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[COVER REVEAL]- Delthian -Ritorno alle Origini- Emy White

 

Buon giorno Book Lovers!

Oggi vi sveliamo la COVER REVEAL di questo Epic Fantasy di Emy White





Titolo: Delthian -Ritorno alle Origini-

Autrice: Emy White

Collana/Genere: Epic Fantasy, New Adult

Serie: Delthian 1° Ritorno alle Origini

Pagine: 672 con 11 illustrazioni

Formato: E-book e cartaceo flessibile e cartonato

Data  d'uscita: 30 Ottobre 2022


PREFAZIONE

Avete presente quando programmate la vostra vita nel minimo dettaglio e poi succede sempre quell'imprevisto, che vi manda a monte ogni piano? All'inizio vi arrabbiate, ma poi, col passare del tempo, vi rendete conto che quell'imprevisto non poteva arrivare in un momento più giusto.

Be', è proprio quello che è successo a me.

Sono sempre stata una ragazza abbastanza scettica nella mia vita.

Una ragazza che ha sempre pensato che le favole fossero solo favole e, che alcune cose, potessero succedere solo nei film.

Fino a quando il mio passato non piombò nella mia vita come un uragano.




Ivy Russo, una giovane fotografa, incontra un ragazzo misterioso davanti alla porta del suo appartamento.

Eron, un mercenario di bell'aspetto, incaricato di riportarla indietro dalla sua vera famiglia, la condurrà nel mondo magico di Delthian, da dove entrambi provengono.

Lì, la ragazza, ritroverà frammenti del suo passato perduto e capirà che le favole con cui è cresciuta, sono più reali e spaventose di come le ricordava.


ESTRATTO DAL LIBRO:


I suoi occhi mi fecero venire i brividi, ma non saprei nemmeno descrivere di che tipologia fossero.

Era già il secondo ragazzo, nel giro di poco tempo, che riusciva a plasmarmi con un solo sguardo.
«Non puoi pensare di affrontare quel mostro da sola. Mandarti lì senza aiuto, e senza un addestramento, sarebbe come firmare la tua condanna a morte».
«Allora, aiutami», lo implorai con lo sguardo, afferrando le sue mani, gesto che lo colse di sorpresa, a tal punto da irrigidirsi «Ti prego».
Restammo in silenzio per alcuni istanti, immergendoci ognuno nelle iridi dell'altro, finché...
«Non posso», sussurrò e io lo lasciai andare, perdendo la forza nelle mani.
«Perché no?».
«Mi stai chiedendo troppo. Io... non posso permettermi di perderti ancora», ammise abbassando lo sguardo, prendendo la direzione della porta «Darò ordine di rinchiuderti nelle segrete, se sarà necessario, ma non lascerai questo palazzo».
«Ti ho detto che farò qualunque cosa», gli dissi ad alta voce, in preda alla disperazione.
Lo vidi bloccarsi a un passo dalla soglia, ma non si voltò per guardarmi, perciò mi ritrovai a parlare alla sua schiena
«So che siamo promessi. Me lo ha detto Athel», continuai, vedendolo alzare il capo «Farò tutto ciò che vuoi, tutto ciò che mi chiederai, sono pronta a giurartelo, ma ti prego... salvalo».
Si girò lentamente verso di me, ma la sua espressione fu più dura di quanto mi aspettassi.
«Non provo alcun sentimento nei tuoi confronti. Sposarti è uno dei compiti a cui non posso sottrarmi. Tutto ciò che sto facendo è ottemperare all'ordine che mi è stato prefisso. Se insisto nel tenerti qui, è solo perché mio padre vuole così, e intendo rispettare il suo volere. Perciò, ascolta bene le mie parole. Tra noi non ci sarà mai nulla che ci unirà, se non un… uhm, contratto», ammise con una tale freddezza che mi lasciò senza parole.
Restammo in silenzio a pensare, chissà, forse alla stessa cosa o forse no... quel che era certo, era che entrambi eravamo stati messi in una situazione sgradevole da cui, sapevamo, non c'era via di fuga.
«Gira pure per il palazzo, se ti senti di farlo. Ma non ti permetterò di lasciarlo, per nessuna ragione», aggiunse infine, guardando davanti a lui «Passerò domani, per vedere come stai. Ti auguro una buonanotte», tagliò corto, uscendo silenziosamente da quella che, ormai, era diventata la mia prigione.
Ricaddi sul materasso a peso morto, sentendomi come se fossi appena stata svuotata della mia anima.
Lo avevo sottovalutato. Avevo sottovalutato tutto.
Quella non era una fiaba meravigliosa, in cui pensavo di essere finita.
Era un vero e proprio incubo dalla quale, sentivo fino alle ossa, non mi sarei più svegliata.




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