Advertisement

Main Ad

[Segnalazione] La partita perfetta Elizabeth Giulia Grey

Care Lovers,

oggi vi segnalo l'uscita del nuovo romanzo di Elizabeth Giulia Grey intitolato la partita perfetta, venite a scoprire la trama e alcuni estratti.


Titolo: La partita perfetta
Serie: Novelle italian style
Autore: Elizabeth Giulia Grey
Genere: Romance contemporaneo
Edito: Self
Ebook: -
Cartaceo: -
Data d'uscita: 12/03/2018
Link d'acquisto: -




“Lo sport aveva il potere di rendere estreme le sensazioni, di rendere un attimo eterno e le emozioni travolgenti, per lui era sempre stato così. In quel momento, osservando Asia che procedeva al suo fianco, lo sport gli regalò anche un’altra cosa: la capacità di vedere con limpida chiarezza.”





Può una sola giornata cambiare il destino di due persone che non si erano mai incontrate prima? Quando arriva l’anima gemella, è giusto rimettere tutto in discussione e voltare le spalle a una vita che si credeva quasi perfetta? Asia è la palleggiatrice titolare della Nazionale femminile di pallavolo, è talentuosa e molto amata dalle folle, forse troppo. Ecco perché, all’improvviso e suo malgrado, si trova coinvolta in un gioco di potere che riguarda i più alti vertici della Federazione e che finisce per interessare anche la Nazionale maschile e Mark, il suo capitano. Asia e Mark dovranno fare i conti con qualcosa di più grande di loro, ma anche con una sintonia, un’intesa, un’attrazione che non avevano mai sperimentato prima di allora e che pochi altri hanno la fortuna di provare nella vita. Saranno così coraggiosi da afferrare la felicità di un solo attimo o vi rinunceranno per sempre per timore dell’ignoto?
Immaginiamo che le regole che conosciamo vengano sovvertite, che le carte in tavola vengano rimescolate, facciamoci guidare dalla fantasia, non poniamole alcun limite e lasciamola cavalcare a briglia sciolta come in una favola.
Perché La partita perfetta è proprio questo: una favola moderna che parla di passione, coraggio e soprattutto di sport. Perché lo sport è come la vita, perché lo sport è la vita.

“Quella donna era un problema, un problema perfino più grande di quanto avesse temuto in un primo momento. Non che non fosse brava, tutt’altro. Durante il riscaldamento l’aveva osservata bene, molto bene, ne aveva studiato i movimenti rapidi del corpo, i colpi guizzanti e precisi, ne aveva sondato il viso in un alternarsi di espressioni concentrate e brillanti ed era rimasto affascinato dall’intero pacchetto di forza, determinazione e intelligenza. Così affascinato che aveva iniziato a dubitare di tutto, perfino del fatto che la sua presenza fosse davvero un handicap per la sua squadra. E se Di Miglio avesse avuto ragione? Forse, se loro l’avessero aiutata, Asia avrebbe anche potuto farcela. Forse…
Ma il problema era proprio quello.
L’attenzione dell’intera squadra era convogliata su di lei e solo su di lei, perfino quella di Mark. Sebbene avesse fatto tutto il possibile per ignorarla, infatti, lui per primo aveva fallito miseramente e ora sentiva di aver perso di vista il suo obiettivo, il vero motivo per cui si trovava lì quel giorno. Quella partita era fondamentale per il loro cammino verso il mondiale, dopo un paio di passi falsi era l’ultimo appello per la qualificazione e loro non potevano permettersi di sbagliare, non di nuovo. I ragazzi non avevano bisogno di distrazioni, ma Asia, col quel corpo pazzesco, quel viso intrigante e quello sguardo che sembrava capace di leggerti dentro, era una distrazione continua.”





“Ogni volta che lo vedeva avventarsi sulla palla ne studiava i muscoli guizzanti, l’espressione intenta del viso e, prima ancora, ne analizzava la rincorsa, il leggero movimento circolare che deviava appena nel momento in cui veniva caricato l’ultimo passo e poi lo stacco imperioso, la stilettata del braccio che si apriva e si chiudeva in un unico scatto fulmineo. Davvero non aveva mai visto tanta grazia e tanta violenza racchiuse in un unico colpo.”  




Asia era vicina, troppo vicina, il suo aroma troppo intenso, il suo sorriso troppo seducente, il suo sguardo troppo sensuale e il suo corpo troppo, troppo provocante.
La mente di Mark andò in corto circuito.
Incapace di controllarsi oltre, si voltò verso di lei, l’attirò a sé e la baciò. Questa volta la baciò senza porsi più alcun freno, questa volta non c’erano i suoi compagni a osservarli o il tassista che continuava a sbirciare dallo specchietto retrovisore, questa volta erano soli e lui aveva perso del tutto la testa.







“Quello che la osservò con più attenzione  fu Mark.
Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Era ammirato dalla sua fantasia, affascinato dal suo carisma e atterrito dal suo coraggio. Era la prima volta che una donna riusciva a suscitare in lui così tante emozioni differenti. Il suo rapporto con l’altro sesso era sempre stato molto semplice: il suo solo scopo era quello di trovare belle ragazze con cui divertirsi a letto e fuori, ma soprattutto a letto. Alcune di loro sapevano qualcosa di pallavolo, altre assolutamente nulla, ma non era mai stato un problema, la pallavolo era una parte fondamentale della sua vita che amava condividere a piccole dosi e solo con chi nutriva la sua stessa passione sconfinata: i suoi compagni di squadra, suo fratello, che giocava nella lega inglese, i suoi genitori, i suoi allenatori… Ma mai con le donne. Asia, però… Asia era diversa da tutte. Era assurdo, la conosceva appena e per di più all’inizio l’aveva considerata solo un’inutile seccatura, eppure, ora che aveva iniziato a vederla per quello che era realmente, sentiva di avere in comune con lei più di quanto avesse mai avuto con chiunque altro. Aveva la sua stessa smania di dare il massimo, la sua stessa grinta, la sua stessa determinazione, la sua stessa generosità nei confronti dei compagni e, esattamente come lui, non si concedeva mai il lusso di sbagliare. E infatti, non lo faceva mai. Mai.
Il suo palleggio era pazzesco, i suoi movimenti possedevano la leggerezza di una libellula, la grazia di una ballerina e la forza di una tigre e il suo cervello viaggiava perfino più veloce delle sue mani.
Asia era il palleggiatore più forte che Mark avesse mai visto giocare.”














Posta un commento

0 Commenti