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[RECENSIONE]- UNA SERATA TRA AMICI A JINBOCHO- SATOSHI YAGISAWA

 

"Una sera tra amici a Jinbochō" di Satoshi Yagisawa, edito Feltrinelli, ci trasporta a Tōkyō dove c’è un quartiere che raccoglie il più alto numero di librerie al mondo. Si chiama Jinbōchō, e gli amanti dei libri possono trovarci di tutto, purché stampato: romanzi dell’epoca Meiji, manga, copioni teatrali e vecchie mappe. Ma non solo: i cacciatori di prime edizioni o di copie autografate sono di casa qui, e vederli all’opera è uno spettacolo. I libri affollano gli scaffali fino a invadere ogni angolo del pavimento e, all’arrivo di un cliente, da dietro il bancone fa subito capolino il proprietario, lo zio Satoru. Di recente, ad aiutarlo c’è la moglie Momoko e spesso, nel tempo libero dopo l’ufficio, si unisce anche la nipote Takako. Per la prima volta, la ragazza non si sente più sola; a farle compagnia ci sono nuovi amici e nuovi riti: la festa annuale di Jinbōchō, il caffè all’angolo o una visita inaspettata. Perché una libreria – ha scoperto – è popolata di tante storie, non solo quelle contenute nei libri, ma anche quelle di chi la frequenta. 

UNA SERATA TRA AMICI A

 JINBOCHO

SATOSHI YAGISAWA

Editore: Feltrinelli
Genere: editoria, narrativa di genere
pagine:176
data di uscita:6 giugno 2023

L'AUTORE

Satoshi Yagisawa (Chiba, Giappone, 1977) vive a Tōkyō. Dopo aver vinto il premio letterario Chiyoda, il suo romanzo d’esordio, I miei giorni alla libreria Morisaki (Feltrinelli, 2022), è diventato un caso editoriale, da cui è stato tratto un film. È stato un successo in Giappone, Corea, Vietnam e a Taiwan, ed è in corso di pubblicazione in ventidue Paesi. In Italia è stato per mesi in vetta alle classifiche dei libri più venduti.Una sera tra amici a Jinbōchō continua le avventure alla libreria Morisaki.

“Continua a prenderti cura della libreria Morisaki. Quel posto è la prova tangibile che noi due insieme siamo esistiti.”

A Tōkyō c’è un quartiere che raccoglie il più alto numero di librerie al mondo. Si chiama Jinbōchō, e gli amanti dei libri possono trovarci di tutto, purché stampato: romanzi dell’epoca Meiji, manga, copioni teatrali e vecchie mappe. Ma non solo: i cacciatori di prime edizioni o di copie autografate sono di casa qui, e vederli all’opera è uno spettacolo. I libri affollano gli scaffali fino a invadere ogni angolo del pavimento e, all’arrivo di un cliente, da dietro il bancone fa subito capolino il proprietario, lo zio Satoru. Di recente, ad aiutarlo c’è la moglie Momoko e spesso, nel tempo libero dopo l’ufficio, si unisce anche la nipote Takako. Per la prima volta, la ragazza non si sente più sola; a farle compagnia ci sono nuovi amici e nuovi riti: la festa annuale di Jinbōchō, il caffè all’angolo o una visita inaspettata. Perché una libreria – ha scoperto – è popolata di tante storie, non solo quelle contenute nei libri, ma anche quelle di chi la frequenta. E quelle storie creano legami. Come segno di gratitudine, Takako regala un viaggio agli zii, impegnandosi a sostituirli mentre sono via e a trasferirsi per qualche sera nella stanza sopra la libreria, come aveva già fatto in passato. Tutto sembra andare a gonfie vele, ma allora perché Satoru si comporta in modo così strano? E cosa vuole quella donna con l’ombrello rosso che è comparsa in fondo alla strada? Quante altre storie, emozioni e tesori custodisce la libreria Morisaki?

