Salve a tutti! Come state? Cosa state leggendo in questo periodo?
Io vi propongo la mia ultima lettura.
Titolo: L'amico immaginario
Autore: Stephen Chbosky
Genere: Horror
Editore: Sperling & Kupfer
Numero di pagine: 631
Prezzo: €9,99 (Kindle) / €19,90 (Cartaceo)
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Kate Reese e suo figlio scappano dal compagno violento della madre, e si trasferisocono a Mill Grove. È un posto tranquillo, o almeno credono.
In un modo o nell'altro cercano di ricostruirsi una vita. Kate ottiene un nuovo lavoro, e Christopher cerca di trovre qualche amico a scuola.
Ma Christopher viene attirato nel bosco di Mill Grove, dove rimane intrappolato per sei giorni. Quando riesce a uscire, è un bambino diverso. E con una missione. Deve costruire una casa sull'albero nel bosco, altrimenti tutti moriranno.
Così comincia una storia totalmente diversa da Noi siamo infinito, in cui un ragazzino di sette/otto anni deve fare i conti con una guerra tra Bene e Male, con solo un "amico immaginario" ad aiutarlo. E non tutto è come sembra.
Cercare parole per questo libro è difficile, almeno per me. Non avevo davvero letto la trama, quindi sono entrata nella storia quasi senza sapere nulla.
Stephen Chbosky ci porta in un'universo completamente diverso da quello del suo primo libro, dimostrando una certa flessibilità narrativa che non è da tutti; soprattutto perché ci sono diversi personaggi da gestire.
All'inizio non mi aveva preso molto, ma poi mi sono affezionata ai personaggi e la mia perseveranza è stata premiata da un plot twist assurdo quando mancavano circa duecento pagine.
L'amico immaginario è un libro abbastanza lungo, e non c'ero più abituata. Eppure, la voglia di sapere e lo stile così particolare mi hanno tenuta incollata al libro.
E, per quelli a cui queste cose non piacciono, vi avverto: ci sono molti riferimenti al Cristianesimo, soprattuto da parte di qualche personaggio; ed è una cosa vitale, inscindibile dalla storia.
Parlando dei personaggi, ce ne sono davvero tanti. Tutti hanno i loro vari problemi e i loro desideri, tutti sono manipolabili, tutti hanno qualcosa che potrebbe portarli alla rovina.
Non voglio scendere nel dettaglio, perché secondo me è interessante scoprire queste cose mentre si legge il libro; tanto che alcune delle loro storie sono fondamentali al proseguimento della storia, quindi starò zitta.
Mi soffermerò invece su Christopher e sua madre Kate.
Christopher è un ragazzo buono, tranquillo, ma ha problemi a scuola per via della dislessia. Quando torna dal bosco, però, diventa incredibilmente bravo a scuola. Nessuno se ne preoccupa, tranne Kate, che capisce che qualcosa nel suo bambino è cambiato.
Ma Christopher, nella sua bontà, è anche ingenuo e fiducioso. Non ricorda cos'è accaduto nel bosco, ma sa che deve aiutare l'uomo gentile a sconfiggere la signora che sibila. E non ne dubita mai. Vuole salvare la sua mamma e le altre persone della cittadina.
Noi vediamo tutto dal punto di vista di Christopher, ed è stranamente facile immergersi nella coscienza di un bambino così piccolo e che però comprende il male che c'è intorno a lui.
Sua madre Kate è mossa dal desiderio di proteggere il suo bambino, un desiderio così forte che la porta a scappare da Jerry, che la porta a far sì che Christopher abbia una vita felice. È totalmente in contrasto con altre madri nel libro, che invece sembrano meno coinvolte e più concentrate sui propri problemi.
Kate e Christopher, assieme allo sceriffo Bobby e ad Ambrose, sono i personaggi che in assoluto ho preferito in questo libro. Sono i più interessanti, da vari punti di vista che però non voglio spoilerare, in quanto sono punti focali di questo libro.
Lo stile di scrittura è molto diverso da quello in Noi siamo infinito, e si adatta a questa storia completamente diversa. Stephen Chbosky ha davvero talento, e si riconferma con uno dei miei autori preferiti!
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