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[Review Party] 703 minuti (703 series #4) L. F. Koraline



Cari Lettori e Lettrici,

oggi finalmente è uscito il nuovo romanzo della serie 703 di Koraline, chissà cosa avranno combinato Sean e Amanda, ma soprattutto cosa faranno Damon ed Eden? Non vi resta che leggere la recensione della nostra Sonia per scoprirlo!



TITOLO: 703 Minuti

AUTORE: L. F. Koraline

SERIE: 703

EDITO: Newton Compton Editori

GENERE: Narrativa

PAGINE: 480

EBOOK: 4.99

CARTACEO: 10.00

DATA D'USCITA: 15 novembre











Damon ha capito che la missione della sua vita è proteggere la famiglia, dedicarsi con tutto se stesso alla donna che ama ed essere un buon padre. Vive insieme alla sua Eden in una prigione dorata, perché nonostante il loro sogno d'amore sia diventato ormai una splendida realtà, il mondo lì fuori è in agguato. E una minaccia oscura si addensa all'orizzonte. Amanda, la giovane figlia adottiva di Eden e Damon, è sempre stata una ribelle. Le rigide regole di casa Blake le stanno strette. Affascinata dalla verità che ha scoperto su Sean Davis, decide di partire per il Giappone alla sua ricerca. Sull'isola di Hokkaido, Amanda si troverà finalmente faccia a faccia con il maestro maledetto e con la sua follia, mentre a New York Damon e Eden dovranno fare i conti con un passato pronto a tornare per distruggere ogni cosa...




Oggi vi parlo dell’attesissimo 4 volume della serie 703 di Koraline intitolato “703 minuti”, editato dalla Newton Compton editori in uscita oggi. Innanzitutto vorrei ringraziare la CE per avermi dato la possibilità di leggerlo in anteprima. Le mie aspettative per questo romanzo erano altissime perché la cara Koraline ci lascia sempre con finali da cardiopalma, e noi povere lettrici non possiamo far altro che crucciarsi incessantemente in possibili scenari tra la fine del romanzo e la trepidante attesa del successivo libro. Volete sapere se ha deluso le mie aspettative? Assolutamente no. Perché se il finale del terzo volume aveva appagato la mia voglia di lieto fine tra Damon ed Eden, dall’altro ci lascia con situazioni non risolte ma, soprattutto nell’epilogo, introduce una new entry di tutto rispetto che ci pone una domanda: “mo’ questa che combinerà?”. La magistrale bravura della nostra scrittrice sta appunto in questo: creare abbastanza patos da generare una “dipendenza per i personaggi”. Perché la sua scrittura è sempre in continua evoluzione, non lascia mai che il lettore si annoi e lo manda direttamente in una lunga corsa attraverso le montagne russe delle emozioni. In questo libro troviamo così i nostri Damon ed Eden più innamorati che mai, concentrati soprattutto sul benessere e sulla sicurezza della loro famiglia. Damon è in una continua allerta perché, nonostante la sua felicità accanto ad Eden e ai suoi figli adottivi, aleggia sempre su di loro la minaccia di non essere pienamente liberi e al sicuro. Ad alimentare le sue preoccupazioni è la loro figlia adottiva Amanda. Lei è una ragazzina ribelle, piena di energia e soprattutto con una gran voglia di libertà. Sfida continuamente Damon, dapprima con delle fantasie su di lui, che non si addicono a un rapporto padre/figlia e che il nostro bel papà mette subito in chiaro. “Amanda, passati questi due mesi di affido io diventerò tuo padre, ti è chiaro questo? Tuo padre lo capisci?”. Ma per fortuna ci pensa Josue a distrarlo, ma soprattutto la sua attenzione viene catturata da un tarlo che s’insinua nella sua testa che fa di tutto per cercare di capire. Un tarlo che ha il nome di Sean. Amanda sente spesso parlare di nascosto di lui; Eden continua a chiedere con insistenza a Damon che fine abbia fatto e come sta, ma il nostro Mr Possessivo non intende accontentare le richieste di sua moglie. Ed è per questo che la nostra ribelle Amanda comincia a cercare indizi su Sean. Inizialmente cerca di capire chi è lui e che legame ha con i suoi genitori adottivi. Si troverà quindi a scoprire “Le poète maudit”. Cerca indizi attraverso zia Becky e scopre dov’è e come vive. Così Amanda, grazia alla passione e al lavoro che condivide con Eden per gli animali, decide di chiedere a Damon di poter partire per il Giappone per raggiungere un’associazione per il salvataggio delle balene, ma in realtà è diretta sull’isola di Hokkaido, dove incontrerà Sean “le poète Maudit”. Non è stato facile per Amanda avvicinarsi a lui che, nel frattempo, si è trasformato in un mental coach con tantissimi seguaci in tutto il mondo. I suoi “percorsi” sono seguitissimi e solo pochi eletti hanno la fortuna di parteciparvi, ma il nostro oratore non si fa avvicinare da nessuno, ha solo due assistenti fissi e una che cambia regolarmente. Ed è per merito di una selezione per assistente che Amanda cerca di avvicinare Sean. Il loro primo incontro mette Amanda ko, completamente stregata e affascinata da lui, che non si lascia avvicinare soprattutto perché ‘non voglio bambine al mio servizio... sei ostinata ma non mi interessi. Sei solo una bambina viziata e capricciosa’. Ma non è così semplice perché Amanda è molto determinata e ormai letteralmente invaghita di lui. Sean non sembra intenzionato a farsi scoprire anche se subisce il fascino della bella Amanda e cerca di tenerlo a freno in tutti i modi. I loro incontri sono dettati da prove da risolvere con dei dettagli legati al passato o forse sempre più attuali. Si trovano a combattere tra l’insistenza di Amanda per avere quel ruolo da assistente e riuscire a conquistarlo e la determinazione di Sean a non lasciarsi travolgere dall'irruenza e dal fascino di Amanda. “Lei è come un frutto proibito non dovrei neanche guardarla”. Ma Sean riuscirà a resistere ad Amanda? “Baciarti sarà dannatamente sbagliato, ma rinunciare sarebbe un sacrilegio”. Amanda gli dirà effettivamente chi è e cosa vuole da lui? Sean è così sprovveduto da non aver capito chi è Amanda? I numeri, i luoghi e i percorsi sono scelte casuali oppure no? Non vi dirò nulla perché se avete voglia di emozionarvi ancora dovete assolutamente leggere questo quarto capitolo perché nulla succede mai a caso. Quindi non mi resta che augurarvi un’intensa lettura perché scoprirete un Macchiavellico Sean e, soprattutto, v’imbatterete nelle chicche “alla Damon” che io ho adorato. In bocca al lupo Koraline!




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