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[Recensione] Le sette Dinastie - Matteo Strukul


Salve a tutti! Oggi vi parlo di un libro che, purtroppo, mi ha delusa.



Titolo: Le sette dinastie

Autore: Matteo Strukul

Genere: Storico

Editore: Newton Compton

Numero di pagine: 538

Prezzo: €0,99 (Kindle) / €9,40 (Cartaceo)


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Sette famiglie, sette sovrani, sei città: questa è l'Italia del XV secolo, dilaniata da guerre, intrighi e tradimenti, governata da signori talvolta lungimiranti, ma molto spesso assetati di potere e dall'indole sanguinaria. A Milano, Filippo Maria, l'ultimo dei Visconti, in assenza di figli maschi cerca di garantire la propria discendenza dando in sposa la giovanissima figlia a Francesco Sforza, promettente uomo d'arme. Intanto trama contro il nemico giurato, Venezia, tentando di corromperne il capitano generale, il conte di Carmagnola. Ma i Condulmer non temono gli attacchi: smascherano il complotto e riescono a imporre sul soglio di Pietro proprio un veneziano, che diverrà papa con il nome di Eugenio IV. Tuttavia il duca milanese troverà alleati anche a Roma: sono i rappresentanti della famiglia Colonna, ostili al papa che viene da Venezia e decisi a cacciarlo dalla città. Solo l'aiuto dei Medici riesce a scongiurare la morte del pontefice, costretto però a un esilio forzato a Firenze. E mentre nel sud dell'Italia si fa sempre più cruenta la guerra tra angioini e aragonesi, il destino della penisola italica è sempre più avvolto nell'incertezza...





Scrivere una recensione per questo libro è complesso, perché ci sono tanti elementi, forse troppi, a cui fare attenzione.
La trama segue le sette dinastie dell'epoca Rinascimentale, area storica che, ammetto io stessa, conosco poco. E, nel leggere, bisogna stare molto attenti alle varie trame, le alleanze, i problemi.
Visconti, Sforza, Medici, Condulmer, Estensi, Borgia, Colonna, Aragonesi, i Papi... Tutti hanno i propri interessi e sono pronti a dare guerra pur di ottenere la vittoria,

Una cosa per cui lodo Strukul è il fatto di riuscire a gestire così tanti personaggi e punti di vista, facendo in modo che la storia venga fuori lineare e comprensibile anche a chi ne sa poco. Lodo anche la mole di ricerca che c'è stata dietro a questo romanzo, come già successo con la saga dei Medici.
Resta purtroppo il fatto che ci sono, a mio dire, troppi infodump che distraggono il lettore da quello che è davvero importante, e anche lo stile ne risente.

Mi sono piaciute però le scene d'azione, he avevano un che di grafico molto interessante. Più noioso, anche se a me l'arte piace molto, è stato il concentrarsi sugli artisti. Non portava nulla alla storia, era un mero sfoggio di conoscenza che lascia il tempo che trova. Come, appunto, tutti gli infodump storici che potevano essere mostrati in altro modo e non attraverso i personaggi che si dicevano l'un l'altro "sì, è vero" "appunto" e simila.
Altra cosa che mi ha fatto alzare gli occhi al cielo sono stati tutti gli "amore mio" messi in bocca ai personaggi. E no, non è il lamento di una zitella inacidita. Davano davvero fastidio e li ho trovati estremamente irrealistici, un mero espediente per avvicinare i lettori contemporanei.
E pur con tutti i difetti che ho trovato, mi ritrovavo a voler leggere di più, a vedere come andava a finire.

I personaggi che, penso, gli sono riusciti meglio sono lo Sforza e Bianca Maria Visconti, come anche Plissena Condulmer.
Sforza è un uomo d'azione, e vedere la sua ricaduta nella malattia e nella vecchiaia è stato piuttosto triste. 
Bianca Maria invece si dimostra una vera leonessa, eppure mostra momenti di fragilità che sono estremamente umani.
Tutte le donne in questo volume, e questo è un pregio, si dimostrano forti, coraggiose, ma anche gelose e vendicative, mostrando una sfaccettutura di emozioni che i personaggi maschili non riescono a raggiungere.
Questo è un libro estremamente dipendente dai suoi personaggi, che portano avanti la storia per forza di cose, e nel complesso penso siano ben costruiti, anche se con qualche pecca.

Per quanto riguarda lo stile, come ho detto esso risente degli infodump e risulta ampolloso e noioso, portandomi ad annoiarmi parecchio. Ci ho messo davvero tanto a leggere questo libro, e io invece mi aspettavo una lettura più appassionante e meglio scritta.



( e mezzo )


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