Cari lettori,
oggi la nostra Sara ci parla del romanzo di Belle De La Nuit, intitolato Shameless senza vergogna, venite a leggere la sua recensione!
TITOLO: Shameless senza vergogna
AUTORE: Belle De La Nuit
SERIE: romanzo autoconclusivo
GENERE: mm romance
EDITO: self Publishing
PAGINE: 250
EBOOK: 1.20
CARTACEO: 10.40
DATA
D'USCITA: 18 aprile 2019
Se qualcuno, un giorno, mi avesse detto che sarei diventato dipendente dal corpo di un uomo, io, che ho perso il conto del numero di donne che si sono susseguite nella mia vita, gli avrei riso in faccia. E mi sarei pure offeso, a dirvela tutta. Ma poi ho conosciuto lui: Joel.
Fa lo spogliarellista in un locale, sapete? Ovviamente, quando l’ho conosciuto, non ero lì per lui. Quella sera, ero lì per le femmine, ma poi… Poi è successa una cosa strana.
Lui mi ha guardato.
E mi ha baciato.
E non so dirvi che è successo. So solo che da quel momento ho come vissuto a testa in giù, o in su, in base ai punti di vista.
Perché ci sono storie semplici, quelle normali e poi ci siamo io e Joel: la follia della casualità .
Ah, dimenticavo.
La tizia che ci ha creati, l’autrice, suggerisce di dirvi che ci sono scene esplicite di sesso, che il romanzo è autoconclusivo e che io faccio uso del Dirty Talking. Io mi dissocio, voglio che lo sappiate. Ma vi pare? Essere giudicato così, dico io… Che poi ha obbligato me a parlare e non l’altro… Io non sono bravo con le parole, ma Joel si è rintanato nel camerino del locale in cui lavora e allora… Ma sorvoliamo.
Mi chiamo Jason Hofman, sono un pubblicitario, vivo a New York e questa è davvero una strana, stramba storia assurda.
Fidatevi di me che di storie ne ho esperienza.
Fa lo spogliarellista in un locale, sapete? Ovviamente, quando l’ho conosciuto, non ero lì per lui. Quella sera, ero lì per le femmine, ma poi… Poi è successa una cosa strana.
Lui mi ha guardato.
E mi ha baciato.
E non so dirvi che è successo. So solo che da quel momento ho come vissuto a testa in giù, o in su, in base ai punti di vista.
Perché ci sono storie semplici, quelle normali e poi ci siamo io e Joel: la follia della casualità .
Ah, dimenticavo.
La tizia che ci ha creati, l’autrice, suggerisce di dirvi che ci sono scene esplicite di sesso, che il romanzo è autoconclusivo e che io faccio uso del Dirty Talking. Io mi dissocio, voglio che lo sappiate. Ma vi pare? Essere giudicato così, dico io… Che poi ha obbligato me a parlare e non l’altro… Io non sono bravo con le parole, ma Joel si è rintanato nel camerino del locale in cui lavora e allora… Ma sorvoliamo.
Mi chiamo Jason Hofman, sono un pubblicitario, vivo a New York e questa è davvero una strana, stramba storia assurda.
Fidatevi di me che di storie ne ho esperienza.
“Mi
muovo piano, ancheggiando, battendo le palpebre, lasciando entrare la
musica dentro di me come fosse un demone. Danza, dice. Danza. Ma
nulla di me ormai è fermo. Gambe, braccia, fianchi, tutto si muove
attorno al palo che diventa il mio amante, l’uomo dei miei sogni,
una bocca da baciare, un cazzo da succhiare. Mi chiamo Joel, Joel
Killigan e sono un fottuto maschio spogliarellista. Il migliore sulla
piazza. Sono The Queen, l’unica e inimitabile.“
Quando
mi è stato proposto di leggere questo libro ero curiosa. Ho letto la
sinossi e mi è parsa particolare, specialmente il commento
dell’autrice. È stata propria questa particolarità a convincermi
a dire di sì. Non seguivo ancora l’autrice e non avevo mai sentito
parlare di lei, quindi non sapevo cosa aspettarmi dalla storia né
dal suo stile. L’ho iniziato a piccole dosi, cercando di crearmi un
quadro generale dei due protagonisti e di come questi sono
presentati. Ebbene, l’ho terminato il giorno stesso in qui l’ho
ricevuto, alla faccia del “leggerlo a piccole dosi”. Se dovessi
utilizzare tre aggettivi per descriverlo direi: veloce, bollente e
realistico. A breve vi spiegherò perché, ma prima vi presento i
nostri due protagonisti.
Joel
è uno spogliarellista molto richiesto, sempre disponibile ed
estroverso. La sua personalità cambia molto quando non è legato ad
alcuna regola, in particolare quando deve relazionarsi con altre
persone al di fuori del locale. Disinvolto e spigliato in pubblico,
nella vita di tutti i giorni è in realtà un ragazzo introverso,
quasi freddo e difficile da inquadrare. Il suo passato tormentato lo
ha portato ad assumere atteggiamenti incomprensibile agli occhi di
chi lo osserva.
