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Blog Tour La Ladra di Neve



Care Lovers,

benvenuti alla terza tappa del blog tour dedicato al romanzo di Danielle Paige, oggi parliamo di leggende sulla neve. Iniziamo dalle origini, vi siete mai posti la domanda com'è nata la neve?

 Com'è nata la Neve?


 Tanto tempo fa esisteva un'altissima montagna che si stagliava alta nel cielo affondando la sua cima nella nuvole bianche. Ai suoi piedi pascolavano tante pecorelle, ma con l'inverno alle porte e l'erba che iniziava a seccarsi. Le pecorelle avevano fame, ma non trovavano nulla da mangiare. Tra di esse ce n'era una che pensò, guardando la montagna, che sulle sue cime potevano esserci dei pascoli rigogliosi. Così decise di salire sulle rocce per arrivare alle nuvole. Così le sue amiche decisero di seguirla sperando che la pecorella avesse ragione. La spedizione durò giorni, e in quel periodo non si fermarono nonostante la fame che attanagliava i loro stomachi, e dalla gola arsa per la sete. Finalmente raggiunsero le nuvole, che leccarono per placare la loro sete, così animate dalla speranza di trovare dei verdi pascoli, continuarono il loro viaggio.




Ed ecco comparire davanti ai loro musi distese verdi, piene di erbe aromatiche e gustose. Accecate dalla fame si buttarono a capofitto e iniziarono a mangiare con ingordigia. Mentre loro stavano banchettando allegramente, fecero la loro comparsa i folletti della montagna, dispettosi e furbi. Essi si avvicinarono alle pecorelle strappando dal loro manto tanti caldi riccioli di lana, lanciandoli in alto, nel cielo. Si stavano divertendo a vederli volteggiare in nell'aria, lievi e leggeri. I riccioli di lana attraversarono le nuvole e si coprirono di goccioline d’acqua che brillavano come tante gemme,. Ma esse appesantirono i fiocchi di lana che caddero ancora più giù fino ad arrivare alla terra. Cadendo volteggiavano lievi e bianchi e si adagiavano sui prati brulli ricoprendoli di un manto bianco e lucente. Si poggiavano sui tetti delle case, sui rami degli alberi e sui cespugli. Tutto il mondo venne avvolto dal bianco silenzio, era nata la neve.

 Un'altra leggenda legata alla neve e' quello dell'abominevole uomo delle nevi lo Yeti. Ma chi è veramente questa figura?



 Lo Yeti Ã¨ una creatura leggendaria che fa parte della cultura e delle credenze popolari delle popolazioni locali dell'Himalaya, entrata ormai anche nell'immaginario collettivo della cultura mondiale. Conosciuto anche come abominevole uomo delle nevi, termine originato da un'errata traduzione giornalistica dell'espressione in lingua nepalese Metoh Kangmi (letteralmente "uomo-orso delle nevi"), il termine Yeti deriva invece da yeh-teh che significa "Quella cosa là", espressione tipica usata dagli sherpa per indicare la mitica creatura.

La sua figura sembra avere "parentele" simili sparse in tutto il mondo:
nella regione caucasica e nella vasta fascia che va dal Pamir, attraverso l'Asia Centrale e la Mongolia, fino alla Siberia Orientale vivrebbe l'"Alma"; sulle montagne della Cina Centrale, in Indocina e in Malesia si nasconderebbe lo Xuèrén o "uomo selvatico"; negli altipiani della Russia il Chuchunaa; nel nord ovest americano, tra le Montagne Rocciose e il Pacifico, si dice vivrebbe il "Sasquatch" o "Bigfoot".




Il primo avvistamento fu nel 1889 da parte del colonello Britannico A.L. Waddell, ad una quota di circa 5.000 metri d'altezza, alla frontiera tra il Nepal, Tibet e Bhutan, ma sono state fotografate solo delle impronte lasciate nella neve, e fatta eccezione per scalpi e pellicce rinvenuti e conservati come reliquie da alcuni monaci. In seguito si scoprì che appartenevano a delle specie di animali note. Nel 1980 Meng Quingbao ha avvistato un migliaio di impronte di cui ha riportato alcuni calchi, addirittura della lunghezza di 46 cm, di forma e dimensioni dissimili da quelle della fauna circostante conosciuta, oltre ad alcuni peli. C'è chi sostiene che appartengano ad un discendente del Gigantopiteco, vissuto nel tardo Pliocene, ritenuto estinto, ma di cui potrebbero essere rimasti in vita esemplari isolati (cosiddetta "specie Lazzaro"). Non è mai stato rinvenuto alcun reperto osseo riconducibile direttamente alla leggendaria creatura.  
                                                                      

