[Recensione] Barret & Ivan (C'è qualcosa in lui #3) A.D. Elis

Care Lovers,

oggi la nostra Sara ci parla del terzo volume della serie C'è qualcosa in lui di A.D. Elis uscito in Italia il 1 ottobre grazie alla Quixote Edizioni, venite a conoscere Barret & Ivan....

TITOLO: Barret & Ivan

AUTORE: A.D. Elis

SERIE: C'è qualcosa in lui

EDITO: Quixote Edizioni

GENERE: Qlgbt Contemporaneo

PAGINE: 270

EBOOK: 3.99

CARTACEO: 13.50

Malgrado le palle curve ricevute durante la sua infanzia, Barrett Kenner è diventato un musicista di successo. La sola cosa che gli manca è l’amore. Ivan Romanov ha ucciso un uomo per salvare la vita della sorella. Nonostante abbia scontato la sua pena, il passato gli ha lasciato un bagaglio molto più pesante dei miseri effetti personali che si è portato via dal carcere. Barrett si aggrappa alla memoria di un bacio appassionato, un bacio che Ivan finge fosse privo di significato, ma quando i due uomini accettano i sentimenti che provano l’uno per l’altro, e la vita dovrebbe essere finalmente una passeggiata, il passato ritorna ancora una volta, in agguato nell’ombra. Barrett e Ivan riusciranno a proteggere il loro amore e le loro vite o il pericolo in arrivo da molto lontano sarà troppo da sostenere?

Barrett ed Ivan sono i protagonisti del terzo volume della serie “C’è qualcosa in lui” di A.D.Ellis.

Tutto ha inizio dieci anni prima, nel momento in cui Ivan viene condotto in carcere, dopo essere stato accusato di omicidio. Un bacio è tutto ciò a cui Barrett può aggrapparsi prima di vedere i due agenti portarlo lontano da lui.

Per dieci anni Barrett ed Alexis vivono isolati, aspettando il ritorno di Ivan. Quando erano ancora dei ragazzi, l’affetto fraterno che univa Ivan ed Alexis era molto forte e la necessità di dover sopravvivere da soli lo rafforza ancora di più.

Quando il fratello viene rinchiuso, per Alexis è davvero difficile riuscire a superare il dolore fisico ed emotivo. Ivan è tutta la sua famiglia ed il senso di colpa le dilania l’anima. L’unico in grado di rimettere insieme i pezzi è Barrett. Non ha legami di sangue con i fratelli Romanov, eppure è grazie al loro affetto che è riuscito a sopportare la perdita dei suoi genitori e le cattiverie di suo nonno, omofobo. Alexis è la sua migliore amica da tutta la vita e vederla distrutta per colpa di quello che è accaduto gli fa desiderare di fare di tutto pur di renderla felice.

Quando Ivan gli chiede di prendersi cura di lei, Barrett è onorato della fiducia che il ragazzo ripone in lui. Al suo ritorno, però, molte sono le domande a cui vorrebbe ottenere una risposta.

“Ivan. Mentirei se dicessi di non aver sperato che lui volesse proseguire da dove mi aveva lasciato. Beh, non proprio dove mi aveva lasciato. Non avevo il desiderio di tornare ai miei sedici anni e al mio primo bacio, dato nel parcheggio di un ospedale a un uomo di quattro anni più grande, sul punto di scontare una sentenza di dieci anni. La parte del bacio, però, infestava i miei sogni. Bramavo il suo tocco, il suo calore; bramavo lui.”

L’attrazione reciproca che li spinge l’uno verso l’altro non può essere ignorata. L’affetto che sin dalla loro infanzia li ha uniti, ora diviene qualcosa in più. Ivan, però, a causa dei suoi trascorsi, non è sicuro della loro relazione.

Sa cosa prova per Barrett, anche se per ammetterlo è necessaria non poca insistenza da parte del ragazzo. È consapevole della sua inesperienza e della possibilità che l’amore che afferma di provare per lui, non è altro che il bisogno di indirizzare il suo affetto verso l’unico l’uomo che lui abbia mai conosciuto davvero.

“Il suo viso fu invaso dalla rassegnazione. Il suo corpo cedette contro il mio e lui appoggiò la fronte sul mio petto. «Cinque appuntamenti, cinque baci e poi sono tuo?» «Già.» «E se mi rifiutassi?» mi sfidò. «Rimarremmo solo amici. Fra di noi non succederebbe più nulla.» Era un bluff, ma speravo che ci sarebbe cascato. Non avevo la forza di resistere ai suoi baci, al suo tocco.”

È così che inizia la loro nuova vita. Alexis, Barrett ed Ivan sono una cosa sola. Il legame che li unisce è più forte del tempo e degli ostacoli che incontreranno sul loro cammino. Nonostante la lunga separazione li abbia cambiati, sanno che ognuno di loro potrà sempre contare sulla presenza dell’altro.

Mi è piaciuto davvero molto questo aspetto del loro rapporto. Un’amicizia che va oltre. L’amore fraterno e quello romantico non si slegano mai del tutto e, anche se Alexis cercherà un uomo che possa renderla felice, il loro legame resterà immutato.

“«Lexi, Barrett.» La mia voce si spezzò mentre li attiravo in un abbraccio stretto. C’era molto da chiedere, molto da rispondere e parecchie incognite, ma averli fra le mie braccia, essere tornato dalla mia famiglia… fu la prima cosa, in dieci anni, a sembrarmi giusta per la mia vita. «Benvenuto a casa, Ivan,» mi bisbigliò Lexi all’orecchio. Barrett mi strinse la spalla, stabilendo un contatto visivo diretto. «Benvenuto, siamo felici che tu sia a casa.»”

Avrei preferito l’autrice si dilungasse maggiormente sul personaggio di Ivan durante il periodo trascorso in carcere. Le sue insicurezze, anche se giustificate, delle volte appaiono lontane. Concentrando l’attenzione esclusivamente sulla relazione tra i due protagonisti, alcuni aspetti appaiono quasi eccessivi e superficiali.

Ho apprezzato la scelta di iniziare il romanzo dal momento in cui tutto ebbe inizio. Conoscere Alexis e Barrett durante la loro ripresa, aiuta molto il lettore a comprendere quanto la reclusione di Ivan abbia influenzato la loro vita.

La scrittura è piuttosto scorrevole, si legge facilmente, in particolare la prima metà.

Il colpo di scena finale mi ha stupita ed in parte confusa. Una rivelazione improvvisa e poco credibile (a mio parere) ha movimento gli eventi. Comprendo, però, la necessità di modificare la linearità della storia, che altrimenti sarebbe apparsa troppo lenta e piatta.

Se avete letto i volumi precedenti, vi consiglio di continuare questa serie. Chissà quante altre sorprese ci riserverà l’autrice…

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