Mi guardi nel riflesso dello specchio, con i tuoi occhi chiari che sfavillano. La luce è fioca, il tramonto alle porte, eppure quel bagliore verde mi lascia senza fiato. Odio tutto ciò che esce dalla tua bocca: se le parole fossero pietre, le raccoglierei per soffocarti. Mi racconti dell’ennesima modella che è caduta preda del tuo fascino. Come è capitato a me, tanti anni fa. I tuoi discorsi non dovrebbero più farmi male, in fondo sono stata io a decidere che non c’era futuro per noi e a lasciarti. Da quel momento, mi sono rifugiata nei vestiti firmati e dietro l’espressione annoiata che tutti si aspettano dall’erede del patrimonio della famiglia Parks, una delle più ricche di Londra. Lo sai, BJ, qualche volta mi sembra che solo tu mi conosca davvero, anche se ho deciso di non concederti più questo potere sulla mia vita. Ma quando sussurri il mio nome, le difese che ho eretto vacillano per il terremoto delle emozioni che ancora vivono dentro di me. Che ancora vivono dentro di te. Perché ti conosco, e so quanto questa danza che facciamo da anni, sfiorandoci senza toccarci mai, ti riempie di rabbia e nostalgia. E, credimi, non c’è giorno in cui amore e odio non rischino di incrinare la facciata di ragazza perfetta. Ma non cederò. Me lo ripeto ogni minuto, ogni secondo. Eppure, quando mi guardi nello specchio, so di mentire. Perché quello che provo per te trascende persino la mia volontà. Jessa Hastings ha scritto un esordio che ha attirato l’attenzione degli editori di tutto il mondo grazie al passaparola inarrestabile su TikTok. Dopo l’autopubblicazione, la serie di Magnolia Parks arriva nelle librerie di 30 paesi e presto anche al cinema. Un caso editoriale, nato spontaneamente, che anche i lettori italiani aspettavano con trepidazione. Una storia bruciante e intensa, travagliata ed emozionante come da anni non capitava di leggerne, sullo sfondo di una Londra inedita. Perché ci sono tanti amori in una vita, ma solo uno ci rimane addosso come un tatuaggio. È così per Magnolia e BJ.
LINK: MAGNOLIA PARKS
All’alba dei trentacinque anni, Bianca abbandona le Dolomiti per lasciarsi alle spalle un ricordo doloroso e si trasferisce nel paese in cui ha trascorso l’infanzia, poco fuori Milano. Ha deciso di tornare nell’appartamento della nonna, lì dove è stata davvero felice. Perché, sotto casa, c’è «La stanza di Virginia», la libreria del signor Marco, che l’ha sempre accolta con un sorriso e un buon consiglio. È cresciuta tra quegli scaffali polverosi, incartando volumi dietro il bancone e consultando i testi per le ricerche scolastiche. Quando il vecchio libraio le annuncia che sta per chiudere, Bianca non riesce a crederci e, benché dispiaciuta, accetta la proposta di aiutarlo nei mesi che restano. Giorno dopo giorno, impara dal signor Marco i trucchi del mestiere: come prestare orecchio senza essere invadente o come interpretare i gesti dei clienti alla ricerca di un libro. A riempire questa nuova vita ci sono anche le migliori amiche di Bianca, l’incontenibile Mavi e la paziente Dele, ognuna con i propri problemi, ma pronte a sostenersi a vicenda. Eppure, per poter andare avanti, Bianca sa di dover chiudere i conti con il passato. E forse la libreria può rivelarsi un punto di inizio, sia per lei sia per le sue amiche.
Da anni Amanda Colombo lavora come libraia e ha imparato a guidare i clienti nella scelta di un libro, scoprendo che, spesso, non sono alla ricerca solo di una buona lettura. Dalla sua esperienza è nato Meno male che ci siete voi, un esordio che non è solo un inno alle librerie, ma soprattutto una storia di amicizia e crescita, che passa attraverso il dolore e rifiorisce grazie alla carta stampata. Perché non c’è un’età giusta per scoprire e inseguire una passione.
Enrico Galiano apre la sua anima ai lettori in un romanzo che indaga il rapporto più antico, autentico e complicato: quello tra figlio e genitore. Un romanzo che pone una domanda che va dritta al cuore: quando si smette di essere figli? C’è un giorno, un momento, una linea che si supera e poi non si è più figlio di qualcuno, ma solo un uomo o una donna? Con la sua inconfondibile delicatezza, Enrico Galiano ci regala una prova di narratore maturo con una storia avvincente e coinvolgente. Una storia che, pagina dopo pagina, diventa sempre più la storia di tutti noi.
Questo libro è una vera e propria coccola e quando l’avrete finito vi verrà voglia di abbracciarlo. È impossibile non voler bene alla sua protagonista e alla sua profonda umanità. È anche un romanzo che, per la prima volta, affronta i problemi dell’apprendimento con grazia e competenza. La capacità dell’autore di parlare di questa realtà è stata infatti premiata: il libro ha dominato le classifiche inglesi per settimane ed è ora in via di pubblicazione in dieci paesi. Margaret Small ci mostra la vita attraverso i suoi occhi e il mondo non è mai stato più colorato.
