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[SEGNALAZIONE]- DARING–GAGE (VERSIONE ITALIANA)- STORIE SCATENATE SERIES#7- KYLIE GILMORE

 BOOK LOVERS!

Vi segnaliamo l'uscita del settimo volume della serie Storie Scatenate "Daring- Cage" (versione italiana) dell'autrice Bestseller Kylie Gilmore di  Extra Fancy Books  


DARING – GAGE (VERSIONE ITALIANA)

Serie Storie Scatenate Vol. 7

Autore: Kylie Gilmore

Editore: Extra Fancy Books

Data Uscita: 11 Maggio 2023

Genere: Romance Contemporaneo

ISBN: 978-1-64658-112-2

LINK: Daring - Gage (versione italiana)

TRA MA

Trasferirmi da lui mentre lavoro sulla sua casa?  Nel mio interesse, ovviamente. Cosa?!

Skylar

Gage Williams non mi era piaciuto molto la prima volta in cui l’ho incontrato. Ecco perché: ha respinto la mia idea progettuale mentre la stavo proponendo ai potenziali clienti per un lavoro in una locanda. Sono un’arredatrice d’interni. Lui è il proprietario della ditta incaricata della ristrutturazione. Dopo qualche parola accesa, ha avuto l’audacia di chiamarmi Signorina Allegria. Grrr… il mondo ha bisogno di gente positiva!

Ha continuato a non piacermi la seconda volta in cui ci siamo incontrati. Non ho tempo per un uomo alfa con un pessimo atteggiamento quando ho un lavoro da fare.

La terza volta, beh, quella volta le cose sono degenerate velocemente e sono rimasta così scioccata quando mi ha informato che il mio prossimo lavoro sarebbe stato casa sua e mi sarei trasferita da lui. Cosa?! Solo perché sono momentaneamente senzatetto e a bolletta. Ah, diavolo.

Gage

Skylar è il caos in persona e io porto l’ordine nel caos. Specialmente quando una certa Signorina Allegria si illude che il suo solare ottimismo risolverà la situazione. No. Quello sono io. Prego.

Commedia romantica standalone con un lieto fine da svenire. Nessun cliffhanger.

AUTRICE:

Kylie Gilmore è l'autrice Bestseller di USA Today delle serie: I Rourke; Storie scatenate; The happy endings Book Club; The Clover Park e The Clover Park Charmers. Scrive romanzi rosa umoristici che vi faranno ridere, piangere e allungare le mani per prendere un bel bicchiere d'acqua. Kylie vive a New York con la sua famiglia, due gatti e un cane picchiatello Quando non sta scrivendo, tenendo a bada i figli o prendendo debitamente appunti alle conferenze per gli scrittori, potete trovarla a flettere i muscoli per arrivare fino all'armadietto in alto, dove c'è la sua scorta segreta di cioccolato. Iscrivetevi alla newsletter di Kylie per avere notizie sulle nuove uscite e sulle vendite speciali


ANTEPRIMA

Gage

Sento una voce femminile alle mie spalle. «Signora Ellis, che cosa ci fa qui?»

Mi volto verso Skylar. I suoi grandi occhi azzurri mi fanno qualcosa. Una pressione al basso ventre, tutti i sensi in allerta. I lunghi capelli scuri e ondulati sono sciolti e aumentano l’aspetto bohémien e spensierato di quello che indossa: una blusa bianca con i pois argento, pantaloni neri aderenti e stivali alla caviglia. Ecco il caos fatto persona. Skylar cerca sempre di darmi ordini, di cambiare i programmi di costruzione per adattarsi a quello che le serve come arredatrice d’interni. L’ho fatta smettere subito. Eppure insiste. Persistente come pochi.

«È tua nonna?» le chiedo.

«No.» Si affretta ad andare incontro alla signora Ellis. «Salve, che cosa ci fa qui? È qui da molto?»

La signora Ellis le dà un’occhiata che dice tutto. «Faccio parte del comitato di benvenuto di Summerdale. Dovevo solo aggiungere il compleanno di Gage all’elenco ufficiale.»

«Comitato di benvenuto? Oh, beh, l’accompagnerò fuori.» Skylar mi rivolge uno sguardo di scuse, anche se non so perché.

«Dovevo conoscere il costruttore che ti sta dando tanti problemi» sussurra la signora Ellis, abbastanza forte perché possa sentirla. «Non preoccuparti, non ho parlato di te.»

Skylar ride forte. «Ah-ah, è così divertente. L’accompagno all’auto.»

Scuoto la testa e torno verso la sega, dove stavo lavorando per rifilare alcuni pannelli di legno.

«Capisco perché non ti piaccia» dichiara la signora Ellis.

Mi fermo di colpo accanto alla sega, dando loro la schiena ma con le orecchie ben aperte.

«Potrebbe abbassare un po’ la voce?» le chiede Skylar.

«Cosa?» dice a voce alta la signora Ellis, come se fosse dura d’orecchi. Anche se non sembrava avere problemi a sentirmi nonostante tutto il rumore delle costruzioni.

«Non importa» dice Skylar.

La signora Ellis continua abbastanza forte perché la senta tutta la squadra, anche con il rumore delle varie seghe in funzione. «Ha una scopa nel sedere. Rigido e troppo serio.»

Mi volto lentamente e guardo negli occhi la vecchia signora. Sembra contenta di sé. Sono tentato di dirle che cosa penso delle donne ficcanaso che disturbano un posto pieno di gente che lavora, ma poi parla Skylar.

