Salve a tutti! Oggi vi propongo la recensione di un fantasy :)
Titolo: Il Carnevale delle anime
Autore: Alessio Banini
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Plesio Editore
N° di pagine: 428
Prezzo: €15 (Cartaceo) / €3,27 (kindle)
Link per l'acquisto: Amazon
In una città in cui il Chaos e l'Ordine si contendono il potere, Rashid è in una zona grigia. Non è un Imperiale, ma rifiuta di farsi chiamare Anarchico. A lui interessa solo capire la realtà, seguendo i fili e i nodi che si vengono a creare in essa, e manipolandoli di tanto in tanto. Per questo viene chiamato il Sarto.
Quando viene catturato dagli Imperiali, scopre che la realtà è molto più complessa di quello che può riconoscere, e così comincia un lungo viaggio e un'avventura alla ricerca di alcuni assassini davvero particolari assieme a tre membri dell'esercito Imperiale, che per forza di cose deve chiamare alleati.
Quando leggo un buon libro faccio sempre fatica a scriverne la recensione, perché ho paura di non dargli giustizia, di non far emergere davvero le sue qualità. Anche in questo caso mi trovo un po' a corto di parole.
La storia all'inizio è, per forza di cose, abbastanza lenta: dobbiamo capire il contesto in cui ci troviamo, oltre che i personaggi. Quando ho cominciato a leggere pensavo che si potesse velocizzare in qualche modo, ma mi sono ricreduta: quella lentezza iniziale è necessaria per farci capire e farci godere l'ultima parte, che va via praticamente in un soffio.
Per stare in tema, i "fili" intessuti da Alessio Banini sono davvero tanti e bisogna comprenderli per godersi a pieno la storia. Forse ho trovato un po' ovvi i pensieri dei personaggi, ma per il resto ho trovato un ottimo libro.
Ho trovato estremamente interessante il modo in cui Rashid vede la realtà, e come cerchi di controllarla. Ci sono però fili e nodi che non si possono controllare, e il suo ragionamento fallace è messo in dubbio più di una volta da altri personaggi, come Tanith. Credo, personalmente, che sia uno degli elementi più particolari della storia, assieme ad altri che, però sono spoiler e quindi non ne parlerò.
Un'altra cosa che ho apprezzato è la complessità della società in questo libro, e il riferimento alle maschere che ognuno dei personaggi, proprio come una persona reale, deve indossare in situazioni diverse. Ho ricordi vaghi di psicologia alle superiori riguardo a questo, e trovo l'argomento molto complesso e interessante.
Per quanto riguarda i personaggi, ho apprezzato il fatto che siano tutti abbastanza complessi e che abbiano delle storie passate che non li appiattiscano, come a volte succede.
Il mio preferito è di sicuro Rashid, perché non solo è il più complesso ma anche quello più "tra le mie corde", diciamo. Il suo essere in una zona così sfumata ed essere praticamente un "neutrale caotico" (perdonatemi, una delle mie nuove ossessioni è d&d) lo rende il più interessante, perché la sua prossima mossa è inaspettata.
Goran è sicuramente il personaggio che conosciamo meglio, dopo Rashid, ma io sono stati più attirata da Tanith e Kain, che in qualche modo rimangono un po' "oscuri" in quanto non li conosciamo benissimo.
In generale, la categoria più interessante come personaggi è quella degli angeli, ma non dirò altro perché, anche qui, ci addentriamo in zone spoiler.
Alessio Banini scrive, indubbiamente, molto bene, e mi dispiace dover riportare il libro in biblioteca e non potermelo tenere! La complessità della storia, l'ottima scrittura e la costruzione dei personaggi mi hanno fatto venir voglia di leggere uqalcos'altro di questo autore, e spero presto!
Nel complesso, un ottimo romanzo.
Quando leggo un buon libro faccio sempre fatica a scriverne la recensione, perché ho paura di non dargli giustizia, di non far emergere davvero le sue qualità. Anche in questo caso mi trovo un po' a corto di parole.
La storia all'inizio è, per forza di cose, abbastanza lenta: dobbiamo capire il contesto in cui ci troviamo, oltre che i personaggi. Quando ho cominciato a leggere pensavo che si potesse velocizzare in qualche modo, ma mi sono ricreduta: quella lentezza iniziale è necessaria per farci capire e farci godere l'ultima parte, che va via praticamente in un soffio.
Per stare in tema, i "fili" intessuti da Alessio Banini sono davvero tanti e bisogna comprenderli per godersi a pieno la storia. Forse ho trovato un po' ovvi i pensieri dei personaggi, ma per il resto ho trovato un ottimo libro.
Ho trovato estremamente interessante il modo in cui Rashid vede la realtà, e come cerchi di controllarla. Ci sono però fili e nodi che non si possono controllare, e il suo ragionamento fallace è messo in dubbio più di una volta da altri personaggi, come Tanith. Credo, personalmente, che sia uno degli elementi più particolari della storia, assieme ad altri che, però sono spoiler e quindi non ne parlerò.
Un'altra cosa che ho apprezzato è la complessità della società in questo libro, e il riferimento alle maschere che ognuno dei personaggi, proprio come una persona reale, deve indossare in situazioni diverse. Ho ricordi vaghi di psicologia alle superiori riguardo a questo, e trovo l'argomento molto complesso e interessante.
Per quanto riguarda i personaggi, ho apprezzato il fatto che siano tutti abbastanza complessi e che abbiano delle storie passate che non li appiattiscano, come a volte succede.
Il mio preferito è di sicuro Rashid, perché non solo è il più complesso ma anche quello più "tra le mie corde", diciamo. Il suo essere in una zona così sfumata ed essere praticamente un "neutrale caotico" (perdonatemi, una delle mie nuove ossessioni è d&d) lo rende il più interessante, perché la sua prossima mossa è inaspettata.
Goran è sicuramente il personaggio che conosciamo meglio, dopo Rashid, ma io sono stati più attirata da Tanith e Kain, che in qualche modo rimangono un po' "oscuri" in quanto non li conosciamo benissimo.
In generale, la categoria più interessante come personaggi è quella degli angeli, ma non dirò altro perché, anche qui, ci addentriamo in zone spoiler.
Alessio Banini scrive, indubbiamente, molto bene, e mi dispiace dover riportare il libro in biblioteca e non potermelo tenere! La complessità della storia, l'ottima scrittura e la costruzione dei personaggi mi hanno fatto venir voglia di leggere uqalcos'altro di questo autore, e spero presto!
Nel complesso, un ottimo romanzo.
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