Anna Vera Viva ha dato vita a due personaggi che sono entrati nel cuore dei lettori. Un prete e un boss della malavita che indagano, vivono e respirano alla Sanità che li ha visti crescere, perdersi e poi ritrovarsi. Le atrocità della seconda guerra mondiale tornano a riaffiorare, ma Napoli sa come resistere e non lasciarsi zittire da niente e nessuno
Poeti si nasce o si diventa? Scrivere in versi, per alcuni, è destino dei pochi eletti che sappiano intuire l’ordine nascosto delle cose e offrirlo ai lettori con parole ricercate. E invece, suggerisce coraggiosamente Nicola Gardini, ognuno di noi può in qualche misura fare poesia. Come? Occorre innanzitutto leggere il più possibile; occorre frequentare i migliori maestri, costruirsi una biblioteca, amare la propria lingua. Dialogando con i poeti e ragionando su opere tra loro
diversissime per provenienza, epoca e ispirazione, in questi consigli l’autore distilla la propria esperienza di scrittore e critico, di traduttore e insegnante, indicando un’estetica e un vigore espressivo che poggiano su regole auree: sottrarre, trasformare, ripetere, inventare ritmi, tradurre. Solo così si può diventare poeti sia nella pratica sia – e prima ancora – nel pensiero, ovvero comprendere la complessità senza perdere la capacità di meravigliarsi, sempre desiderosi di avvertire nella realtà significati ulteriori e di trasformare le differenze in corrispondenze, come fanno i suoni nell’armonia del componimento. Con la consapevolezza che chi trova la poesia resta per sempre «giovane poeta», a qualunque
Fisico, ingegnere e innanzitutto inventore, Nikola Tesla è stato una delle menti più straordinarie del secolo scorso. Al suo intuito si devono gran parte delle più decisive scoperte nel campo delle scienze applicate – dal moderno sistema elettrico al motore a corrente alternata –, tanto che proprio da lui prende il nome l’unità di misura dell’induzione magnetica. Noto anche per le sue idiosincrasie e le sue ossessioni, nel 1919 Tesla pubblicò sulla rivista «The Electrical Experimenter» la propria autobiografia a puntate: qui racconta l’infanzia in Croazia, i primi esperimenti, i successi che gli guadagnarono il riconoscimento di oltre duecentocinquanta brevetti, l’amicizia con lo scrittore Mark Twain e
la celebre rivalità con il collega Thomas Edison. Avvincenti e ricche di curiosità, le memorie di Nikola Tesla
trasmettono tutta la grandezza di un genio divenuto leggenda.
LINK: La mia vita
I teatri in generale, e quelli d'opera in particolare, esistono in tutto il mondo. Eppure soltanto in Italia sono qualcosa di più di un semplice luogo di spettacolo. Se in passato tra palchi e gallerie si indugiava per farsi notare, e nei ridotti si discuteva di politica e si giocava d'azzardo, ancora oggi i teatri si confermano il fulcro della vita civile e culturale – oltre che musicale – di ogni città. Proprio per questo, suggerisce Alberto Mattioli, offrono la prospettiva migliore per osservare e cercare di comprendere l'Italia. In un ideale grand tour attraversiamo lo Stivale in tutta la sua lunghezza: dal Regio di Torino al Massimo di Palermo, dai velluti rossi della Scala di Milano alle pietre dell'Arena di Verona, dai palchi dei minuscoli teatri storici marchigiani alle ampie sale del San Carlo di Napoli, per scoprire come le storie si mescolano alle leggende per fondare miti, ma anche come cambiano i gusti e le abitudini del pubblico, che ruolo i loggioni hanno avuto in celebri debutti e in fiaschi clamorosi, quali grandi viaggiatori stranieri hanno amato i palcoscenici nostrani. Ma soprattutto, accompagnandoci lungo questo originalissimo itinerario fatto di vicende umane e sociali, di mode, vizi e virtù, Mattioli disegna il ritratto di un Paese che forse più di ogni altro ha fatto coincidere, sulla scena e fuori dalla scena, arte e vita, e che, tra mille campanili, nei riti del teatro d'opera ancora riesce a specchiarsi, a riconoscersi, a sentirsi unito
LINK:GRAN TEATRO ITALIA
La sedicenne Lily Larkin avrebbe molte cose da dire, ma trattiene le parole dentro di sé. Da quando sua sorella maggiore Alice è stata ricoverata in ospedale, su di lei sono ricadute le responsabilità di casa e scuola. Sente il dovere di essere la figlia perfetta felice. Ma ora, dopo mesi, Alice sta per tornare e Lily ha paura. Paura di sbagliare, di urlare, di ribellarsi. Per non perdere il controllo, comincia a compilare liste e ad appuntarsi parole in latino su un quaderno. Come se non bastasse, le viene affidato un progetto scolastico da svolgere insieme a Micah, il nuovo arrivato, additato come «pazzo» dai compagni. È l’ultima cosa che
avrebbe voluto. Ma forse è proprio l’amicizia con Micah che potrà aiutarla: grazie a lui, Lily impara che può scacciare le ansie scrivendo poesie sui muri. Forse questa è la risposta giusta al bisogno impellente di far scoppiare la bolla che si è costruita intorno. Forse la soluzione non è vivere la vita perfetta, ma accettare di essere fragili e perciò speciali. Insieme all’amico, Lily è pronta a riscrivere la sua storia. Per mesi Io sono Ava è stato l’esordio per ragazzi più venduto in Italia, conquistando le classifiche e i
lettori. Erin Stewart torna in libreria con una storia altrettanto emozionante che racconta il mondo dei giovani, pieni di insicurezze e soffocati dalle aspettative degli adulti. Con grande empatia, l’autrice ci invita a prendere una penna e scrivere i nostri sentimenti. Perché, per essere liberi e felici, è importante ascoltarli, senza nasconderli.
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