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[SEGNALAZIONE]- ERA SCRITTO NELLE STELLE- MARIANNA VIDAL

 


BOOK LOVERS!

Buon fine settimana Lovers! Vi segnaliamo l'uscita di un nuovo progetto a firma della 

Marianna Vidal



ERA SCRITTO NELLE STELLE
MARIANNA VIDAL

Editore: SELF (NaViLa)

Genere: Romance

Formato: ebook e cartaceo

Prezzo ebook: 2,99

Data pubblicazione: 18/02/2023

Protagonisti: Martina e Leo

Pagine: 344

Link di acquisto: https://www.amazon.it/scritto-nelle-stelle-Tattoo-Vol-

ebook/dp/B0BT7VPW9F/


Pagina autrice: https://www.facebook.com/MariannaVidalAutrice/

Blog autrice: https://mariannavidalscrittrice.blogspot.com/


ROMANZO AUTOCONCLUSIVO






Martina

Vi siete mai innamorate di un bad boy? Di uno di quelli che nei romanzi vi piacciono tanto? Be’, nella realtà è vero che ti rubano il cuore e ti fanno sognare, ma a ventinove anni vi troverete come me: sola, con il cuore spezzato e… ancora dannatamente attratta da uno stronzo che vi dovrebbe stare lontano mille miglia, dopo quello vi ha fatto.

Leo

Chi ha detto che l’amore è una gran cosa? Io l’ho conosciuto l’amore e per lei avrei cambiato la mia vita, ma il prezzo che ho pagato è stato davvero alto. Così, a trent’anni, non concedo più una seconda notte, a nessuna di quelle che mi scopo. E lei non fa eccezione, anche se mi tiene il cuore in mano.

Sposarsi a vent’anni è forse una follia, ma poi si ha tutta la vita per sfuggire o ritrovarsi.

E tu? Al posto loro cosa faresti?


Estratti tratti da “Era scritto nelle stelle”.



Se non lo conosci, non lo eviti. Lo stronzo è bello da paura.



Abbiamo tutti le nostre ossessioni e purtroppo spesso non siamo pronti ad accettarle.





Mi sono innamorato di lei al primo sguardo e anche se tra noi è stato un costante odio e amore, non sono mai riuscito a provare qualcosa di simile per nessun'altra.

La più grossa cazzata della mia vita! Eppure, quanto ci ho creduto! Mi sono sposato a vent’anni, per vederla andare via tre anni dopo.





Non ho più avuto occasione per incrociare i suoi occhi, queste iridi di un verde acqua che mi hanno sempre rimescolato le budella. Non è più il ragazzo stronzo e bellissimo di cui mi sono perdutamente innamorata. Oramai è un uomo. I tratti si sono definiti, la figura si è irrobustita, senza perdere la perfetta definizione di un tempo, e si è persino tagliato i capelli.



«Se la smettessi di portarti a casa ogni sera una donna diversa non sarebbe una cattiva idea».

«Perché mai dovrei rinunciare a uno dei pochi passatempi che non mi sono ancora venuti a noia?».

«Perché così le dimostreresti che sei andato avanti e sei pronto a rifarti una vita, invece di restare impantanato nell’idea che dopo di lei non ci sarà più nessuna».



Le regole non sono mai state il forte di Mancini, come la fedeltà.



«Non ti ho mai tradita, nel periodo in cui pensavo che mi amassi». Una smorfia contrariata gli contrae la bocca, ma poi mi sorride, bastardo, commentando:

«Se vuoi, comunque, puoi prendere il loro posto». Si piega nelle spalle. «Il sesso tra noi non è mai entrato in crisi».

Il mio cuore, traditore, risponde con un battito forsennato e lo stronzo gongola, socchiudendo gli occhi.

«Forse è l’unica cosa sincera e travolgente che è sempre esistita tra noi».

«Scordatelo», mi sottraggo alla sua stretta, per fiondarmi in corridoio.

BIOGRAFIA AUTRICE

 Marianna Vidal ama leggere e inventare storie, soprattutto d’amore.

