Cari Lettori,
Stefania ha iniziato a collaborare con il nostro blog, e questa è la sua prima recensione, oggi vi parla del romanzo di Philippa Gregory in uscita oggi grazie alla Sperling.
TITOLO: Tre sorelle, Tre regine
AUTORE: Philippa Gregory
SERIE: autoconclusivo
GENERE: storico
EDITO: Sperling & Kupfer
PAGINE: 420
EBOOK: 10.99
CARTACEO: 16.91
DATA
D'USCITA: 21 maggio 2019
Londra, 1501. Quando la giovane e orgogliosa Caterina d'Aragona lascia la sua amata Spagna e giunge alla corte dei Tudor per sposare l'erede al trono d'Inghilterra, la principessa Margherita le prende subito le misure. Non desidera un'altra principessa a corte, né è disposta a lasciarsi conquistare dagli occhi celesti e i modi gentili della futura cognata. La vista, poi, della fastosità delle nozze non fa che accenderne l'invidia.
Il matrimonio è una dichiarazione al mondo della ricchezza e della grandiosità dei Tudor. Il re ha speso una fortuna per una settimana di giostre, festeggiamenti e banchetti, le fontane versano vino e si arrostiscono buoi.
Così, quando arriva il suo turno e viene data in moglie al re di Scozia per consolidare la pace tra i due regni, Margherita accetta il suo destino. Nonostante le paure iniziali, s'innamora di quella terra. Tuttavia, quando l'esercito del marito si scontra con quello del fratello, divenuto re Enrico VIII, deve fare una scelta.
E non va meglio alla principessina Maria, la prediletta della famiglia Tudor, adorata in tutta Europa per la bellezza e il fascino, che re Enrico VIII offre, appena diciottenne, all'anziano re di Francia.
Diventate regine d'Inghilterra, Scozia e Francia, le tre donne si ritrovano unite dalla lealtà degli affetti e divise dalla violenza della politica, costrette a schierarsi l'una contro l'altra in battaglia e a difendere i rispettivi troni da tradimenti e pericoli. Ma il loro legame sarà sempre più forte di tutto, più potente di qualsiasi uomo, persino di un re.
Dall'acclamata autrice bestseller n. 1 del New York Times, Philippa Gregory, un nuovo, avvincente romanzo che racconta la storia di tre donne, tre regine unite da vincoli famigliari, pedine politiche intrappolate in una pericolosa rete di alleanze, intrighi e amori, i cui destini hanno segnato il corso della Storia.
Il
libro è narrato in prima persona da Margherita Tudor, nata nel 1489,
secondogenita di Enrico VII, che appena adolescente viene data in
sposa, per motivi politici, a Re Giacomo di Scozia, più anziano di
lei e molto promiscuo.
«Chi
sono?» Giacomo è raggiante. «Sono i miei figli!» annuncia e con
un ampio gesto del braccio accoglie tutti e sei i bambini e quello
tra le sue braccia. «Piccoli miei, questa è la nuova regina di
Scozia», dice loro. «Mia moglie. La regina Margherita è venuta
dall’Inghilterra per farmi l’onore di essere mia moglie e vostra
buona madre.» Tutti s’inchinano con grazia. Inclino la testa, ma
non so che fare, mi chiedo se fosse già stato sposato e nessuno me
lo avesse detto. Di certo non può avere una moglie segreta , la
madre di tutti questi marmocchi, nascosta nel mio castello. Che devo
fare ? Cosa farebbe Caterina in una situazione simile? «Hanno una
madre?» «Parecchie», risponde lui allegramente.
La
morte del marito nella battaglia di Flodden, ed il rapimento del suo
cadavere per volere di sua cognata Caterina d’Aragona divenuta
regina d’Inghilterra al fianco di Enrico VIII, è uno dei dolori
più grandi per lei.
«Hanno preso il suo corpo»,
risponde. «Gli inglesi. Hanno tirato fuori dal fango il suo prezioso
corpo, spezzato e sanguinante così come era. E l’hanno mandato a
Londra per lei.» «Cosa?»«La regina inglese, Caterina, ha detto
che voleva il suo corpo come trofeo. E così l’hanno capovolto nel
fango e gli hanno tolto la corazza e il mantello, i guanti, gli
stivali e gli speroni. L’hanno lasciato nudo come un mendicante.
