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[Recensione] Love-Forty: amare e vincere - Ilari C.

Buongiorno! Oggi vi parlo di un libro che, purtroppo, non mi è piaciuto...


Titolo: Love-Forty: amare e vincere

Autore: Ilari C.

Genere: Sport Romance m/m

Casa Editrice: Over the Rainbow - PubMe

N° di pagine: 160

Prezzo: €2.90 (ebook) / €12,90 (cartaceo)

Link per l'acquisto: Amazon
 







In una prestigiosa accademia di tennis di Madrid, David e Alec perseguono lo stesso obiettivo: accedere al torneo di Wimbledon nella categoria juniores. Ma gli incontri bollenti dentro e fuori dagli spogliatoi potrebbero diventare una distrazione fatale, e troppo è stato investito dai loro genitori per ammettere un fallimento. Se per David si tratta solo di divertimento, per Alec il sesso si trasforma in amore, complicando ulteriormente le cose. Entrambi devono studiare una nuova tattica perché negli incontri di tennis può esserci un solo vincitore, mentre allo sconfitto resta tra le mani un cuore infranto. Cosa fare, quindi? Amare o vincere?




Alec e David si sono conosciuti in un'accademia di tennis, dove si stanno preparando per gareggiare con gli altri studenti e cercare di accedere al torneo di Wimbledon nella categoria juniores. Tra loro nasce qualcosa che dovrebbe essere solo sesso ma che, almeno per Alec in un primo momento, diventa di più. I due devono cercare di barcamenarsi tra la loro strana relazione, le pressioni dei genitori e la voglia di vincere.

Fino a qui, non mi sembrava male. Peccato che il libro non mi sia piaciuto per niente... Cercherò di essere il più educata possibile e mi scuso in anticipo se, a volte, il mio tono potrebbe essere frainteso.

La prima cosa che ho notato davvero è lo stile. L'ho trovato un po' troppo semplice, un po' "infantile". La lettura è risultata pesante proprio per questo, perché non mi invogliava a leggerlo (assieme a tutto il resto, di cui parlerò tra poco) e quindi lasciavo il kindle e non mi andava di riprenderlo in mano.
Altra cosa che non mi è piaciuta è l'eccessiva sessualizzazione. Da persona enby e pan, mi viene sempre paura a leggere storie (soprattutto m/m e w/w) scritte da persone eterosessuali proprio per questo motivo. Ogni due per tre ci sono scene che a volte non sono scritte neanche in modo realistico e che mi portavano fuori dalla lettura. E già era difficile entrarci per via dello stile. Ne ho parlato con altre persone della comunità lgbt+ e anche loro hanno reagito negativamente, cosa che mi ha fatto capire che non ero io a essere troppo prevenuta.
Altra cosa che mi ha dato un fastidio assurdo è stato il continuo parlare di coming out, come se fosse una cosa da fare assolutamente anche in situazioni in cui non si è al sicuro. ASSOLUTAMENTE NO. E quella scena con Alec e David e il padre di quest'ultimo è stata orribile, ma forse la più realistica se vogliamo parlare di come alcuni (cis)gay reagiscono in alcune situazioni. Il coming out finale, poi... Mi ha lasciata un po' perplessa.
Continuo a essere convinta che persone cishet non dovrebbero scrivere coming out o che, se vogliono farlo, debbano prima chiedere consiglio a persone lgbt+, a cui dovrebbe essere dato molto più spazio.

Per quanto riguarda la storia... Be', non c'è molto da dire. Non c'è molto plot e l'autrice si concentra molto sui personaggi. Che non sempre è una cosa negativa Qui sono molto neutrale a riguardo, perché il libro è molto corto e i due protagonisti non mi piacciono per niente.
Sia Alec che David sono due stronzi che precipitano subito alle conclusioni. Sembrano due bambini, anche dopo che sono passati anni. E se all'inizio un po' simpatizzavo con Alec, alla fine si è rivelato un idiota quanto David. Mi dispiace, ma è così. Si è comportato malissimo con Matthew e il modo con cui quest'ultimo ha reagito è totalmente irrealistico.
Insomma, questi due sono fatti l'uno per l'altro anche se li detesto.

Nel complesso, questo è un libro che mi ha lasciato con sentimenti davvero poco positivi e me ne dispiaccio, perché dovvrei davvero che ci fosse più (buona) rappresentazione della comunità lgbt+ in Italia.

 


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