BOOK LOVERS!
con la Castelvecchi Editore del catalogo di Febbraio
FABIAN SCHEIDLER
La fine della megamacchina
Sulle tracce di una civiltà al collasso
Collana Nodi - pp. 192 - Euro 22,00
«Il tema non potrebbe essere più importante. Un contributo prezioso e tempestivo»
Noam Chomsky
Libro strabiliante, che ha fatto scalpore e riscosso enorme successo all'estero, La fine della megamacchina ci offre la chiave per comprendere i disastri climatici, ecologici, pandemici ed economici contemporanei. La nostra è una storia sociale: è la storia delle strutture di dominio – nate cinquemila anni fa e rafforzate in cinque secoli di capitalismo – che hanno rappresentato un ingranaggio distruttivo della Terra e del futuro dell'umanità: una megamacchina. Queste forze, però, possono essere contrastate e la megamacchina può essere scossa. Tutti possono contribuire, ma solo chi conosce la propria storia può riuscire a cambiarla.
FABIAN SCHEIDLER
Ha studiato storia, filosofia e teatro. Lavora come scrittore freelance per la stampa, la tv, il teatro e l'opera. Nel 2009 ha ricevuto il premio Otto Brenner per il giornalismo critico. È autore di numerosi libri, di cui questo è il suo primo tradotto in italiano.
WALTER D. MIGNOLO
e CATHERINE E. WALSH
Decolonialità
Concetti, analisi, prassi
A cura di Tommaso Visone - Collana Timoni - pp. 432 - Euro 25,00
«Gli strumenti del padrone non distruggeranno mai la casa del padrone»
La decolonizzazione ha fallito, pertanto una decolonialità è quanto mai necessaria e urgente. Il potere coloniale e la colonialità sopravvivono nelle gerarchie economiche, razziali, di genere, in un sistema che vuole rendersi invisibile e che ormai il mondo intero ha introiettato come “naturale”. Il sottile dominio della colonialità ha preso il posto del colonialismo come ordine politico: matrice di un pensiero e di una civiltà – la cosiddetta “modernità” occidentale – che non si concepiscono come particolari, storicamente dati, ma come universali e superiori. Da trent’anni, gli studi e le pratiche decoloniali costruiscono un futuro diverso.
WALTER D. MIGNOLO
È professore emerico di Romance Studies e professore di Letteratura presso la Duke University di Durham. Ha ricevuto un dottorato honoris causa dalla Universidad de Buenos Aires e una laurea honoris causa dalla Goldsmiths University di Londra. Ha lavorato per oltre trent’anni sulle questioni relative alla nascita del mondo moderno e del mondo coloniale, affermandosi come uno dei più importanti teorici del pensiero decoloniale latinoamericano.
MARCELLO DEGNI
Il bene pubblico maltrattato
Collana Frangenti - pp. 416 - Euro 25,00
Il bilancio è il luogo irriducibile della democrazia e il Parlamento deve tornare ad essere il protagonista principale nella sua trattazione.
Negli ultimi due decenni si è assistito a una significativa riduzione del ruolo del Parlamento nell’approvazione del bilancio di previsione, attraverso l’uso sistematico, da parte del Governo, della pratica distorsiva basata sul maxi emendamento e la fiducia. Anche nel 2024 il fenomeno si è riproposto, consolidando così la tendenza al declino dell’influenza del Parlamento nelle decisioni sulle politiche pubbliche e sui programmi da attuare.
ALBERTO BELLOTTO e FEDERICO GIULIANI
La guerra delle spie
Washington contro Pechino
Collana Nodi - pp. 210 - 18,50 euro
Un viaggio nei segreti della politica internazionale
Da qualche anno è in corso una guerra ombra tra gli 007 di Cina e Stati Uniti: palloni-spia nei cieli americani, informatori oltre la Muraglia, turisti che si “perdono” nelle basi militari statunitensi, misteriosi hacker. Una competizione che spesso va ben oltre le semplici attività di spionaggio e che assume risvolti sempre più cruciali per il destino globale. Se da una parte l’America è impegnata a riorganizzare l’intelligence dopo gli anni della “guerra al terrore”, il Dragone, invece, studia l’avversario, sigilla i confini e smantella la rete di informatori stranieri.
ALBERTO BELLOTTO
Giornalista de ilGiornale.it ed editor del portale esteri InsideOver. Si occupa di politica estera, americana in particolare. Ha scritto anche per il «Corriere della Sera», «Pagina99», «Linkiesta», «Lettera43», «Wired» e «Internazionale».
FEDERICO GIULIANI
Giornalista, si occupa di esteri, in particolare di vicende asiatiche per InsideOver e ilGiornale.it. Ha visitato la Corea del Nord e viaggia regolarmente in Asia.
GIORGIO MANACORDA
Pensare la poesia
Collana Nodi - pp. 210 - 17,50 euro
Chi vuole sapere che cos’è la poesia non può non leggere questo libro
La poesia si configura, nelle pagine di Manacorda, come necessità antropologica, un tassello decisivo per l’evoluzione della nostra specie, qualcosa che ha a che fare con la biologia, con la chimica e con la fisica. Perché la poesia siamo noi in questo mondo. Noi che con la poesia tocchiamo ogni “metafisica” intrisi della materia di cui siamo fatti e in cui ci specchiamo al massimo delle nostre umane possibilità. Tutti pensiamo la poesia perché tutti pensiamo con l’essenza poetica della nostra mente. La poesia è l’esperienza di tutti nell’eccesso della chimica di un singolo.
KLAUS MANN
Mephisto
Collana Narrativa - pp. 280 - 25 euro
Traduzione e cura di Massimo Ferraris
IL CAPOLAVORO DI KLAUS MANN
«Dove cominciava l’impostura in quell’uomo, e dove finiva?». Hendrik Höfgen è un attore carismatico e pieno di talento che compie ogni azione per smania di emergere. Si fa comunista per ammiccare alle pagine culturali della Repubblica di Weimar; corteggia la figlia di un intellettuale per procurarsi un matrimonio prestigioso. Quando viene sorpreso dall’avvento al potere di Hitler potrebbe scegliere la via dell’esilio, ma ancora una volta prevale la brama di carriera. È notato da Göring in una rappresentazione del Faust di Goethe, in cui Höfgen impersona Mefistofele, e stringe un patto con il diavolo nazista. Da lì, «invidiabili erano tutti coloro che potevano credere» in qualcosa. Mephisto, scritto nel 1936, è il capolavoro di Klaus Mann. Vibrante atto d’accusa, indagine sulle reazioni dell’élite tedesca al nazismo, storia di un’ambizione divorante.
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