Buon inizio settimana lovers,
oggi la nostra Jessica ci parla del romanzo di Gianmario Mattei, che parla della famiglia dei Van Helsing, venite a leggere la sua recensione...
Titolo:
Van Helsing – Una
questione di famiglia
Autore:
Gianmario Mattei
Editore:
Edizioni
2000diciassette
Genere:
Gothic-Horror
Pagine:
240
Prezzo:
16,00 euro
Uscita:
29 novembre 2017
Amsterdam,
1438. Boudjiewin Van Helsing torna in patria per presenziare al
fidanzamento della sorella Sonja con un ricco principe russo. È lì
che lo attende il Fato. Appena sbarcato dalla Santa Trinidad,
l’incontro con una creatura dalle orrende sembianze e dagli occhi
demoniaci annuncia un pericolo mortale ed incombente. È il preludio
al banchetto di sangue e morte che muterà per sempre le sorti dei
Van Helsing. Menzogna e tradimento cammineranno di pari passo perché
nulla è ciò che sembra.
La
ragione vacilla. Il terrore avanza e con esso l’inganno e la sete
di vendetta dalle cui ceneri nascerà la “questione di famiglia”:
l’arduo compito di combattere il soprannaturale. Un compito che da
Boudjiewin ricadrà , come solenne maledizione, su tutti coloro che
portano e porteranno il suo nome.
Il libro di Mattei non riscrive le vicende che già conosciamo, ma propone una sorta di prequel che ha come protagonista Boudjiewin l’antenato di Abraham Van Helsing storico antagonista di Dracula. Ci troviamo ad Amsterdam nel 1438. Boudjiewin Van Helsing torna in patria per il fidanzamento della sorella Sonja. Ma proprio nell’istante in cui sbarca dalla Santa Trinidad incontra una creatura dalle orrende sembianze e dagli occhi demoniaci.
“Il Fato desiderava altro per me, ne divenni conscio in quegli istanti benedetti da Dioniso: un futuro fatto di solitudine nutrita da malafede e da pericoli continui.”
Sarà proprio a causa di questo incontro che Boudjiewin Van Helsing, medico brillante, attratto dalle scienze occulte, deciderà di utilizzare l’unica arma a sua disposizione, la ragione, per comprendere e combattere il Male nella sua forma più spaventosa. Ho apprezzato molto l’attenzione data dall’autore alla psicologia del protagonista, permettendomi così di entrare nella sua mente e di comprenderlo al meglio.
"…Dona ai tuoi occhi la vera vista, perché solo in tal modo il soprannaturale non ti coglierà alla sprovvista…"
Lo stile fluido di scrittura ci accompagna nei vari scenari mantenendo la suspense ad altissimi livelli e rende difficile staccarsi dalle pagine. L’utilizzo inoltre di un linguaggio a tratti arcaico, con l’inserimento di vocaboli ormai in disuso, ci aiuta a sentirci parte integrante del racconto.
Il contesto storico in cui si svolge il romanzo è ben ricostruito e dettagliato, cosa che fa notare quanto impegno abbia messo Mattei nel lavoro di ricerca. Nella storia il mito si fonde nel migliore dei modi alla componente fantasy e ad eventi storicamente accertati. Sono inoltre presenti dei salti temporali, che sono però gestiti al meglio anche grazie all'espediente del racconto tramite diario.
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