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[Recensione] Una bambola di porcellana di Monica Bassi Ferrari



Care Lovers,

la nostra amica Sonia, ha letto per voi questo romanzo di Monica Bassi Ferrari uscito il 3 novembre grazie a Youcanprint. Andiamo a scoprire cosa ne pensa....


Titolo: Una Bambola di Porcellana

Autore: Monica Bassi Ferrari

Edito: self (youcanprint)

pagine: 418

Prezzo: 20.43 (+ spedizione)

Genere: Giallo - Thriller


















Durante la notte di natale, Nathalie, ospite in un castello vicino a Reims, nella campagna francese, viene trovata morta in un lago di sangue. Le vene dei polsi squarciate. Due anni dopo a Parigi, quando Alice Morel, traduttrice di ventisei anni sposata all'avvocato Alain Peltier, incontra nello studio legale Chauvin & Lefevre una bellissima e misteriosa ragazza, non immagina di restare invischiata in una vicenda dai risvolti passionali, drammatici e pericolosi. Di lì a poco, infatti, Alice e l'intero studio legale vengono invitati a trascorrere le feste di Natale presso lo Château de Verzy, nelle colline della Champagne. Tra quelle mura sfarzose, inquietanti e sommerse da una bufera di neve, si sveleranno i misteri di un sinistro passato e di un presente ancor più macabro. Ciò che per Alice doveva rappresentare una breve vacanza, si rivelerà l'inizio di un grande amore e di un terrificante incubo, che la porterà insieme alla fidata amica Annie ad affrontare i dolorosi segreti di un'infanzia tragica. Ma ciò che Alice non sa, è che la prossima vittima di una mente oscura e malata, dal volto inaspettato, sarà lei.





Mi sono addentrata in questa lettura curiosa di scoprire le vicende misteriose di questi personaggi, ma aimè, il mio giudizio è ben diverso da ciò che avevo ipotizzato inizialmente. Il libro parte con una ragazza, Natalie, che si suicida per amore di una donna. Subito dopo, un salto temporale di due anni ci fa ritrovare con Alice, la protagonista, traduttrice che sogna di scrivere il suo primo libro, sposata con l’avvocato Alain Peltier. La donna sta rivalutando la sua vita e la sua storia d’amore nata, forse, troppo in fretta, probabilmente per la solitudine causata dai numerosi problemi familiari. Lui all’inizio la ricopre di attenzioni, e questo la rende felice all’apparenza, ma dopo dieci anni di matrimonio si rende conto di non provare forse dei veri sentimenti. Un giorno si reca nello studio associato di suo marito dove incontra una donna con una strana aura misteriosa. E qui, purtroppo, non ho proprio capito la descrizione fisica.  L’unica cosa che trapela è che sia una donna bellissima, ma anche a voler immaginare i lineamenti, da lettrice, non ci sono riuscita. Credo sia stato fatto per mantenere l’alone di mistero, ma a mio parere questo sarebbe dovuto essere sottolineato da comportamenti o parole particolari, piuttosto che dall’omissione di descrizione fisica. Alice rimane talmente folgorata da questa donna da mettere addirittura in discussione i suoi gusti sessuali che le sono sembrati chiari fino a quel momento. Jeanne,  la donna misteriosa, è la nuova proprietaria dello studio in cui lavora il marito di Alice. La donna propone una vacanza natalizia per tutti gli avvocati e rispettivi compagni, allo Château de Verzy. Lo stesso in cui Natalie, due anni prima, si era tolta la vita. Una serie di situazioni inquietanti, che mi hanno abbastanza confusa perché le ho trovate contorte e di difficile intuizione, porteranno la protagonista a vivere situazioni spiacevoli, ricordi dolorosi e a farle vivere un grande incubo. Mi fermo qui per non fare ulteriore spoiler. Dal mio punto di vista, avendo letto la sinossi, mi sarei aspettata un libro del tutto diverso. Pieno di mistero e suspense, invece mi sono ritrovata in un testo che ha del potenziale, ma che, a mio parere, non è ben sviluppato. Tutto ciò è dettato dalle vicende abbastanza ingarbugliate, dai tanti personaggi, alcuni dei quali per me superflui, da un finale che mi ha lasciata ancora più confusa e del tutto insoddisfatta. E per ultimo, purtroppo, i numerosi refusi ripetuti per tutto il testo mi hanno reso la lettura veramente difficile. Mi dispiace molto, ma è un libro che non consiglierei.

Voto 3 stelle.

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