Gli hanno preso la spada, hanno staccato la corona dall’elmo.
L’hanno spogliato come se fosse un bottino di guerra. Poi hanno
gettato tutte le sue cose in una cassa e hanno messo il suo corpo su
un carretto e l’hanno portato a Berwick.» Mi cedono le ginocchia e
qualcuno mi aiuta a sedermi su uno sgabello. «Mio marito?»
«Trascinato via dal campo di battaglia come se fosse una carcassa su
un carretto. La regina inglese voleva il suo cadavere come trofeo e
ora lo ha.»
Da quel momento Margherita, che ha solo
24 anni ed è incinta, dovrà affrontare una lotta continua per
proteggere se stessa ed il primogenito Giacomo di appena 18 mesi, le
sue strategie potranno sembrare frutto di un pensiero volubile, ma in
quel momento storico del tardo medio evo, in Europa il potere
cambiava di mano rapidamente e alla stessa maniera cambiavano alleati
e nemici.
Lei è sola, non ha sostegno morale, si
sente abbandonata dalla sua famiglia d’origine e quasi sbeffeggiata
dalla sorella Maria andata in sposa nel frattempo al Re Luigi XII,
che le scrive solo dei fasti e dei lussi della corte francese.
Margherita sceglierà di sposarsi per
amore con il conte di Angus, del clan Douglas, ma questo matrimonio è
malvisto dal consiglio dei clan che l’aiuta nella reggenza del
regno, questa unione, da cui nascerà una figlia, si trascinerà tra
gli alti e i bassi di una forte attrazione , ma anche dal sospetto di
tradimento da parte del marito che intascando i suoi appannaggi la
porterà a vivere in estrema povertà e lontana da suo figlio.
Margherita decide di chiedere il
divorzio con l’aiuto del duca di Albany, chiamato a sostituirla
nella reggenza, mentre nella corte inglese Caterina D’Aragona sta
perdendo il suo potere di persuasione su Enrico VIII oramai irretito
dalle sorelle Bolena che spadroneggiano sull’intera corte.
Enrico ha offerto loro una sontuosa
cena per festeggiare la nobilitazione. Naturalmente la regina non vi
ha partecipato, così ho preso io il suo posto e ho guidato le dame
con la duchessa di Norfolk dietro di me e stavamo per raggiungere i
nostri soliti posti, quando ho visto che il sedile della regina era
dietro il tavolo, accanto a quello di Enrico, e poi il maestro di
cerimonie mi ha condotta a un tavolo accanto a quello di Enrico e
Anna Bolena (ora è lady Bolena) mi è passata accanto, è salita
sulla pedana e si è seduta alla destra di Enrico come se fosse una
regina incoronata.
In tutto questo, Margherita appare come
una donna fuori dal suo tempo, quasi moderna nel suo bisogno di
trovare il vero amore, provando a risposarsi per la terza volta,
nell’affrontare l’infamia di un divorzio cercando di conservare
la custodia dei suoi figli ed il potere politico, in un tempo storico
in cui sia per la legge che per la chiesa, le donne erano
completamente assoggettate agli uomini.
La storia di queste tre regine, rimane
collegata attraverso gli scambi epistolari, che tratteggiano nello
sfondo la corte di Enrico VIII e la sorellanza, che anche se a fasi
alterne, caratterizza il rapporto di tre donne nate principesse,
divenute regine con destini affini di vedovanza, perdita di figli,
ricchezza, povertà e ricerca del vero amore,
Il libro è un romanzo storico scritto
molto bene, la ricerca è stata accurata e pur se romanzata nei
tratti caratteriali dei protagonisti, è in grado di avvicinare il
lettore a quel periodo storico trasmettendone le emozioni ed i
pensieri ed avvicinando con le descrizioni di un paesaggio selvaggio
e ostile ma anche carico di caldi colori com'è la Scozia.
Personalmente amo
i libri storici e conoscendo la storia di Enrico VIII è stato
interessante scoprire i profili caratteriali delle donne della sua
famiglia ed i loro pensieri durante il suo regno.
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