Oggi vi parlo di questo manuale pratico, una guida centrata sulla scrittura creativa "Vademecum di scrittura creativa" dell'editor Antonella Monterisi rappresentata dall'ufficio stampa di Lucia C. Silver che ringrazio per la copia omaggio, ma di cosa parla questo bignami utile e ottimale per le vostre sessioni di scrittura e di studio? Essendo blogger, ma prima di tutto lettore, scrittore e aspirante editor e cdb, era quasi impossibile per me non consultare e leggere questo prontuario così preciso e dettagliato.
Partiamo dal presupposto che la scrittura creativa è un processo particolare che va oltre la sola questione di parole su carta. È un lavoro di varie componenti come l'immaginazione, la riflessione, esperienza personale e maestria tecnica che ti consente di esplorare mondi fantastici, dare voce ai personaggi, fare vivere loro storie e mondi che ci appassionano. In questo manuale viene esplorato e analizzato il concetto stesso della preparazione di esso: le idee, la revisione, editing.
Però, il perno della scrittura e il sapere stesso, è mosso dalla costante pratica, osservazione misurata e la lettura. Il mantra per antonomasia di ogni scrittore è: LEGGERE, LEGGERE E LEGGERE e assorbire e mettere in pratica: non è fare copia incolla, quello non farà di te un vero scrittore o scrittrice! Ma dopo avervi dato l'introduzione e presentato quello che verrà analizzato, ora assieme a voi vorrei scomporre gli elementi che creano questo compendio. Innanzitutto ci sono ingredienti chiave che corrispondono alla Narrazione essendo che la scrittura creativa è un'arte che può comportare tanti elementi, ciascuno dei quali è consolidante alla creazione stessa di una narrazione coinvolgente e significativa. In questo passaggio vedremo, nei dettagli: i personaggi, la trama, l'ambientazione, tema e lo stile che servono appunto a formare un proprio modo di porsi e di arricchire le proprie storie.
La fabula, le scene e intreccio narrativo. Vediamo nel dettaglio a cosa serve l'ordine cronologico delle scene e della costruzione stessa dell'opera anche se non sempre un libro segue un ordine preciso, piuttosto segue quello dell'autore stesso che utilizza vari espedienti (flashforward e flashback), difatti quest'ordine si chiama nella stesura finale intreccio. O magari l'importanza di delineare le scene in una scaletta che accompagna nella realizzazione e revisione creando conformità alla riuscita del progetto e senza risultare scomposta o superflua. Ci viene mostrata la rilevanza dei dettagli nei dialoghi, pensieri, azioni, emozioni che hanno il compito di informare il lettore.
Andando avanti vediamo la costruzione dei personaggi che sono ovviamente l'anima della storia perché sono responsabili di guidare il percorso della trama, delle emozioni e connettere i lettori. Vediamo quanto le caratteristiche possano essere importanti quando un personaggio è sviluppato con tratti positivi e negativi che lo rendono realistico, l'importanza di una voce unica e distinta che riflette il suo modo di parlare, pensare e agire, l'evoluzione nella storia attraverso sfide ed esperienze. Antonella si aiuta anche grazie alla visione di Christopher Vogler, Joseph Campbell e Vladimir Propp sullo studio degli Archetipi che non si tratta di stereotipi, in quanto le funzionalità non sono rigide e predefinite ma si adattano al contesto della situazione. Ci vengono analizzati ed elencati tipi di personaggi che corrispondono all' Archetipo:
L'eroe, ovvero il protagonista della storia, il mentore, quello che lo accompagna, una voce saggia. ma anche la propria coscienza, poi c'è il guardiano della soglia che sarebbe l'ostacolo da superare metaforico o reale, nemico o amico, il messaggero, ciò che dà inizio al viaggio dell'eroe, il mutaforma, colui di cui non ci si deve fidare del tutto, l'ombra, corrisponde all'antagonista, poi c'è quella dell'imbroglione, che non si deve confondere con "mutaforma" ma ha un ruolo di spalla, stempera la tensione e fa ridere anche il lettore. Ovviamente non devono esserci tutti quanti insieme, possono essere figure presenti, astratte o mentali, l'importante è tenerli presenti quando si va a creare un progetto narrativo.
Un altro componente principale è la trama, ovvero lo scheletro portante dello sviluppo della storia. Una sequenza di eventi che porta i personaggi da un punto di partenza a una conclusione, creando emozioni contrastanti durante il suo percorso. Vediamo anche il buon utilizzo di climax, che serve a creare la tensione narrativa e si evolve secondo una curva: ascendente e poi discendente. La storia deve iniziare, poi la tensione deve salire, salire e salire ancora fino al punto di risoluzione finale che porta, appunto, all'epilogo. Inoltre c'è il prospetto della struttura narrativa la quale la Monterisi si rifà di nuovo a Vogler ed è divisa in tre atti: partenza e salita dove l'eroe si trova nel mondo ordinario e quello stra-ordinario, discesa dove avviene l'iniziazione del protagonista e infine il ritorno quando il protagonista esce dal mondo stra-ordinario per entrare nuovamente nel mondo ordinario.
