Jayne Cowie, con L’alibi perfetto, ci conduce in una distopia che riflette inquietanti interrogativi sulla società contemporanea e le sue dinamiche di potere tra i sessi. Ambientato in una futura Gran Bretagna dominata dalle donne, il romanzo affronta il tema del controllo sociale attraverso il prisma del thriller, intrecciando le vite di tre donne che cercano di navigare tra le contraddizioni di un sistema apparentemente sicuro, ma profondamente oppressivo.
pagine: 328
data di uscita:29 settembre 2023
Jayne Cowie,
con L’alibi perfetto, ci conduce in una distopia che riflette
inquietanti interrogativi sulla società contemporanea e le sue dinamiche di
potere tra i sessi. Ambientato in una futura Gran Bretagna dominata dalle
donne, il romanzo affronta il tema del controllo sociale attraverso il prisma
del thriller, intrecciando le vite di tre donne che cercano di navigare tra le
contraddizioni di un sistema apparentemente sicuro, ma profondamente
oppressivo.
La trama
La
narrazione si sviluppa attorno a Sarah, Cass ed Helen, tre donne le cui
esistenze sono profondamente segnate dalle rigide regole del coprifuoco che
vieta agli uomini di uscire dopo le sette di sera. Sarah, madre single, si
trova ad affrontare il ritorno del marito incarcerato per aver violato il
coprifuoco. Cass, sua figlia adolescente, vive il disagio di un mondo che
limita la libertà dei ragazzi, inclusa quella del suo migliore amico Billy.
Helen, invece, è una donna determinata a ottenere un certificato di convivenza
per poter avere un figlio senza affrontare la maternità in solitudine. Quando
una delle tre donne viene brutalmente assassinata, la tensione sale: com’è
possibile che il colpevole sia un uomo se il coprifuoco è attivo?
Analisi della storia e dei temi centrali
Il romanzo
esplora il delicato equilibrio tra sicurezza e libertà, ponendo domande
cruciali sulla discriminazione di genere e il potenziale abuso del potere
statale. L’idea di una società in cui il controllo degli uomini viene giustificato
come misura protettiva per le donne solleva interrogativi su cosa significhi
veramente vivere in sicurezza. La narrazione mette in discussione la dicotomia
tra vittima e carnefice, evidenziando come soluzioni drastiche possano generare
nuove forme di oppressione.
Scrittura e caratterizzazione dei personaggi
Lo stile di
Cowie è diretto e incisivo, adatto al genere thriller. La scrittura mantiene un
ritmo sostenuto, alternando tensione e introspezione. Tuttavia, mentre Sarah e
Helen emergono come personaggi complessi e sfaccettati, Cass appare a tratti
stereotipata nel ruolo dell’adolescente ribelle. Billy, nonostante il suo ruolo
cruciale nella trama, risulta poco approfondito, lasciando al lettore il
desiderio di una maggiore comprensione delle sue motivazioni.
Ambientazione e atmosfera
La
rappresentazione della distopica Gran Bretagna è credibile e ben costruita.
Cowie dipinge un contesto urbano dove la sorveglianza pervasiva e il coprifuoco
conferiscono una costante sensazione di claustrofobia. L’atmosfera è densa di
tensione, con una costante sottotraccia di inquietudine che mantiene il lettore
sulle spine.
La scelta di
alternare i punti di vista delle tre protagoniste permette una narrazione
dinamica e coinvolgente. Questa tecnica consente al lettore di esplorare
diverse prospettive sulla stessa realtà, arricchendo la comprensione dei temi
trattati. Il climax del romanzo è ben orchestrato, anche se alcune rivelazioni
risultano prevedibili per i lettori più esperti del genere.
Punti di forza e debolezze
Punti di forza:
- L’idea originale di un mondo
capovolto in cui le donne detengono il potere sociale.
- La riflessione critica su sicurezza, libertà e controllo.
- L’intreccio narrativo ben costruito e la tensione costante.
Punti deboli:
- Caratterizzazione talvolta
superficiale di alcuni personaggi.
- Risoluzione del mistero
prevedibile in alcuni punti.
- Alcune scelte narrative
avrebbero potuto essere più audaci per approfondire le tematiche trattate.
Editing e struttura
Il romanzo è
ben editato, senza evidenti refusi o incongruenze. La struttura narrativa segue
un andamento lineare intervallato da flashback funzionali alla comprensione del
passato dei personaggi.
L’alibi perfetto di Jayne Cowie è un thriller distopico che invita alla riflessione su temi attuali come il controllo sociale, la discriminazione di genere e la libertà individuale. Nonostante alcune debolezze nella caratterizzazione dei personaggi e nella prevedibilità del finale, il romanzo offre una lettura coinvolgente e stimolante.
Votazione: 4/5
💓
Nota: la metrica delle recensioni si basa sul mio metodo di lavoro con case editrici, agenzie e autrici. Eventuali similitudini saranno segnalate.
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