Il 17 ottobre 2013 gli scienziati, confrontando il DNA di alcuni peli presumibilmente appartenenti allo yeti con quello di un orso polare, hanno stabilito che la creatura leggendaria coinciderebbe in realtà con una sottospecie ibrida di orso, alla base del mito popolare, fornendo così una prova sperimentale alla teoria mitologica sostenuta per primo dall'himalaysta Reinhold Messner alla fine degli anni novanta. Lo yeti viene descritto come un grosso animale, con analogie con le scimmie, che vive sull'Everest o comunque nell'Himalaya. Si tratterebbe di un essere di altezza compresa tra 1,80 e 2,40 metri per le femmine e dai 2,30 ai 3,15 metri per i maschi, ricoperto di una folta pelliccia bianca o argentata. Avrebbe una lunga capigliatura e braccia lunghe fino alle ginocchia. Gli abitanti del Tibet ipotizzano l'esistenza di due tipi di Yeti: il Dzu-teh (che significa cosa grossa), più alto (fino ai 3,15 metri di altezza), e il Meh-teh, di altezza più ridotta.


L'alpinista e himalaista Messner ha ipotizzato che lo yeti non sia altro che l'orso delle nevi. Nella sua disamina spiega che i tibetani chiamano questo orso chemo, ed è descritto come lo yeti: irsuto, puzzolente, dalle impronte umane. L'orso è in mostra allo zoo di Lhasa. Il Dalai Lama disse a Messner che "yeti e chemo sono la stessa creatura: non capisco cosa s'immaginino gli occidentali pensando allo yeti".

Lo Yeti nella cultura di massa

L'immagine dello yeti ha svolto spesso un ruolo influente nella cultura popolare, figurando in film, libri, fumetti e videogiochi.

Film: The Snow Creature (1954); Ostrożnie, Yeti! (1961); Yeti, il gigante del XX secolo (1990),Hotel Transylvania e Le 5 leggende (2012) e Monsters University (2013).


Oltre ad apparire nel Doctor Who è presente in varie opere della narrativa, tra cui opere di R. L. Stine, lo troviamo nello pseudobiblium appartenente alla saga di Harry Potter Gli animali fantastici: dove trovarli si ipotizza una possibile parentela tra gli Yeti e i Troll del Nord Europa. Ãˆ presente in vari videogiochi tra cui League of Legends, Maple Story, Mr. Nutz, The Battle for Wesnoth, The Legend of Zelda: Twilight Princess e  The Sims 2: World Adventure.







Come accennato dalla collega del blog i libri: il mio passato, presente e futuro, la neve e le sue "leggende", sono protagoniste nel film disney Frozen. Andiamo a conoscere insieme il personaggio che ha fatto innamorare ragazze e bambine. Sto parlando di Olaf.....





Olaf è un simpatico pupazzo di neve, nato involontariamente dalla magia di Elsa, è un personaggio piuttosto comico, ingenuo e maldestro, anche se molto tenero. Adora l'estate senza sapere che lo porterebbe a sciogliersi. I pezzi che lo compongono sono spesso interscambiabili, eccetto l'aggiunta finale di una carota come naso da parte di Anna. Alla fine del film coronerà il suo sogno di vivere in diverse temperature senza sciogliersi: la magia di Elsa gli donerà infatti la sua "nevicata personale".






I primi tentativi di Walt Disney di realizzare un film da La regina delle nevi risalgono al 1943. La storia originale racconta di due bambini, Gerda e Kai, quest'ultimo maledetto dalla negatività dopo essere stato colpito al cuore dalla scheggia di uno specchio magico, e più tardi rapito dalla regina delle nevi. Tuttavia, Disney voleva creare una versione credibile e multidimensionale del personaggio del titolo, che avrebbe dovuto essere cattivo. Nella fiaba, ella è descritta come "una donna avvolta in sottilissimi veli bianchi che sembravano formati da milioni di fiocchi di neve brillanti come stelle. Era molto bella e fine, ma fatta di ghiaccio, di un ghiaccio splendente e brillante, eppure era viva; gli occhi osservavano come due chiare stelle, ma non c'era pace né tranquillità in loro".Disney non riuscì a trovare un modo per renderla più "reale" e alla fine abbandonò l'idea del film.





Non mi resta che salutarvi e invitarvi a partecipare a questo Blog Tour, un bacio a presto!









  








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