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[Blog Tour- Ambientazione] Sette lettere un destino J.P. Monninger



Cari Lettori,

siete pronti a viaggiare con me? Dove vi porto? In Irlanda, nelle isole Blasket, il luogo scelto da J.P. Monninger, Sette lettere, un destino. Uscito da qualche giorno grazie alla Sperling....


TITOLO: Sette lettere, un destino

AUTORE: J.P. Monninger

SERIE: autoconclusivo

GENERE: rosa

EDITO: Sperling & Kupfer

PAGINE: 318

EBOOK: 9,99

CARTACEO: 17,90

DATA D'USCITA: 14 ottobre 2019











Doveva essere un semplice viaggio alla scoperta delle affascinanti isole Blasket, un tempo cuore dell'Irlanda e della sua letteratura e ora abitate soltanto dal vento e dal silenzio. Un anno sabbatico per completare la tesi di dottorato sulle donne che avevano abitato quei luoghi circondati dal mare, poi Kate sarebbe tornata nel New Hampshire, alla sua vita che era riluttante a lasciare. Ma quando arriva sulle coste irlandesi, i suoi piani vengono inaspettatamente sconvolti: la ragazza è investita dal fascino di quei luoghi magici e selvaggi, di quelle distese color verde brillante battute dai venti, accarezzate dall'aria salmastra e dalla foschia del mattino. E dall'amore per un uomo misterioso: Ozzie Ferriter, un pescatore americano di origini irlandesi, reduce dalla guerra in Afghanistan, che nella solitudine di quella terra cerca rifugio da un passato che lo tormenta. Kate e Ozzie, travolti da una passione incontenibile, iniziano a costruirsi una vita sulla costa rocciosa dell'Irlanda, dove è il mare a scandire il tempo, tra la pesca di sgombri e merluzzi e il calore dei fuochi di torba. Insieme credono di poter cambiare il corso del destino rifugiandosi su un'isola tutta loro, costruita a proteggerli dagli obblighi e dalle pressioni dell'oceano che li circonda, convinti che il loro folle amore possa spazzare via ogni ostacolo. Quando, però, i vecchi demoni di Ozzie e i sogni ambiziosi di Kate busseranno alla porta della yurta in cui vivono, quell'amore e la fiducia reciproca saranno messi a dura prova. E l'isola felice, solitaria e pacifica che si sono costruiti sembrerà d'un tratto a Kate una prigione da cui voler scappare. Ma così come ci sono ferite che resistono alla forza dell'amore, è anche destino che alcune storie debbano fare giri immensi per trovare il proprio lieto fine.


Irlanda



L'Irlanda Ã¨ uno stato membro dell'Unione europea, costituito come repubblica indipendente e sovrana, che ricopre approssimativamente cinque sesti dell'omonima isola situata a nord-ovest della costa occidentale dell'Europa. L'unico Stato con cui l'Irlanda confina è il Regno Unito, che mantiene la sovranità sul rimanente sesto dell'isola, conosciuto come Irlanda del Nord, comprendente sei delle nove contee della provincia storica dell'Ulster.

Tra il V e il IV secolo a.C in Irlanda si insediarono i gaeli, una popolazione di origine celtica. Dopo il 400 ebbe inizio l'opera di evangelizzazione del paese a cura dei primi missionari cristiani, tra cui il monaco Patrizio, diventato poi patrono dell'isola. Nel XII secolo gli inglesi ne cominciarono la conquista e nel 1541 il sovrano inglese Enrico VIII si proclamò re d'Irlanda. Dopo la nascita del Partito irlandese e il manifestarsi di volontà autonomiste, il parlamento inglese riconobbe l'identità nazionale d'Irlanda, ma fu solo nel 1921, a seguito di scontri sanguinosi, che le 26 contee del sud del paese (a maggioranza cattolica) ottennero l'indipendenza. Le 6 contee del nord, a forte presenza protestante, restarono unite alla Gran Bretagna formando l'Irlanda del Nord. Dal 1º gennaio 1801 fino al 6 dicembre 1922 l'Irlanda fece parte del Regno Unito (di Gran Bretagna e Irlanda). Durante la grande carestia, dal 1845 al 1849, la popolazione dell'isola crollò del 30% passando da oltre 8 milioni a meno di 6 milioni. Un milione di irlandesi morirono di fame e/o malattia e altri 1,5 milioni emigrarono, in particolare verso gli Stati Uniti.


Dal 1874, un'importante figura della politica irlandese fu Charles Stewart Parnell, leader del Partito Parlamentare Irlandese. Fu il principale partito che cercò di ottenere l'Home rule (autogoverno), con una limitata autonomia nazionale, dal Regno Unito. Nelle elezioni generali britanniche del dicembre 1918, il partito indipendentista Sinn Féin conquistò 73 dei 106 seggi della Camera dei Comuni (Londra) che si assegnavano in Irlanda. Nel gennaio 1919, i membri del parlamento eletti per il Sinn Fein rifiutarono di prendere possesso del loro seggio a Westminster ed insediarono un parlamento irlandese fuorilegge, il Dáil Éireann, che proclamò immediatamente ed in via unilaterale l'indipendenza della Repubblica irlandese, la quale però non ottenne alcun riconoscimento internazionale. Dopo l'aspra guerra di indipendenza i rappresentanti del governo britannico e l'Aireacht (gabinetto) dell'Eire nel 1921 negoziarono il Trattato Anglo-Irlandese.