Quando
Jason entra nel locale per la prima volta, rimane incantato da una
donna su tacchi vertiginosi che lo bacia con naturalezza, portandolo
inconsapevolmente ad affrontare un lato di sé che mai avrebbe potuto
immaginare. Perché quella donna magnifica che lo ha ammaliato altro
non è che Joel e mai prima d’ora avrebbe pensato di poter
apprezzare il fisico di un ragazzo. Da quel momento, Joel diviene il
certo dei suoi pensieri, niente affatto pudici. Unita alla sua
situazione familiare disastrosa, l’eccitazione che prova per il
ragazzo lo rende nervoso, spaventato ed esaltato al tempo stesso.
“ché
tanto lo so che me lo riprenderò. Mi riprenderò tutto di lui, e non
starò di certo qui ad aspettare che mi chiami."
Joel
e Jason sono molto diversi tra loro: hanno un’età , una situazione
familiare e finanziaria diversa, senza considerare il lavoro di Joel
e l’attrazione di Jason per le donne. Ad accumunarli è una
passione dirompente e incontrollabile, che li tiene uniti nonostante
tutto, ma che è anche l’unica in grado di dividerli.
Jason
e Joel sono due personaggi intriganti, passionali e anche un tantino
volubili. L’unico aspetto che non mi ha intrigata di questa lettura
è il cambio di posizione repentino dei protagonisti e l’utilizzo,
secondo me eccessivo, di parolacce. Pur essendo molto decisi nelle
loro azioni, i nostri protagonisti cambiano idea molto velocemente e
definirli lunatici non descriverebbe abbastanza bene il loro
comportamento. Vi faccio un esempio.
“«Vestiti»
ordina. Fa un paio di boccate, torna al lavandino e spegne la
sigaretta sotto l’acqua. Mi guarda quando mi passa di fianco,
infastidito forse dal fatto che non mi sono mosso. «Ho detto
vestiti» sottolinea. Ma io non ho alcuna intenzione di starlo a
sentire, tanto più che non ho nemmeno mangiato, così inforchetto la
mia pasta, la porto alla bocca e lui caccia un urlo. Sussulto e la
forchetta mi cade di mano. «Che cazz… Ti dai una calmata?»
controbatto. «Vaffanculo, Joel!» «No, vaffanculo tu, brutto figlio
di puttana!»“
Jason
affronta un momento davvero destabilizzante, non riesco a immaginare
cosa di debba provare. Scoprire di provare qualcosa per un uomo
quando fino ad un attimo prima si amavano le donne non deve essere
stato facile per lui, quindi comprendo i suoi cambi d’umore almeno
in parte. Quello che invece non riesco a giustificare è Joel.
Entrambi sono davvero dei bei personaggi, ben caratterizzati e
interessanti, ma leggere dei loro cambi di posizione, talmente veloci
da non comprendere cosa fosse successo davvero, mi ha fatta storcere
il naso. Malgrado questo velocizzare la narrazione renda
perfettamente l’idea del loro rapporto tormentato. Da qui
l’aggettivo che ho utilizzato poco fa: veloce. Se fossero stati
dosati, la lettura sarebbe diventata molto più scorrevole e
coinvolgente. Con questo non voglio dire che non lo sia, mi è
piaciuto molto questo libro, ho adorato il resto, eppure questo unico
aspetto mi ha fatta intristire.
Mi
ha fatto ridere il commento di un’amica di Joel, assolutamente
vero, tanto che le ho risposto anch’io dicendole “Hai davvero
ragione!”
“«Eh.
Sei peggio di una femmina in preciclo a volte, Joel»“
Adesso
passiamo al secondo aggettivo: passionale. Capite da voi quanto la
passione sia fondamentale in una storia di questo tipo, specialmente
se i due protagonisti si incontrano in un locale in cui uno di loro è
uno spogliarellista. Sin dal primo momento vediamo quanto la fisicitÃ
nel loro rapporto sarà importante, il punto focale di tutto.
Per
ultimo, ma non meno importante: realistico. Questo è l’aspetto che
mi ha fatto protendere immediatamente per un giudizio positivo.
L’autrice è davvero brava a descrivere le emozioni di tutti i suoi
personaggi, non solo dei due protagonisti. Le figure femminili mi
sono piaciute molto e la presentazione della famiglia di Jason ancor
di più. Tra i due credo di aver scelto quest’ultimo come preferito
nel momento in cui l’ho visto interagire con i suoi figli.
L’evoluzione di questo personaggio avviene a 360 gradi. Conosciamo
un uomo solo e scoraggiato dalla vita e lo vediamo affrontare con
decisione le sue debolezze, nonostante la paura di commettere qualche
errore.
Mi
è piaciuto molto il modo in cui l’autrice ha descritto la sua
situazione familiare, le reazioni dei due ragazzi e i pensieri di un
padre che non ha mai avuto l’occasione di dimostrare quanto avesse
da dare.
Se
come me vi siete incuriositi almeno un pochino, leggete la storia di
Jason e Joel, non resterete delusi.
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