Care Lovers,
oggi sul blog ospitiamo la seconda tappa del blog tour dedicato al romanzo di Ilaria Militello edito Collana Floreale, intitolato a Shared Dream, nella tappa di oggi leggerete il capitolo 15....
Titolo: A shared Dream
Autrice: Ilaria Militello
Data d'uscita: 17/07/2017
Edito: Collana floreale
Genere: contemporary romance
Pagine: 185
Ebook: 2.99 (in offerta per il mese a 0.99)
Cartaceo: 9.99
Erika ha tre grandi sogni nella vita: trasferirsi in Corea del Sud, diventare una ballerina e incontrare Kevin Lee, il vocalist del suo gruppo preferito, i 9mmBullet. Dopo la morte di suo padre, decide di trasferirsi in Corea seguita dalla sorella minore e da sua madre, iniziando così a realizzare il suo primo sogno. Erika divide le sue giornate fra la danza e il lavoro di cameriera in una caffetteria a Busan. Nonostante la vita frenetica, continua a desiderare di incontrare il suo idol, anche solo per qualche minuto. Ma non sa che il destino ha in serbo per lei qualcosa che andrà ben oltre le sue aspettative. Aveva immaginato mille volte e in mille modi diversi il suo incontro con Kevin, eppure quando avviene si trova impreparata, non le sembra vero ciò che sta accadendo e da quel giorno, per entrambi, diventa vitale vedersi. La vita che sognava è diventata realtà senza che nemmeno se ne rendesse conto. Ma a differenza dei sogni, nella realtà ci sono le difficoltà della vita, le invidie e le gelosie che possono rovinare tutto in un attimo. I sogni possono davvero avverarsi o sono destinati a restare solo nel nostro cuore? Una storia d’amore e di sogni che diventano realtà , se solo si decide di combattere per essi.
Fisso il cielo blu,
oggi è una stupenda giornata, la bella stagione sta prendendo posto
alla pioggia e al freddo.
Guardo la nuvola
bianca che sta immobile sopra di me. È grossa e dalle forme rotonde,
sembra panna. Da piccola credevo che sulle nuvole ci si potesse
camminare, che fossero soffici e morbide come cuscini e che sapessero
di latte.
Com’è bello
quando sei bambino, tutto è possibile, nessuno ti dice che la realtÃ
e diversa. Credi a Babbo Natale, alla fatina dei denti e al
coniglietto pasquale. Immagini di restare per sempre bambino come
Peter Pan e poter giocare e sognare tutta la vita, credi che possa
davvero esistere un’isola che non c’è.
Quando sei bambino
tutto è più bello, facile. Se mi avessero detto che crescere
sarebbe stata una fregatura del genere allora sarei scappata davvero
sull’isola che non c’è.
«Buongiorno», dice
una voce alle mie spalle, è Ji-min.
«Buongiorno a te»,
dico abbassando lo sguardo e mi volto verso di lei.
«Come è andata
ieri sera?», mi domanda. «Ãˆ carino il coreografo?», aggiunge
curiosa.
«Non è male. Ha i
capelli neri folti, un bel fisico asciutto e muscoloso e gli occhi
scuri».
«Woah, non dirmi
che ti sei presa una cotta», mi dice sgranando gli occhi.
«Ma scherzi?
Assolutamente no, ho detto che non è male, non che è bello».
«Ãˆ raro che tu
possa dire così di un ragazzo che non sia Kevin Lee dei 9mmBullet»,
mi dice in tono canzonatorio e poi ride.
«Non è colpa mia
se nessuno è alla sua altezza», ribatto scherzosa.
«Ma comunque dimmi,
è simpatico?», mi dice mentre ci avviamo verso il locale
attraversando il parcheggio.
«No, è serio,
sicuro di sé e un pochino acido, non sono sicura di questo ultimo
particolare ma non mi stupirei».
«Wow, beh devo dire
che come prima lezione è andata alla grande», mi dice alzando i
pollici e scoppiamo a ridere.
«Dai però è
famoso, ha vinto un sacco di premi, riconoscimenti».
«Nome?»
«Min-ho Ellison
Park».
