Buon Lunedì,
iniziamo la settimana con la recensione di Jessica (new entry dello staff), che ci parla del romanzo di Cristina Carboni La rilegatrice di storie perdute, uscito il 12 ottobre per Garzanti.
Titolo: La rilegatrice di storie perdute
Autore: Cristina Carboni
Edito: Garzanti Editore
Genere: narrativa
Pagine: 304
Ebook: 9.99
Cartaceo: 17.60
Data d'uscita: 12/10/2017
Link d'acquisto: http://amzn.eu/eG6Bomf
La copertina finemente lavorata avvolge le pagine ingiallite dal tempo. Con gesti delicati ed esperti Sofia sfiora la pelle e la carta per restaurare il libro e riportarlo al suo antico splendore. La legatoria è la sua passione. Solo così riesce a non pensare alla sua vita che le sta scivolando di mano giorno dopo giorno. Quando arriva il momento di lavorare sulle controguardie, il respiro di Sofia si ferma: al loro interno nascondono una sorpresa. Nascondono una pagina scritta a mano: è la storia di una donna, Clarice, appassionata di arte e di libri. Un'abile rilegatrice vissuta nel primo Ottocento, quando alle donne era proibito esercitare quella professione. Una donna che ha lottato per la sua indipendenza. Alla luce fioca di una candela ha affidato a quel libro un messaggio lanciato nel mare del tempo, e una sfida che può condurre a uno straordinario ritrovamento chi la raccoglierà . Sofia non può credere al tesoro che ha tra le mani. Quella donna sembra parlare al suo cuore, ai suoi desideri traditi. È decisa a scoprire chi sia, e quale sia il suo segreto. Ad aiutarla a far luce su questo mistero sarà Tomaso Leoni, un famoso cacciatore di libri antichi ed esperto di grafologia. Insieme seguono gli indizi che trovano pagina dopo pagina, riga dopo riga, città dopo città . Sono i libri a sceglierci, e quel libro ha scelto Sofia. Dopo più di duecento anni, solo lei può ridare voce a Clarice. E solo la storia di Clarice può ridare a Sofia la speranza che aveva perduto. Perché la strada per la libertà di una donna è piena di ostacoli, ma non bisogna mai smettere di mirare all'orizzonte.
“Non c'è nulla che ti possa rendere libera quanto un libro. Nelle sue pagine troverai sempre uno spazio. Sarai tu poi a decidere come utilizzarlo.”
La rilegatrice di storie perdute è un romanzo che ti fa capire quanto importanti possono essere i libri. Aiutano il lettore ad allontanarsi dalla monotonia della loro vita e a volte possono addirittura aiutarli a ritrovare se stessi.
La protagonista Sofia è una donna che ha messo da parte se stessa per il suo matrimonio. Ha chiuso in un cassetto i suoi sogni per diventare la moglie perfetta, ma con il passare del tempo la sua vita non la soddisfa più. Tutto cambia quando si ritrova a sfogliare un volume antico e la sua passione per i libri torna più forte di prima. La donna decide di restaurare l'opera e scopre al suo interno una lettera scritta molti anni prima da una donna di nome Clarice von Harmel. Ma Clarice non ha scritto una semplice lettera, ha deciso di affidare ai libri dello scrittore romantico Christian Fohr il suo segreto.
Sofia è decisa a scoprire la verità su quella donna ed inizia così una lunga ricerca per ritrovare gli altri volumi dell'autore. Lei però non sarà sola in questa ricerca, avrà il prezioso aiuto di Tomaso Leoni, ed insieme seguiranno gli indizi di Clarice per rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle.
“Quelle frasi di Christian Philipp Fohr le erano entrate dentro costringendola a riflettere, a lasciarsi alle spalle il dolore, perché era l’unico modo di continuare a vivere, di andare avanti.”
Il romanzo si alterna tra la storia di Sofia che avviene nel presente e la storia di Clarice, una donna vissuta nell’800. Sarà proprio il coraggio di quest'ultima ad aiutare Sofia a rimettere insieme la sua vita, ma allo stesso tempo è d’esempio anche per noi lettrici e ci sprona a non arrenderci mai, a credere in noi stesse e a lottare per ciò che desideriamo.
“Quanti uomini hanno dato l'inizio di una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro! Forse esiste per ognuno il libro che potrà spiegare i nostri miracoli e rivelarne di nuovi.”
La Caboni ha creato una storia molto intrigante, che parla di amore, ma anche di rinascita. Faccio i miei complimenti all’autrice per la cura con cui ha descritto i mestieri della grafologia e rilegatoria, permettendo così al lettore di capire al meglio i due protagonisti. Unica nota negativa è la lentezza con cui si svolge la prima parte del romanzo, rendendolo a volte poco scorrevole e coinvolgente.
Quindi il mio voto è di 4 stelle. Voi lo avete letto?
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