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Vi presentiamo questa Commedia Romantica che è un retelling in chiave moderna di "Molto rumore per nulla" e "Orgoglio e Pregiudizio"
"Il gioco dell'ostrica" di Jay Del Gelso edita da Words Edizioni
"Il gioco dell'ostrica" di Jay Del Gelso edita da Words Edizioni
Il gioco dell’ostrica
Jay Del Gelso
SERIE: no, autoconclusivo
AUTRICE: Jay Del Gelso
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Commedia romantica
TARGET: da 16 anni in su
FORMATO: ebook Amazon (3,99 in offerta lancio a 2,69)
RELEASE DATE: 26.03.2023
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
Potremmo divertirci anche noi, se volessimo.
Prima di mandarci fuori dai gangheri. Anche solo per una notte.
La primavera porta spensieratezza in casa Words Edizioni e arriva una divertentissima commedia romantica che ha già conquistato i lettori di Wattpad. Parliamo de “Il gioco dell’ostrica”, di Jay Del Gelso, che si propone con un retelling in chiave moderna di “Molto rumore per nulla” e “Orgoglio e Pregiudizio”.
E l’autrice, infatti, mescola gli elementi cardine dell’una e dell’altra opera, proponendoci due nuovi Beatrice e Benedetto (protagonisti della commedia di Shakespeare) che molto hanno anche degli austeniani Lizzy e Darcy. E non mancano mamme impiccione, sorelle maggiori innamorate e sorelle minori da tenere lontane dai guai, soprattutto se quei guai arrivano in paese con un bel viso e un carattere molto più che affabile.
E se in “Molto rumore per nulla” Beatrice e Benedick si amavano a suon di insulti poco velati, questa Beatrice, studentessa italiana, e questo Benedict, architetto italo-americano, non sono certo da meno, nonostante l’attrazione tra loro sia elettricità pura che viaggia nell’aria. E così basta un patto: niente amore, solo sesso. Solo per una notte, magari due. O forse… be’, l’importante sono le regole, anche se appuntate su un tovagliolo stropicciato: nessun messaggio inutile; nessuna conversazione di natura troppo personale; nessuno deve saperlo; sesso protetto, sempre.
TRAMA
Beatrice Bianchi ha ricevuto dalla vita lo stretto indispensabile per considerarsi soddisfatta: un pizzico di beltà, una testolina funzionante, qualche buon amico e una famiglia unita seppure non del tutto equilibrata. La sua tranquilla esistenza riceve uno scossone quando un attraente quanto arrogante motociclista rischia di stenderla per sempre lungo una distesa di sanpietrini. Si tratta di Benedict Devereux, l’architetto che segue i lavori di ristrutturazione della “Vecchia Cascina”, l’impresa di famiglia di Carlo Bernardini. E il rampollo di casa Bernardini, a sua volta, non è che il primo amore della sorella maggiore di Bea, Nina, che travolta dagli imprevisti giochi di Cupido ricomincia a frequentarlo. A dispetto del rocambolesco primo incontro, Bea e Ben iniziano a frequentarsi, scoprendo un’inattesa affinità sessuale che gli permette di instaurare un’altalenante relazione di amicizia con benefici. E, come universalmente riconosciuto, quando un Benedict screanzato incontra una Beatrice infervorata, la battaglia dei sessi è solo agli inizi.
ESTRATTI:
1. Quello sguardo lucido e il tono più roco di quel che sarebbe stato lecito le paralizzarono per un secondo i pensieri. Devereux le stava proponendo quello che stava pensando? Loro due? «Potremmo divertirci anche noi, se volessimo. Prima di mandarci fuori dai gangheri. Anche solo per una notte.»
2. Si trascinò verso il box doccia in preda ad allucinazioni particolarmente vivide: c’era una voce, seducente e disgraziata, e un principio di barba che le solleticava il collo e le scapole, e bicipiti enormi che qualcuno, forse, aveva lambito e morso, così, perché le andava. E c’erano mani curiose che tastavano, controllavano, esploravano. Si muovevano bene, troppo bene.
3. «Ehm… è appena entrato un tipo che conosco» spiegò.
«E che non vuoi salutare» concluse per lei Valeria.
Devereux aveva appena ordinato qualcosa all’amico di Marco, tornando poi a discorrere in toni sommessi con l’uomo brizzolato che gli faceva compagnia. Parlava. Molto più di quanto avesse fatto quella sera alla Cascina.
«No, certo che no. È, tipo, la persona più presuntuosa sulla faccia del pianeta.»
«Addirittura?»
«Fidati.»
4. Dopo la loro conversazione nel cortile della Cascina, Bea aveva chiuso con quel tipo di discorsi su Devereux. Anche la persona più attraente dell’universo, quando si comporta in maniera tanto incivile, perde tutto il suo fascino. «Vedi un bel fondoschiena e perdi il lume della ragione.»
«Eh, però così mi confermi che gliel’hai guardato anche tu, il fondoschiena.» Vale la prese in contropiede, dedicandole anche una piccola linguaccia. Che infantile!
«Sì», concesse, imponendosi di non guardare nella sua direzione. Devereux e il suo compare stavano ora dirigendosi verso l’uscita. «È un bell’uomo. Peccato sia anche un grandissimo stronzo.»
Nata sul finire degli anni ’80, Jay Del Gelso vive nell’entroterra calabrese con la sua famiglia. Da sempre innamorata della storia e della letteratura inglese, le studia per passione e le insegna per mestiere. Nel tempo libero, muovendosi con i suoi alter-ego – jaybree ed ethelincabbages – nel variegato mondo della creatività amatoriale online, si diletta a raccontare di personaggi impigliati nelle complesse sfide della vita, più o meno, comune.
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