«Wow, ma è stato
il coreografo anche di diversi gruppi kpop, non lo sapevi?!», mi
dice Ji-min. Scuoto la testa. «Sei una ballerina, dovresti saperle
meglio tu di me queste cose».
«Forse», dico
facendo spallucce.
«Dovresti
informarti di più sui coreografi e su di lui», mi dice.
«Non mi piacciono i
coreografi, scusami».
«Certo a te
piacciono solo gli idol che dormono con gli orsacchiotti e divorano
pizza», dice ridendo.
«Ehi, lascia stare
Kevin, che male c’è se dorme con l’orsacchiotto, è una cosa
tenera». Ji-min alza gli occhi al cielo e ride. «Ãˆ una cosa bella
okay?!», ripeto fingendomi seria.
«Certo, tutti i
ragazzi a venticinque anni dormono con un orsacchiotto», incalza
ridendo lei.
«Chi dorme con
l’orsacchiotto a venticinque anni?», domanda Siwoon sbucando
dietro di noi facendoci sussultare.
«Nessuno», dico
subito.
«Tu?» mi domanda
sorridendo.
«Sì, io»,
rispondo subito. Non voglio che sappia che è un’abitudine di
Kevin, non voglio che lo prenda in giro.
«Ma che carina che
sei», mi dice con dolcezza dandomi un buffetto sulla guancia e poi
passa avanti, si dirige nello spogliatoio e guardo Ji-min che mi
fissa accigliata.
«Lo avrebbe preso
in giro», dico seria, lei non mi dice nulla, comprende e andiamo a
cambiarci. La giornata inizia, Siwoon sorride allegro e io penso alla
coreografia e a lui: Kevin.
«Dovresti andare
davanti alla loro agenzia e aspettarli, Tae-hyung ti riconoscerà e
allora tu gli chiederai di farti presentare a Kevin». Guardo Ji-min
stupita.
«Ma come ti vengono
certe idee per la testa?», domando. Siamo sedute nel cortile
esterno, siamo in pausa pranzo.
«Ãˆ un’idea
favolosa vero?!», sorride soddisfatta.
«Ma certo che no!»,
dico e subito si spegne il suo entusiasmo. «Ma secondo te Tae-hyung
si ricorda di me? Con tutte le fan con cui parla?».
«Ma scherzi? Mica
ogni giorno parla con tutte le sue fan», ribatte un pochino offesa
nell’aver bocciato la sua idea.
«Con tutti gli
impegni di certo non si ricorderà di me».
«Trovi sempre scuse
tu».
«E comunque perché
a Kevin dovrebbe interessare conoscermi?!». Ji-min sospira forte e
si alza.
«Perché, perché,
sempre perché! E perché invece non dovrebbe conoscerti? Perché non
potrebbe provare interesse per te visto che sei bella e avete molte
cose in comune?! Lascia perdere il fatto che sia un idol! Se non lo
fosse stato ti saresti fatta tutti questi problemi? No, e allora
perché te li fai? Non sei tu la prima a dirmi che sono persone
normali come noi?! E allora non pensi che abbia anche lui il diritto
di incontrare l’amore vero?».
Annuisco, incapace
di ribattere alle sue parole e la guardo dal basso.
«E se fossi tu
quell’amore che lui sta aspettando? Forse c’è una ragione se non
lo ha ancora trovato, non te lo sei mai chiesta?». Fisso Ji-min
senza dire nulla, non so cosa rispondere… e se avesse ragione?
E se davvero per
qualche ragione il destino non gli avesse ancora fatto incontrare
nessuno per questo? È un pensiero assurdo e fuori dalla ragione, ma
potrebbe anche essere possibile.
Forse non è un caso
che io mi sia trasferita qui, all’inizio lo credevo impossibile e
invece ora ci sono.
«Forse… potrebbe
essere», dico voltandomi a fissare il cielo.
«E allora se è
destino accadrà », mi dice Ji-min con dolcezza, in quel momento mi
ricordo ciò che mio padre diceva sempre a me e mia sorella “se le
cose devono succedere, succederanno. È inutile penarsi, se è
destino allora quando si è pronti accadrà ”.
Potete seguire il blog tour sui blog, oppure tramite l'evento facebook, io vi consiglio di seguirlo perchè ci saranno delle belle sorprese....
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