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[Recensione] Teardrop (Teardrop #1) Lauren Kate


Cari lettori,

Lauren Kate è una delle mie autrici preferite, mi sono innamorata di lei grazie alla storia di Luce e Daniel, e secondo voi potevo perdermi questa nuova dilogia?


TITOLO: Teardrop

AUTORE: Lauren Kate

SERIE: Teardrop

GENERE: Fantsy, Young Adult

EDITO: Rizzoli

PAGINE: 441

EBOOK: 3,99

CARTACEO: 5,86


DATA D'USCITA: 22 ottobre 2014









 IL MONDO DI EUREKA AFFONDA all’improvviso quando un’onda anomala le porta via sua madre Diana. Il loro rapporto era speciale e ora che Diana non c’è più, Eureka vorrebbe solo scomparire per dimenticare.
Fare breccia nel guscio in cui si chiude è sempre più difficile per chi le sta intorno.
Proprio quando il dolore sembra diventare insopportabile, Eureka si accorge di non essere sola. Ander compare all’improvviso nella sua vita, ma è come se si conoscessero da sempre. Eureka sente che Ander profuma di oceano, un oceano nel quale vorrebbe perdersi, e i suoi occhi sono così azzurri e profondi da darle le vertigini.
Ma non è facile fidarsi di lui: dopo il suo arrivo strane coincidenze portano a galla vecchie storie fantastiche e terribili, antiche leggende di mondi sommersi. Quando queste fiabe irrompono nella realtà mettendo in pericolo lei e i suoi cari, Eureka capisce di essere parte di un disegno più grande in cui le sue lacrime hanno un potere immenso ma ancora sconosciuto.



 
Come in Fallen, anche in Teardrop regna un’atmosfera un po’ cupa. Eureka è una ragazza infelice. Non c’è altro modo per dirlo. La morte della madre causata da un “onda anomala” le ha lasciato un vuoto incolmabile e insopportabile al punto tale da tentare il suicidio.
Lo strano lascito della madre l’attirerà verso una nuova fase della sua vita sottolineata anche dalla comparsa di un misterioso ragazzo di nome Ander e dell’improvviso cambiamento di carattere del suo migliore amico. Mi è piaciuta molto la leggenda di Atlantide inserita nel romanzo.Ho apprezzato moltissimo il fatto che il segreto dei  lui, questa volta, non fosse motivo di indagini e ipotesi da parte del lettore, perché l'autrice mette subito le carte in tavola e ci spiega, per sommi capi, il ruolo che Ander ha nella vita della protagonista. A Eureka toccherà invece scoprire piano piano la verità, ed è in questo che l'ho accompagnata per tutta la lettura, intrigata da quell'assaggio iniziale e vogliosa di saperne di più. Non per questo mancheranno le rivelazioni e la suspance -anzi la incrementano. Il fatto è che fino all'ultimo non c'è nulla di certo, la mia capacità di formulare ipotesi è svanita per gran parte della lettura e me la sono goduta pienamente, come non succedeva da tempo -di solito sono sempre impegnata a prevedere gli esiti finali e carpirne i segreti. E qui invece è tutto tanto intrigante da lasciarti sulle spine fino alla fine. Lacrime. Cosa mai possono fare delle lacrime, e in che scenario paranormale dovremmo collegarle?  
Che dire su Ander, invece? La Kate non abbandona il topos dell'amore predestinato, molto diverso da quello che abbiamo trovato in Fallen, nonostante sia ovvio agli occhi del lettore per chi batterà il cuore della protagonista e che il fatto che le loro strade -e i loro sentimenti- si siano intrecciati così non è un caso. Quel che posso dirvi, è che il loro un legame inevitabile quanto imprevedibile, con quell'ironia che sfocia in occhiate intense che riescono a torcere lo stomaco anche con carta e inchiostro come tramite. Lui è una sorta di stalker, niente a che vedere con lo schivo Daniel che ricordiamo. E' un tipo di predestinazione differente, e per questo forse più apprezzabile, specie per tutti quelli che non avevano amato la precedente saga angelica. Ma, ecco, ciò che unisce Eureka e Ander non è quell'insieme di sensazione che scoppiettano quando si guardano -quando si scontrano, nei momenti più discutibili-, o almeno non solo, quanto piuttosto una storia le cui origini si sono perse nel tempo e nella memoria, così impensabile che non avrei mai potuto ricostruirla da sola. Non c'è niente di troppo melenso fra loro, solo diffidenza e curiosità, impulsi senza spiegazione alcuna ed emozioni sfuggenti, nessuna manifestazione esplicita per gran parte del libro, fino agli ultimi capitoli. E' un qualcosa che si costruisce lentamente e in modo complesso, fatto di attrazione e repulsione, istinto e razionalità, qualcosa da cui valesse la pena farsi coinvolgere, e che forse anche voi potreste apprezzare. Queste origini risiedono in una leggenda, raccontata in un libro con le fattezze di una fiaba romantica dai risvolti sinistri, una profezia che si estende fino ad abbracciare sia Ander che Eureka, in un mondo che non dovrebbe esistere e destinato a diventare la sua nuova realtà.

Come al solito, lo stile della Kate fa salire l'ansia alle stelle. Completo, esaustivo, arricchisce di dettagli la storia con digressioni, riflessioni, pensieri e dialoghi intriganti che favorisce quell'omogeneità tipica dei suoi romanzi che avevo già imparato ad apprezzare in 
Fallen. E' come stare in apnea per ore, leggendo, quando tutto sembra ovattato e l'unica cosa che riesci a fare è sfogliare le pagine una dietro l'altra, per saperne sempre di più, finché non arrivi alla fine e non è ancora abbastanza. La curiosità abbonda e ti trascina, ti fa sorvolare i piccolissimi dettagli e tutte quelle situazioni inafferrabili, intricate, che non riesci a decifrare se non quando il quadro completo della storia non si è ormai palesato e ritorni indietro con la mente pensando, ah!, ecco perché qui e lì era così. Il lettore si ritroverà a sapere qualche che serve, ma non abbastanza da ritenersi soddisfatto, esortandolo così a continuare quest'immersione in una storia che riecheggia miti antichi e personaggi sfaccettati, complessi, compagni perfetti per un'avventura del genere, ricca di romance e mistero.



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