita insieme. Ammetto che ho odiato Javier, più che lui il suo atteggiamento da stronzo e menefreghista, ok direte voi aveva le sue buone ragioni, voleva tenere al sicuro le sue donne, ma così facendo sì renderà conto di aver creato un mostro. La nostra amata Yamile è diventata una donna spietata una reina pronta a tutto pur di vendicarsi, ha rimesso in piedi il carrello della droga di Medelin ripartendo da zero. Le sue giornate sono molto impegnative ma lo spazio per la sua bambina non manca mai, ma è cosciente che quel mondo è pericolo per una bambina, e se a lei dovesse capitare qualcosa Camila finirebbe in una casa famiglia, ma l’odio e la sete di vendetta per Javier sono il motore delle sue giornate, non si darà pace fino a quando non lo avrà torturato e ucciso. Ma ne sarà veramente capace di porre fine non solo alla vita dell’uomo che ama, ma al Padre della sua bambina? Non c’è nulla da fare lo stile di Debora è incredibile non smette mai di stupirmi e di meravigliarmi. Ma penso che come me ne sia accorta io anche lei se ne sarà resa conto che questi due avevano altro da raccontare. Ho divorato pagine su pagine, non riuscivo a smettere di leggere, smossa dalla smania di sapere il perché. Non è un romanzo adatto alle persone che si scandalizzano con poco, questo va detto ma io l’ho amaro alla follia. Ho trovato bellissimo il fatto che abbia inserito attraverso la narrazione di Yamile la storia di Thiago e Selene. Non c’è santo che tenga, ogni romanzo di Debora arriva dritto al cuore del lettore, facendolo innamorare dei personaggi e soffrire con loro, questa è una delle abilità che più amo nelle storie che leggo, la capacità di alcuni autori e autrici di riuscire a farmi immedesimare nei personaggi o nella storia e provare le sensazioni sulla mia pelle. Vorrei stare qui a parlarvi di loro due e a fare i complimenti a Debora a lungo ma alla fine rischierei di dire qualcosa che dovrete leggere, quindi preferisco fermarmi qui e di dare una chance a questa autrice e alle sue storie se ancora non la conoscete, se invece siete lettori affezionati acquistatelo ad occhi chiusi.



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