Autrice di diciotto romanzi, fin da bambina sognava di diventare scrittrice e nel frattempo studiava il lavoro degli altri, valutando personaggi, intrecci e soluzioni narrative. Il suo amore per le grandi storie sentimentali l’ha fatta avvicinare anche alle altre lingue e attualmente si è appassionata al portoghese.

Romantica, amante degli animali e della lettura, vive in un’isola che descrive spesso nei suoi romanzi e da grande sogna di vedere una sua storia sul grande o sul piccolo schermo.

Se desiderate conoscerla, cercatela nelle pagine dei suoi libri.












«Stasera replichiamo?».

«Non credo sia una buona idea».

«Mi stai scaricando?».

Si richiude la porta alle spalle.

Scivolo dietro la scrivania, sollevando lo sguardo su di lei.

È bella e poco problematica. Sono stato bene ieri, ma con nessuna è come con la stronza che ha lasciato il suo profumo in questa stanza e il ricambio mi serve a tenere viva la speranza che prima o poi qualcun’altra riuscirà a farmi provare qualcosa di vagamente simile.





«Ti sei mai chiesto, perché negli ultimi sette anni non hai avuto una, dico una sola storia seria?».

Mi piego nelle spalle.

«Non c’è bisogno che me lo chieda. Conosco già la risposta», gli assicuro.

«Sarebbe?».

«L’amore è una cazzata che ti infiamma il cervello per qualche tempo, ma poi ti abbandona, schiarendoti la mente».

«Se ci credi davvero sei un coglione».





Non mi piace pensare a quel periodo, al sangue che la mia anima ha versato e al dolore che mi ha trafitto.





Affondo le mani nei suoi capelli e la attiro contro la mia bocca. Ho fame di lei. Ha un profumo che mi manda in tilt il cervello e un sapore che non somiglia a nessun altro. Quando la sua lingua s’intreccia alla mia, ogni cosa passa in secondo piano e la voglia di divorarla diventa famelica. Stringo le braccia intorno al suo busto e rispondo ai suoi tocchi con crescente voglia.





Bionde, brune, piccole, prosperose, intraprendenti o timide, tutte mi riportano a lei, a ciò che non hanno per farmi sentire così… Così vulnerabile, eccitato, schiavo e insieme stregato. Il sesso diviene armonia, il desiderio bisogno e come fin dalla prima volta il mio io diventa un noi, che può godere solo se lei lo fa con me.





«Non ti ho mai tradito, durante il periodo in cui siamo stati insieme».

La stretta intorno al mio polso mi fa stringere gli occhi, impedendomi di sgusciare via.

«Non avrei mai avuto bisogno di cercare altrove quello che avevo a casa», continua il suo lavoro. «Te l’ho detto: se c’è una cosa che ha sempre funzionato tra noi è il sesso».





Non è cambiata. È sempre la mia Martina, quella che anticipa i miei desideri, con i suoi, che mi tiene il cuore in mano, mentre il mio membro la penetra.





Non può pensare di portarmi in casa la sua amante! Sì, lo so che non stiamo più insieme, ma mi dà fastidio pensare che lui… Mi copro gli occhi con le mani. Come ho fatto a ridurmi in questo stato? Eppure in Messico mi sembrava che le cose andassero meglio. Mi ero convinta che la lontananza e il tempo avessero affievolito questa cosa che mi si è annidata dentro e che nonostante tutti i miei sforzi sembra non volermi abbandonare.





Torno indietro nel tempo, alla nostra prima volta, alla gioia di condividere l’intimità con lui, allo sgomento nella scoperta del piacere.

Voglio vibrare sotto le sue dita, perdermi nelle sue carezze, cancellare il passato, il presente, il futuro. Cedo tutto, in cambio di un attimo di pace, che sia solo nostro.

«Martina».

Il mio viso si allontana dal suo, per cercare i suoi occhi, mentre gli dico:

«Prendimi, come se il tempo non fosse mai passato, come se tra noi non esistessero divisioni e cancella dalla mia mente ogni altro pensiero che non sia la voglia di essere tua».










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