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[REVIEW PARTY] Fairy Oak: il destino di una fata Elisabetta Gnone

Cari Lettori,

oggi vi riporto nella Valle di Verdepiano, con il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone dedicato alla saga di Fairy Oak.

TITOLO: Il destino di una fata

AUTORE: Elisabetta Gnone

SERIE: Fairy Oak

EDITO: Salani

PAGINE: 288

CARTACEO: 16.90

DATA D'USCITA: 4/11/2021

LINK D'ACQUISTO: https://amzn.to/3GAKOlC

Suoni, segreti e inattese verità di una valle e di un villaggio pieni d’incanto

Una nuova voce, quella dell’autrice, ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente nel villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all’autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d’avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l’autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio Elisabetta sa quando Grisam Burdock s’innamorò di Pervinca Periwinkle – il momento esatto – e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall’alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell’ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete...

APPROFONDIMENTO:

Scrivere la recensione è impossibile senza lasciarsi trasportare dalle emozioni di questo romanzo, quindi per non rovinarvi la lettura ho deciso di parlarne solo a grandi linee. In questo nuovo capitolo della saga la voce che narra la storia è quella dell'autrice, lei ci racconta la storia delle gemelle iniziando dall'arrivo di Felì a Verdepiano, ci racconta tutto quello che è successo durante la sua permanenza a Fairy Oak, fino al fatidico addio.

Le protagoniste del mio approfondimento sono proprio le fatine e la mezzanotte a Fairy Oak.

Chi ha letto la trilogia (il segreto delle gemelle, l'incanto del buio e il potere della luce), sa già cosa accade ogni notte allo scoccare della mezzanotte nelle case di Fairy Oak, quel momento viene chiamato l'ora del racconto.

Vi starete chiedendo cos'è quest'ora del racconto?

L'ora del racconto è quel momento della giornata in cui una fata babysitter è tenuta a raggiungere la strega che l'ha assunta e raccontarle cosa è successo durante la giornata. Specialmente nei primi anni di vita della giovane strega o mago sono quelli più importanti per capire se hanno o meno ereditato la magia, chi ha letto la serie sa bene quanto sia importante questo momento.

Ma come fate e streghe non sono nemiche giurate?

Nelle favole a cui siamo abituati si, le streghe spesso sono la parte cattiva e le fate la parte buona, ma non a Fairy Oak, in quel villaggio non solo fate e streghe vivono insieme ma anche magici e non magici lo fanno. All'interno del villaggio ci sono i magici della luce, ovvero coloro che hanno il potere di guarire e creare e i magici del buio che hanno il potere di ferire e distruggere, ma al villaggio abitano anche i non magici, ovvero persone normali senza poteri che vivono in armonia e amicizia con i magici.

Nella valle è normalissimo incontrare i bambini che corrono e giocano sotto il vigile occhio delle loro fate babysitter, che devono stare attente anche al più piccolo e all'apparenza insignificante avvenimento, perchè poi dovranno ripercorrere tutta la giornata dal suono della sveglia fino alla buonanotte, durante l'ora del racconto.

Questa è una serie più che altro per bambini e adolescenti, ma anche un'adulto può divertirsi durante la lettura. Io ho iniziato questa saga ben quindici anni fa, ovvero quando il primo volume era appena apparso nelle librerie, e dopo tutti questi anni, nei momenti di blocco li prendo dalla libreria e li rileggo con piacere. Tranne questo, con quest'ultimo volume ho viaggiato sulle montagne russe delle emozioni, sono passata dal ridere a piangere nel giro di poche pagine. Grazie Elisabetta per avermi riportato nella magica valle, aver rivisto Quercia, Felì,e tutto il popolo di Verdepiano mi ha riempito il cuore di gioia.

Consiglio la lettura del romanzo solo dopo aver letto la trilogia principale.

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