Care Lovers,
oggi voglio parlarvi dell'ultimo romanzo di Benedetta Cipriano intitolato La luna nell'oceano un romanzo dolce e delicato e veramente struggente. E' consigliato accompagnare la lettura con un pacco formato scorta di kleneex.
TITOLO: La luna nell'oceano
AUTORE: Benedetta Cipriano
EDITO: self Publishing
GENERE: contemporary romance
PAGINE: 259
EBOOK: 2.99
CARTACEO: 12,48
DATA D'USCITA: 10 dicembre
Il mio nome è Lua e significa luna.
I miei occhi però non sono luminosi quanto quello spicchio perfetto che ogni notte tinge d’oro l’oscurità . Il mio sguardo è ormai spento e la mia mente è come la seconda parte di un romanzo mai concluso.
La mia vita è stata soffiata via, come le foglie con il vento gelido invernale.
Sono distrutta, come un puzzle di cui si sono persi i pezzi. Sono un frammento di un vetro rotto, sono divenuta la malinconia di un tramonto rosso e stanco.
Sono spezzata, eppure combatto, eppure resto in piedi. Eppure ce la faccio.
Ho perso il mio cuore nell’oceano e ho lasciato che i miei ricordi si confondessero tra le sfumature di una conchiglia.
Sono dolore che si mescola alla schiuma delle onde.
Sono il rimpianto che si riempie di salsedine e il ricordo di un’estate volata via troppo in fretta.
Sono pioggia, sono fango, sono un vuoto destinato a non riempirsi mai.
Lui si chiama Maverick e ha gli occhi più blu degli abissi, ma io non posso specchiarmici, perché quegli occhi sono azzurri, sono profondi, sono come il ghiaccio che attanaglia il mio cuore ogni volta che osservo l’oceano.
Lui è la bellezza, la ribellione, la sensualità , la passione, ma è anche ciò da cui devo stare lontana.
Il mio nome è Maverick e sono un ribelle. Ribelle come le onde che cavalco ogni giorno e libero quanto la mia tavola da surf.
Vivo su una spiaggia in prossimità dell’oceano e lascio che sia il vento dolce californiano a portare via con sé tutti i brutti ricordi.
Sono cresciuto senza una meta e ho lasciato che le onde fossero casa mia.
Sulla mia tavola da surf è inciso il mio nome e l’inchiostro da cui è macchiata la mia pelle mi ricorda ciò che ero, lasciando che io scelga di essere ogni giorno ciò che sono.
Lei si chiama Lua ed è bellissima. I suoi occhi sono un campo minato e il suo cuore una bomba pronta a esplodere.
Non mi guarda, ma io la osservo.
Non mi tocca, ma io lo faccio.
Mi sfugge, ma io la prenderò, perché quel cuore celato dietro una barriera di cristallo sente ancora il bisogno di tornare a battere.
Sono Maverick, sono un combattente e lei è la mia piccola luna da conquistare.
E io lo so, sarà mia.
Il romanzo si apre con Lua che cerca di
non crollare davanti ai suoi studenti in un giorno di pioggia, così
finita la lezione si chiude in auto e permette alle lacrime di
scorrere libere e di portare in superficie quel dolore che da due
anni si porta dentro e che non le lascia scampo, perché ormai il suo
cuore è distrutto, ormai al suo posto c’è solo un muscolo che
batte per sopravvivere alla giornata. Perché la sua vita è ferma a
quel giorno di due anni prima dove un solo attimo a distrutto la sua
vita. Ora però è tornata in California e li c’è il suo nemico,
l’oceano blu con le sue onde che un tempo amava, come lo amava
Diego il suo amato bambino che quell'immensa distesa azzurra per
lui importante lo ha tradito portandolo lontano dall'affetto di sua
madre. Lua è distrutta dal senso di colpa per l’incidente che ha
causato la morte del suo bambino, ma il destino ora sembra sorriderle
perché per la prima volta si sente viva ed è grazie a Maverick.