L'Irlanda viene chiamata anche "Isola di smeraldo" o "Paese Verde" per le sue immense distese di prati e pascoli che occupano più dei 2/3 del territorio. L'isola d'Irlanda si estende per 84.421 km²(32 595 mi²) dei quali cinque sesti appartengono all' Éire. È bagnata ad ovest dall'Oceano Atlantico, a nord-est dal Canale del Nord. A est invece c'è il Mare d'Irlanda che si riconnette all'oceano a sud-ovest tramite il Canale di San Giorgio e il Mare Celtico. La costa occidentale dell'Irlanda consiste per lo più di scogliere (tra cui le celeberrime Cliffs of Moher), ampie baie circolari ricche di isole e spiagge che mutano velocemente con la marea, mentre quella meridionale da lunghe penisole, spiagge lunghissime e insenature molto strette.
Il territorio vicino alla costa è formato spesso da colline e basse montagne (il punto più alto è Carrantuohill a 1038 m). Per il resto quasi tutto il territorio centrale è composto di pianure e prati, traversati da vari fiumi, il più lungo dei quali, lo Shannon, forma già da solo numerosi laghi o loughs. Il centro della nazione è formato da paludi dello Shannon, con vaste distese di torba, usata per la combustione.
Le città principali sono la capitale Dublino sulla costa orientale, Cork nel sud, Galway e Limerick sulla costa occidentale e Waterford nel sud-est.



Isole Blasket

Le Blasket (Na Blascaoidí in gaelico irlandese, di etimologia incerta: potrebbe venire dal nordico antico "brasker", che significa "posto pericoloso") sono un arcipelago di piccole isole al largo della penisola di Dingle, nel Kerry, in Irlanda.
Disabitate dal 1953, erano precedentemente insediate da popolazioni che parlavano esclusivamente la lingua irlandese ed hanno contribuito notevolamente alla cultura irlandese tradizionale. Molti dei discendenti vivono oggi a Springfield (Massachusetts), mentre alcuni si sono stanziati nella penisola di Dingle, con la vecchia residenza sempre e comunque a portata d'occhio.
Gli isolani furono soggetto di studio antropologico e linguistico tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo e, incoraggiati dall'esterno, scrissero vari libri ricchi di informazioni relative alle tradizioni e alla storia del luogo. Tra questi c'è An tOileánach (The Islandman) di Tomás Ó Criomhthain, Peig di Peig Sayers e Fiche Blian ag Fás (Twenty Years a Growing) di Muiris Ó Súilleabháin (Maurice O'Sullivan).


L’arcipelago disabitato delle Isole Blasket in Irlanda offre panorami unici. Na Blascaoidí in gaelico irlandese, di etimologia incerta: il nome si queste isole potrebbe esse nato dalla parola “brasker”, che significa “posto pericoloso”. Le trovate al largo della penisola di Dingle, nella Conta di Kerry, in Irlanda.
Deserte e selvaggiamente tormentate dagli elementi atmosferici, le Isole Blasket sono considerate un posto riservato agli amanti della natura. La località rientra nel più grande percorso conosciuto con il nome di Wild Atlantic Way.
Le Isole Blasket ospitano molte specie animali, come per esempio intere colonie di uccelli marini che fanno i nidi sulle scogliere oppure pecore, lepri e conigli che mantengono inalterata la vegetazione. In acqua non mancano squali elefanti, balenottere e persino orche di passaggio.


Sulla terraferma è possibile visitare il Great Blasket Centre, lo trovate a Dingle, si tratta di un museo che ripercorre la storia locale e le antiche abitudini degli abitanti di questi luoghi. Un modo per comprendere la trasformazione delle Isole Blasket, un tempo abitate e successivamente spopolate per sempre. Nell’area si sono susseguiti molti insediamenti di popoli prevalentemente gaelici. Campavano di agricoltura e di pesca, ma tutto ciò bastava soltanto per sopravvivere. Per questo motivo, le persone cominciarono a emigrare (alcuni di loro vivono attualmente nello Stato del Massachussetts).
Per il resto c’è da visitare l’arcipelago e restare affascinati dalle peculiarità di ognuna di queste isole. Inishvickillane Ã¨ famosa per la natura, perché ospita branchi di cervi rossi e intere colonie di pulcinelle di mare. Tearaght possiede il faro più occidentale d’Irlanda ma anche la funicolare più rapida del vecchio continente. Inishnabro Ã¨ famosa per le sue rocce che somigliano a grandi cattedrali gotiche del passato. Inishtooskert sembra un gigante addormentato. Non perdete Beginish e le numerose isole minori.

Grande Blasket

Grande Blasket, Great Blasket in lingua inglese, An Blascaod Mór in gaelico irlandese, è l’isola principale è maggiore delle isole Blasket, poco a largo del Kerry. Dista dalla terraferma, precisamente da An Dún Mór nel villaggio Dún Chaoin, 2 km, e si estende per 6 a sudovest, raggiungendo un’altitudine massima di 292 metri nell’altura di Croaghmore. Durante il periodo estivo, e nei primi giorni d’autunno, c’è un via vai di traghettatori, addetti di alberghi e turisti. Ciò che va detto è che Grande Blasket è stato luogo d’ispirazione di famose opere letterarie in lingua gaelica di autori come Tomás Ó Criomhthain, Peig Sayers e Muiris Ó Súilleabháin

 

Come raggiungere

L’arcipelago è raggiungibile con un traghetto o, se il tempo lo permette, con una piccola e leggera imbarcazione.


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