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[Review Party] Il Priorato dell'Albero delle Arance - Samantha Shannon



Questi giorni sono stati un vero e proprio tour de force. Spero non ricapitino più tante deadline così vicine!
Oggi vi parlo di questo fantasy stand alone che mi è molto piaciuto :)


Titolo: Il Priorato dell'Albero delle Arance

Autore: Samantha Shannon

Genere: Fantasy

Casa Editrice: Mondadori

N° di pagine: 816

Prezzo: €26 (Cartaceo) / €10,99 (Ebook)

Link per l'acquisto: Amazon










La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.





In un mondo diviso tra Occidente e Oriente da insormontabili contrasti, antiche forze si stanno risvegliando e potrebbero causare il più completo caos.

Devo ammettere di non sapere da dove cominciare. Insomma, il mondo creato da Samantha Shannon è estremamente complesso e non penso di poterlo racchiudere in una trama (anche quella ufficiale mi sembra piuttosto... limitativa) né in una recensione. Posso parlare però dei punti di forza che mi sono piaciuti durante la lettura.
Il contrasto tra Occidente e Oriente è creato da un'estrema differenza di fede che però gira intorno agli stessi personaggi. È stato interessante vedere i personaggi mettersi a confronto, vedere la loro riluttanza a capire, se non proprio ad ascoltare, una versione diversa da quella che credevano. Mi è sembrato estremamente realistico e attuale. Inoltre, mi ha attratto la differenza di comportamento nei confronti dei draghi e dei wyrm - che non corrispondono. C'è infatti una contrapposizione tra draghi buoni e malvagi, anche se in Occidente tendono a unificarli.
Particolare mi è sembrato anche il Cavalierato dei Draghi, nonché le strutture sociali in entrambe le parti del mondo. Ma non voglio fare spoiler, e qui siamo su un terreno minato.
Interessante è anche l'uso della magia, legata anch'essa, in qualche modo, ai draghi (insomma, ci sono tutti gli elementi di un bel fantasy classico!).
Ho apprezzato anche l'inserimento e la priorità di personaggi donne, PoC e lgbt+, che troppo a lungo hanno scarseggiato nel fantasy o sono stati rilegati a mansioni di poco conto.

Parlando dei personaggi, di sicuro non siamo ai livelli di Abercrombie (e menomale), ma anche qui molti dei personaggi sono egoisti e guardano solo al proprio praticello. Nel complesso, in realtà, sono solo quelli che io considero "di background", ma comunque ci sono.
Se dovessi scegliere la mia preferita direi sicuramente Ead, che a mio parere è il personaggio che spicca di più. Mentre quella che ho "odiato", se possiamo dire così, di più è la regina Sabran: soprattutto all'inizio è insopportabile e una di quelle persone che mi verrebbe automaticamente da schiaffeggiare. Entrando di più nella storia, però, vediamo quanto insicura e debole è veramente, con paure che sicuramente (insomma, non ai livelli di una regina che deve avere per forza un'erede, ecco) hanno afflitto donne reali, con cui magari parliamo tutti i giorni.
Tra i personaggi maschili a me personalmente è piaciuto molto Loth, anche se la fede degli Occidentali e il loro modo di parlare a volte mi davano sui nervi. Loth ha comunque dimostrato una buona dose di coraggio, che io apprezzo sempre, come ho anche apprezzato come l'autrice ha mostrato l'amicizia tra vari personaggi, sia dello stesso sesso che diverso.

Parlando dello stile, questo libro si legge che è una meraviglia. Rinfrescante, dopo la trilogia di Abercrombie, fatemelo ammettere. La Shannon dimostra la sua esperienza, e anche la traduzione, a mio avviso, è ben fatta.

Insomma, Samantha Shannon è riuscita a racchiudere in un unico libro una storia intricata da tutti i punti di vista. Se i "libroni" non vi spaventano, vi consiglio sicuramente questo.



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