Maverick è un uomo, cresciuto in un
orfanotrofio non ha mai conosciuto l’amore di una famiglia fino a
quando un poliziotto di nome Joe non lo prende sotto la sua ala e gli
insegna ad affrontare quella rabbia in equilibrio su una tavola da
surf, facendo di quello sport un monito di vita. Però poi la vita
gli strappa via quel padre che lo aveva accolto e amato, e quell’
undici gennaio seduto sulla sabbia con lo sguardo puntato su quella
distesa azzurra, pensa che la vita sia ingiusta e che quel Dio che
tutti pregano sia stato cattivo nei suoi confronti perché gli ha
portato via tutto. Ma poi la voce di un bambino lo distoglie dai suoi
pensieri, gli chiede di spostarsi per prendere una conchiglia rosa,
da regalare a sua madre quando sarebbe tornata. E all'improvviso il
dolore che aveva provato per la scomparsa del padre, viene rinchiuso
in una bottiglia e si affievolisce grazie alla dolcezza di quel
bambino. Per Diego il mare è bellissimo e sogna di imparare a fare
surf, ma è ancora troppo piccolo per volare sul mare, e quindi si
accontenta di passare i pomeriggi a guardare Maverick fare surf e
tifare per la dolce Judith, rendendo prezioso quel tempo che passano
insieme. In quei pomeriggio per lui, Maverick è il padre che non ha
mai avuto, e si fanno compagnia a vicenda, parlano di Lua e il
desiderio del bambino è che entrambi si conoscano e inizino a
frequentarsi e che l’uomo diventi il padre che non ha. Per l’uomo
la sua tavola da surf è un tesoro inestimabile e di certo non
permetterebbe mai a nessuno di rovinarla, nessuno a parte Diego che
nella sua ingenuità prende un tagliacarte e incide quel legno con la
calligrafia tipica di un bambino il proprio nome. Maverick non riesce
ad arrabbiarsi con il suo piccolo amico e gli passa dei pennarelli
per completare il lavoro. Aveva deciso di fargli un regalo, gli aveva
comprato una muta da surf e una tavola con il suo nome e le
conchiglie come piacevano a lui, l’unico problema e che Diego quei
regali non li ha mai potuti vedere e gioire nel provare ad affrontare
le onde.
Così Maverick decide di esaudire il
desiderio di Diego e conoscere Lua, ma di c’ero non si aspettava
che il dolore che lei nasconde in quegli occhi color cioccolato, lo
attrasse così tanto e gli facesse perdere la testa, facendolo
innamorare di lei e della sua forza. Sa che questa storia con la sua
piccola luna è importante e che dovrebbe dirle che l’ha cercata
con la scusa delle lezioni di surf, per esaudire il desiderio di quel
bambino che in soli cinque mesi gli ha cambiato la vita riempiendola
di felicità e colori. Solo che non è facile raccontarle la verità ,
perché sa che una volta che quelle parole usciranno dalla sua bocca
lei scapperà da lui. E niente potrà mai farle provare meno dolore.
E così non essendo capace di mentire ancora a lungo gli racconta la
verità , è gli dice che ha conosciuto quel bambino nel momento più
triste della sua vita a e che Diego con le sue conchiglie è dolcezza
a saputo colorargli la vita.
La Luna nell'Oceano è un romanzo
tosto e molto commovente, non è il solito romanzo rosa ed è capace
di farti provare sulla pelle il dolore di Lua. Ma questo è più che
altro il merito della scrittrice Benedetta che è stata capace di far
capire al lettore il dolore che stava provando la giovane donna. Non
è un romanzo fatto di cuori e fiori, è un romanzo duro ma
scorrevole fa piangere e anche molto. Non è il solito romance,
questo arriva direttamente al cuore del lettore e lo stringe in una
morsa e gli fa avere il groppo in gola, ero in una valle di lacrime
già dopo poche pagine, non riesco a trovare le parole giuste per
descrivere i brividi che ho provato sulla mia pelle durante la
lettura del romanzo, niente è scontato, Lua è una donna forte e
combattiva, che non si arrende e grazie all’amore di Maverick
riesce a essere di nuovo felice e abbandonare il senso di colpa con
il quale convive da due anni. Le emozioni che ho provato sono
profonde come l’oceano che ha unito i due protagonisti, non l’ho
trovato mai banale. Ad un certo punto ho persino pensato di dover
cambiare metodo di valutazione per questo libro e valutarlo in
lacrime, perché ne ho versate molte, ma l’autrice è stata anche
capace di farmi sorridere e piangere allo stesso tempo. L’ultimo
romanzo che mi ha straziato l’anima così tanto è stato per
lanciarsi dalle stelle di chiara parenti. Questo romanzo merita di
essere letto e amato e di finire nella librerie di ogni lettore,
perché è capace di farti capire che ogni giorno della nostra vita è
un dono prezioso e che non dobbiamo sottovalutarlo e esserne grati.
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