Altro costituente importante è l'ambientazione che ovviamente è dove si svolge l'arco della storia. Si sviluppa in un luogo fisico, città o paesaggio naturale, periodo storico come passato remoto o futuro distante. Chiaro è che l'ambientazione gioca un fattore predominante nel creare l'atmosfera e dare tono alla storia che influenza inevitabilmente il comportamento dei personaggi e degli eventi. Per risaltare l'ambientazione vivida e coinvolgente è buon uso utilizzare dettagli sensoriali: suoni, odori, colori e sensazioni tattili che evocano senso di realismo e autenticità. Infine è importante fare ricerche accurate sulla storia e la cultura dell'ambientazione per creare un contesto convincente. Antonella, come per i personaggi e struttura si aiuta con l'esempio di alcuni libri e di autori che studiano l'utilizzo di ambientazione e personaggi come "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia o "Il Grande Gatsby". L'ambientazione dev'essere un pezzo importante della funzione della trama mettendo in evidenza le emozioni dei personaggi che la vivono.
Ovviamente si esamina il concetto stesso del tema che è l'elemento portante della storia, che rappresenta il sotto testo, la quale di solito si palesa all'autore dopo o mentre sta scrivendo la storia, una volta considerata questa componente allora sarà più facile aggiungere o tagliare scene per il prodotto destinato al lettore. Non si deve confondere il tema né con trama e né con il messaggio. Le storie non sono veicoli di messaggi sempre, ma devono raccontare una storia e trattare un tema che può essere: la guerra, la metamorfosi dei personaggi, la ricerca della pace interiore. Trovato il tema e quello di cui vuole parlare, è consigliato anche evidenziare il significato. Il tema non è un messaggio, la scrittura ha il compito di evidenziare problemi, non cercare soluzioni. Il messaggio ti dice come fare, il tema è solo il tema. Sicuramente ci sono tante unite che compongono il tema, ma indubbiamente è certo che oltre la trama in sé, se si riesce a identificare un tema portante, il fulcro, allora resterà nella memoria dei lettori.
La voce che distingue un autore dall'altro è lo stile, ovvero che riflette nel modo in cui la storia è narrata e presentata. Può avere varie forme: formale o informale, descrittivo o minimalista, ma conforme al tono e al tema della storia, lo stile ha una forte influenza sul modo in cui lettori percepiscono la storia e i personaggi perché aggiunge complessità e profondità alla narrazione. Per sviluppare uno stile unico e incisivo, è utile sperimentare l'insieme di tecniche di scrittura, come metafore, similitudini, escamotage, immagini evocative. È importante l'uso dello stile e della voce che sono due elementi fondamentali nella scrittura creativa perché danno l'identità e personalità dell'autore, sviluppare una voce autentica e riconoscibile e come sempre, Antonella fa riferimento attraverso due romanzi: "Il Grande Gatsby" di F. Scott Fitzgerald dove lo stile elegante e lussuoso dell'autore riflette il mondo glamour degli anni' 20 e in "Il giovane Holden" di J.D. Salinger dove viene caratterizzata da un linguaggio colloquiale e diretto facendo riferimento all'autore stesso.
Antonella, dopo aver analizzato a fondo le componenti si sofferma nei dettagli e approfondimenti della struttura dei personaggi, sul creare ambientazioni realistiche, la narrazione attraverso l'uso dello lo show, dont'tell e infodump, poi osserva le sfaccettature dei dialoghi come creare quelli efficaci e non, le varie tecniche di stile e della voce e la struttura narrativa, soffermandosi e facendo esempi di romanzi come caso studio. Inoltre si concentra anche sui punti di vista e tutti i tipi di narratore che esistono, per poi passare alla revisione e riscrivere il testo, per passare all'editing che va affrontato da editor e autore, insieme, e successivamente l'aspetto della pubblicazione e promozione con strategie e costruire il proprio seguito e chi utilizzare per avere una resa ottimale e come pubblicarsi. Fa esempi anche sul come trovare ispirazione e perché, ma anche esercitare, scrivere ogni giorno, prendere parte a workshop e master di scrittura, leggere, provare esercizi di scrittura, infine si concentra sulla lettura, consigli mirati e manuali appositi di scrittura per studiare la narratologia.
Ho trovato il concept e progetto strutturale abbastanza consolidato e ben organizzato nel suo insieme attraverso la bravura, capacità, esperienza e professionalità di Antonella Monterisi che ho apprezzato nel disseminare anche consigli personali e mirati alla risoluzione del caso. Scritto con cura, attenzione, formalità, accuratezza e grande ricerca.
Lo consiglio a chi sta iniziando a fare i primi passi nel mondo della scrittura creativa e che vuole imparare tutto quello che fa parte del mondo dell'editoria e della scrittura. Davvero interessante ed esaustivo.
Ringrazio l'editor per l'opportunità e l'ufficio stampa di Lucia C. Silver per la copia omaggio,
alla prossima,
Domenico
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