_________________  💗RECENSIONE💗 ______________

Trama

"Una sera tra amici a Jinbochō" di Satoshi Yagisawa ci trasporta nel cuore del quartiere letterario di Tokyo, Jinbochō, un luogo fuori dal tempo dove il profumo dei libri si mescola con le storie di chi li sfoglia. La storia ruota attorno alla libreria Morisaki, gestita dallo zio Satoru e da sua moglie Momoko, con l'aiuto occasionale della nipote Takako. Quando Takako si offre di badare alla libreria mentre gli zii partono per un viaggio, la ragazza si ritrova immersa nuovamente nell'atmosfera familiare e accogliente della libreria e del quartiere. Tuttavia, alcune stranezze nel comportamento dello zio e la misteriosa presenza di una donna nel caffè vicino sollevano interrogativi che aggiungono una sottile tensione alla narrazione.

Analisi della storia e temi centrali

Il romanzo esplora temi delicati e universali, come la ricerca di un senso di appartenenza, il valore della memoria e il potere trasformativo dei libri. La libreria Morisaki non è solo un luogo fisico, ma un rifugio emotivo, un microcosmo in cui il passato e il presente si intrecciano. Takako, che aveva già trovato conforto in questo spazio in passato, riscopre una parte di sé che sembrava perduta. Il mistero legato alla figura femminile nel caffè e l'insolito atteggiamento di Satoru introducono un elemento di introspezione e crescita personale, rendendo la storia una riflessione sull'evoluzione dei legami familiari e sulle seconde possibilità.

Scrittura e caratterizzazione dei personaggi

Lo stile di Yagisawa è delicato e minimale, in perfetta sintonia con la sensibilità giapponese della narrazione. La scrittura scorrevole, arricchita da descrizioni dettagliate e precise, immerge il lettore in un mondo fatto di piccole cose e momenti sospesi. I personaggi sono tratteggiati con finezza: Takako è una protagonista credibile, divisa tra l'insicurezza e il desiderio di stabilità; Satoru, con il suo spirito gentile e riservato, rappresenta una figura paterna non convenzionale; Momoko, sebbene meno presente, incarna un senso di equilibrio e calore familiare.

Ambientazione e atmosfera

L'ambientazione è uno dei punti di forza del romanzo. Jinbochō prende vita attraverso la prosa di Yagisawa, che ci regala un ritratto vivido del quartiere, con le sue strade affollate di librerie e caffè che accolgono lettori e sognatori. L'autore trasmette con maestria la magia di questo luogo, un angolo di mondo in cui il tempo sembra scorrere più lentamente. La libreria Morisaki stessa diventa un personaggio, un rifugio che custodisce ricordi e segreti.

Tecniche narrative e progetto complessivo

Il romanzo adotta una narrazione semplice ma efficace, basata su un ritmo tranquillo e riflessivo. L'uso di descrizioni dettagliate e di dialoghi sobri contribuisce a creare un'atmosfera intima. La costruzione della tensione è sottile e non invadente, rendendo la scoperta della verità un processo naturale piuttosto che un colpo di scena improvviso. Il progetto complessivo è coerente con l'intento dell'autore: raccontare una storia che parli al cuore attraverso la quotidianità.

Punti di forza e debolezze

    Punti di forza:

    • Uno dei punti di forza del romanzo è la sua capacità di evocare un senso di nostalgia e conforto. 
    • La rappresentazione del quartiere e della libreria è estremamente efficace
    •  il legame tra i personaggi si sviluppa senza forzature. 

    Debolezze:

    •  alcune dinamiche restano un po' abbozzate: la sotto trama legata alla donna misteriosa avrebbe potuto essere esplorata con maggiore profondità, così come il passato di Satoru, che rimane solo accennato.

    Editing e struttura

    La struttura del libro è lineare e ben organizzata, con una divisione chiara tra i momenti di introspezione e quelli più legati all'intreccio. L'editing appare curato, senza sbavature o incongruenze, rendendo la lettura scorrevole e piacevole.


    "Una sera tra amici a Jinbochō" è un romanzo che avvolge il lettore in un'atmosfera calda e familiare, offrendo una storia semplice ma ricca di emozioni. La delicatezza della scrittura e l'ambientazione affascinante compensano alcune lievi mancanze nella caratterizzazione di alcuni elementi narrativi. Consigliato a chi ama le storie lente e riflessive, capaci di trasportare in un mondo fatto di piccole e preziose scoperte.


    Votazione: 4/5 

    💓

    Trovate la recensione su Goodreads,
    alla prossima,

                   💓
    Domenico


    Nota: la metrica delle recensioni si basa sul mio metodo di lavoro con case editrici, agenzie e autrici. Eventuali similitudini saranno segnalate

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