«Vede che cosa devo sopportare? E non mi faccia parlare della sua inflessibilità quando si tratta del progetto, anche quando il mio suggerimento sarebbe perfettamente funzionale.» Fa un cenno nella mia direzione. Noto di colpo che c’è silenzio. I ragazzi stanno ascoltando. «Tornate al lavoro» ringhio. «Abbiamo una scadenza.»

Il lavoro ricomincia e ritorno anch’io alle mie tavole.

Qualche minuto dopo, do un’occhiata alla porta d’ingresso, sentendomi osservato. Skylar è lì da sola, mi fissa e si torce le mani.

C’è qualcosa che la preoccupa. Va ad aiutarla.

No, non impicciarti. Oggi hai già sprecato troppo tempo.

Combatto contro l’impulso di aiutarla per un lungo minuto prima di andare da lei. Quella donna è in difficoltà e non posso ignorarlo.

Faccio finta di niente per facilitare la conversazione. «Non dirmi che vuoi un altro cambiamento nella zona del bar.»

«Sì, ma devo dirti qualcosa sulla signora Ellis.»

«Okay, ma fai in fretta.»

Lei sbuffa. «Sono occupata anch’io, sai. Non significa che non possiamo parlare per qualche minuto.»

Inclino la testa, aspettando di sapere che cosa la preoccupa. È difficile aspettare perché ho solo una settimana prima di chiudere per le feste e vorrei finire alcune cose prima di lasciare il cantiere.

Skylar sospira. «Guarda, volevo solo dirti di non fare caso a qualunque cosa ti abbia detto la signora Ellis. Le ho detto che eri un problema solo perché smettesse di cercare di farmi uscire con il sindaco.»

«Io sono un problema?»

«Ovviamente. Scarti ogni idea che ho.»

«Solo quando vanno a influire sul mio budget o sulle scadenze.»

I suoi occhi lampeggiano e dentro di me arriva di nuovo quella strana sensazione. «E capita tutte le volte!»

Anche se il lavoro mi sta aspettando, non riesco a fare a meno di stuzzicarla un po’. «Ti capita spesso che il comitato di benvenuto cerchi di fare da Cupido?»

Lei mette le braccia conserte. «No, beh, non lo so. Non ho bisogno che mi cerchino qualcuno. E lei ha solo bisogno di qualcosa su cui concentrarsi.»

«Io ho qualcosa su cui concentrarmi. Il lavoro.» Torno alla mia sega. Se la sua maggiore preoccupazione è una vecchia signora che cerca di accoppiarla a qualcuno, allora sta bene.

Skylar mi segue e mi afferra la manica prima che possa mettere in moto l’utensile. Fisso la sua mano sul braccio, è la prima volta che mi tocca da quando abbiamo cominciato a lavorare a stretto contatto di gomito, parecchi mesi fa. Skylar liscia il tessuto, quasi accarezzandomi il bicipite mentre lo fa. Mi sento invadere dal calore e di colpo mi accorgo di lei in un modo primitivo che mi fa sentire vivo. Profuma di spezie calde.

No, niente da fare. Mai lasciarsi coinvolgere da qualcuno con cui si lavora. Ho imparato la lezione con Kate, una mia precedente cliente. Dopo tre mesi, aveva posto fine alla nostra relazione e aveva reso un infermo l’ultimo mese di lavoro sulla sua casa. La parte peggiore era stata quando mi aveva informato che ero così chiuso in me stesso che per causa mia aveva dovuto ricorrere alla terapia psicologica. Mi aveva punto sul vivo, dopo il periodo passato da mia madre in un centro di salute mentale. È meglio se mi limito al sesso casuale. Fuori dall’ambiente di lavoro, cioè.

«La signora Ellis è stata dura con te?» chiede francamente Skylar. «Era la mia insegnante di terza elementare e avevamo tutti paura di lei.»

«Temi che abbia ferito i miei sentimenti, Signorina Sorriso?»

Lei aggrotta la fronte. «Ha detto che hai una scopa nel sedere! Che sei rigido e troppo serio. Io aggiungerei che le tue vedute ristrette ti fanno perdere le cose migliori della vita.»

«Ah? E quali sarebbero: raggi di sole e arcobaleni?»

«Tra le altre cose» risponde irritata.

«Tienili per te. Io sto bene così come sono.» Le indico di fare un passo indietro.

Lei si sposta, ma continua a parlare. «Torniamo a parlare del bar. Ho trovato un meraviglioso specchio antico...»

Faccio partire la sega, coprendo la sua richiesta che so già che non si adatterebbe al progetto per il bar.

Qualche momento dopo, Skylar appiccica un post-it sul bordo del pannello su cui sto lavorando e se ne va. Mi chino per leggere lo scarabocchio.

Non lavora bene con gli altri. Difetto #734.

Scoppio a ridere e mi guardo intorno cercandola. Accidenti, se n’è andata. Non vedo l’ora di sapere che cos’altro vede in me come un difetto. Per una persona che mi considera un problema, mi sta prestando veramente molta attenzione. Nessuno si è mai preso il tempo per catalogare tanti difetti. Devo dire che non mi dispiace.


STORIE SCATENATE

Fetching - Wyatt (Libro No. 1)

Dashing - Adam (Libro No. 2)

Sporting - Eli (Libro No. 3)

Toying - Caleb (Libro No. 4)

Blazing - Max (Libro No. 5)

Chasing - Spencer (Libro No. 6)

Daring - Gage (Libro No. 7)

Leading - Levi (Libro No. 8)

Racing - Dominic (Libro No. 9)

Loving - Drew (Libro No. 10)


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